lunedì 19 dicembre 2016

IL LAGONEGRESE TRA BORBONI E FRANCESI

L'Università Popolare dell'Età Libera -Maratea-Trecchina- ha voluto rievocare le tragiche vicende legate all'arrivo dei Francesi nel 1806 nell'area del lagonegrese e lo ha fatto nel pomeriggio di sabato scorso presso la sala "da Bruno" in Via Santavenere di Maratea con un incontro sul tema: "A 210 anni dall'assedio dei Francesi a Maratea".

Il Prof. Franco Costanza, il Geom. Giuseppe Mensitiere ed il Dott. Valerio Mignone, nell'inquadrare storicamente il c.d. decennio francese cominciato il 14 gennaio 1806 con l'occupazione di Napoli da parte di Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone Bonaparte, hanno poi richiamato i fatti connessi all'avanzata a sud dell'esercito francese, mentre Ferdinando IV di Borbone si ritirava in Sicilia. Dopo aver occupato  la Certosa di Padula, le truppe francesi continuarono a debellare facilmente le bande filoborboniche ed entrarono a Lagonegro ed a Lauria per poi pervenire a Trecchina ed a Maratea con occupazione dell'intero lagonegrese. Nei giorni 8 e 9 agosto 1806 Lauria, su ordine del generale Andrea Massena, fu rasa al suolo con strage della popolazione.
Il Senatore Mignone ha ricordato l'assedio dei Francesi a Maratea che, con Alessandro Mandarini, trattò la resa evitando il peggio.
Furono anni nei quali il Mezzogiorno d'Italia subì le alterne vicende legate all'antico Regno dei Borboni ed alle nuove idee di libertà, uguaglianza, fraternità proprie della Rivoluzione francese in un periodo da non dimenticare, caratterizzato da tragici eventi e, comunque, da interventi di modernizzazione.

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