A proposito dell'emergenza Coronavirus, il costituzionalista Giovanni Guzzetta ha indirizzato una lunga lettera aperta al Presidente della Repubblica, pubblicata da "IL DUBBIO" di oggi 22 marzo.
Nel condividerne il contenuto con l'appello al Capo dello Stato a difendere la nostra Costituzione, ne richiamo qui solo alcune delle tante, giuste considerazioni dell'autore:
"La confusione è il più grande nemico nelle situazioni di crisi,
soprattutto nel momento in cui si vorrebbe che, giustamente, 60 milioni
di italiani si muovano all’unisono.
Un cittadino non può svegliarsi la mattina e letteralmente non sapere
cosa quali obblighi gravino su di lui o cosa possa essere successo
durante la notte: se vi siano stati decreti del Governo, se ad essi si
siano aggiunte ordinanze dei Presidenti delle Regioni, dei prefetti, dei
sindaci o se tali atti, solamente pre-annunciati, abbiano
effettivamente visto la luce. Soprattutto quando tali atti incidono
pesantemente sulle libertà e la loro violazione comporta
l’irrogazione di sanzioni amministrative e persino penali".
E come non essere d'accordo...?
Azione del Governo e suo rapporto con il Parlamento a parte, assistiamo ad un quasi giornaliero proliferare di Ordinanze emesse da questa o quella Regione ed altre Ordinanze emesse da questo o quel Comune, che si sovrappongono alle norme già emesse da un organo statale o addirittura a queste ultime si aggiungono con ulteriori e più gravi restrizioni per i cittadini già tutti "agli arresti domiciliari".
Sembra a volte che ciascun Governatore o Sindaco quasi voglia rendere visibile la sua persona ed il suo potere attraverso una Ordinanza, piuttosto incurante della gran confusione normativa, e non solo, che ne deriva sul territorio nazionale.
Pertanto, più che opportuni mi sembrano il richiamo alla nostra Costituzione e l'appello rivolto al Capo dello Stato da parte del costituzionalista, Prof. Giovanni Guzzetta, perchè si ponga subito rimedio alla confusione, sempre negativa ed ancora di più negativa in una grave situazione di crisi per l'Italia intera, Repubblica una e indivisibile.
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