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| Basilicata. Maratea, una rete per proteggere il mare | ||
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20/11/2025 | ||
Si
è conclusa con successo a Maratea, presso la prestigiosa cornice di
Villa Nitti, una intensa e partecipata due giorni dedicata alla fase
finale del Progetto Europeo Life Seanet, iniziativa strategica di
livello nazionale coordinata da Legambiente e realizzata con la
collaborazione di Ispra, Mase, 6 Aree protette nazionali, il Parco del
Cilento, le Regioni Basilicata e Campania e Federpesca. Un progetto che,
negli ultimi anni, ha messo in campo azioni integrate di ricerca
scientifica, divulgazione, informazione e governance per la tutela del
patrimonio marino italiano. La kermesse si è aperta con il convegno
nazionale che ha visto la presenza di ricercatori, tecnici,
amministratori e rappresentanti istituzionali, con i saluti
istituzionali affidati a Cesare Albanese, sindaco di Maratea, Antonio
Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette Legambiente e Antonino
Capuano, presidente di Farba e i pescatori di Maratea.
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L’Ufficio Parchi della Regione Basilicata, partner attivo del
progetto, con la dottoressa Antonella Logiurato ha illustrato i
risultati raggiunti sul territorio: le attività si sono focalizzate
sulle 8 Zone speciali di conservazione (Zsc) marino – costiere e sul
grande Sito di interesse comunitario (Sic) offshore di oltre 30 mila
ettari. Grazie a un accordo con Arpab, coordinato dalla dottoressa
Teresa Trabace (che ha relazionato sugli aspetti scientifici del mare di
Maratea), è stato possibile calibrare con precisione gli interventi di
tutela. Accanto alla componente scientifica, c’è stato l’impegno nelle
attività di comunicazione grazie all’accordo con Farbas, che ha
coinvolto oltre 500 ragazze e ragazzi. Il confronto scientifico è stato
arricchito dagli interventi dei ricercatori Ispra Leonardo Tunesi,
Gabriele Lamesa ed Enrico Scalchi, e per il Mase dal dirigente della
Divisione biodiversità Maturani. Il professor Russo ha sottolineato
l’importanza delle Aree marine protette nella tutela dei servizi
ecosistemici. Durante la tavola rotonda, moderata da Legambiente, le
funzionarie tecniche delle Aree Protette hanno portato testimonianze
significative sul ruolo delle comunità locali. La Regione Basilicata ha
infine illustrato i propri contributi grazie alla dirigente Carmela
Bruno. Il focus comunicazione, curato da Farbas (con gli interventi del
direttore generale Antonio Marra, di Giuseppe Ricciardi e del professor
Biagio Limongi), ha visto la moderazione di Danny Grano.
Le conclusioni sono stata affidate all’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, che ha sintetizzato gli impegni regionali: “Il titolo di questo convegno, ‘Fare rete protegge il mare’, è la sintesi perfetta del nostro impegno. E i risultati dimostrano che la strategia di rete, a livello nazionale e interregionale, è la sola via percorribile. A Maratea siamo vicini all’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo dell’Area marina protetta. L’iter tecnico è concluso e ora attendiamo l’intesa dal Mase per l’istituzione definitiva. Un altro strumento importantissimo per il futuro di questo territorio è il Piano paesaggistico regionale”. L’assessore ha poi concluso: “Un ringraziamento particolare va al consigliere regionale Mario Polese, che da anni, con atti concreti, ha creduto e stimolato con tenacia la realizzazione di questo obiettivo. L’Area marina protetta aggiunge e non toglie, ed è la leva decisiva per il definitivo salto di qualità di Maratea”. La seconda giornata, coordinata dal vicepresidente Farbas Giacomo Carluccio, è stata dedicata all’incontro operativo con il presidente Imprese di pesca Maratea e altri stakeholder locali, includendo visite al paesaggio costiero e al porto, rafforzando il legame tra ricerca e marineria locale.

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