- Da Nessuno Tocchi Caino newsletter <noreply@nessunotocchicaino.it> del 30/08/2025.
FLORIDA (USA): CURTIS WINDOM GIUSTIZIATO
Curtis Windom, 59 anni, nero, è stato giustiziato in Florida il 28 agosto 2025.
Si tratta dell’undicesima esecuzione in Florida quest'anno.
Windom è stato dichiarato morto alle 18:17 ora locale dopo un'iniezione letale
nella prigione statale della Florida vicino a Starke.
Era stato condannato a morte per gli omicidi di Johnnie Lee, Valerie Davis e
Mary Lubin, avvenuti il 7 novembre 1992 nella zona di Orlando.
I verbali del tribunale riportano che quel giorno un amico disse a Windom che
Lee, che pare gli dovesse 2.000 dollari, aveva vinto 114 dollari alle corse dei
levrieri. Windom disse all'amico che “avrebbe letto di lui sui giornali” e che
aveva intenzione di uccidere Lee.
Secondo gli atti, Windom si recò in un Walmart e acquistò una pistola calibro
38 e una scatola di 50 proiettili. Poco dopo, Windom andò in auto alla ricerca
di Lee, lo individuò e gli sparò due colpi alla schiena dalla sua auto, seguiti
da altri due colpi a distanza ravvicinata mentre era in piedi sopra la vittima.
Poi Windom corse all'appartamento di Valerie Davis e uccise la ragazza “senza
alcuna provocazione” davanti a un amico che assistette all'omicidio, secondo
quanto riportato nei verbali del tribunale.
Windom sparò a caso e ferì un altro uomo prima di incontrare la madre della
Davis, Mary Lubin, mentre si recava in auto all'appartamento della figlia. La
Lubin fu colpita due volte nella sua auto ferma a uno stop.
Windom è stato condannato alla pena capitale per gli omicidi e a 22 anni di
reclusione per il tentato omicidio. La Davis era la madre di una delle figlie
di Windom, Curtisia Windom, che ha condotto una campagna per fermare
l'esecuzione del padre.
“Siamo tutti traumatizzati”, ha detto Curtisia all'Orlando Sentinel. “È stato
doloroso. Molto doloroso. Crescere non è stato facile. Ma se noi siamo riusciti
a perdonarlo, non vedo perché le persone che non hanno vissuto il nostro dolore
abbiano il diritto di dire che deve morire”.
Gli avvocati di Windom hanno presentato numerosi ricorsi nel corso degli anni,
incentrati sui problemi mentali dell’imputato non adeguatamente approfonditi
durante il processo.
Ma la Corte Suprema della Florida ha stabilito che ciò non era pregiudizievole
per Windom perché i pubblici ministeri avrebbero poi presentato prove che
Windom era uno spacciatore di droga e che le due donne che aveva ucciso erano
informatrici della polizia, e quindi una eventuale attenuante sarebbe state
controbilanciata da due aggravanti.
A favore di Windom, evidenziando i suoi problemi mentali, si sono mosse alcune
organizzazioni cattoliche statunitensi, riprese anche da Sant’Egidio in Italia,
e dalla stampa vicino al Vaticano.
Windom è l'undicesimo detenuto giustiziato quest'anno in Florida, il 117° in
totale da quando la Florida ha ripreso le esecuzioni capitali nel 1979, il 30°
giustiziato quest'anno negli Stati Uniti e il 1.637° in totale da quando la
nazione ha ripreso le esecuzioni nel 1977.
(Fonte: The Guardian, 28/08/2025)
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