sabato 5 dicembre 2020

UN CONFRONTO IMPARI A "CARTA BIANCA"

                    


 

- Da   biografieonline-commenti-bianca-berlinguer -

 

Venerdì 4 dicembre 2020 18:29:32

Mi riferisco a precedente messaggio privo di firma e riferito al recente confronto Augias - Salvini.
Altro che Corona, che pure apprezzo e stimo nonostante il suo frequente, negativo modo di porsi nella trasmissione sino ad offendere la conduttrice, Dott. ssa Bianca Berlinguer, con le giuste, note conseguenze a suo carico !
Ci vorrebbero dieci, cento, mille Augias a confrontarsi in modo garbato e deciso con Matteo Salvini, messo in evidente difficoltà, per così dire, all'angolo... e capace solo di ripetere sempre le stesse cose, animato da arrogante ricerca del consenso, che peraltro via via sta perdendo.

Emanuele Labanchi
Maratea (PZ)
 
Venerdì 4 dicembre 2020 14:11:47
Speriamo di rivedere di nuovo CORRADO Augias a confronto con Salvini. E' stata una serata indimenticabile.

-Messaggio  inviato da Sergio De Salazar-

 

venerdì 4 dicembre 2020

A MARATEA SUL MONTE SAN BIAGIO

 

                                                                       Anni  1935-40

Secondo tradizione c'era una volta un tempio pagano dedicato alla dea Minerva, poi riadattato al culto cristiano sino ad essere sostituito dall'antica Basilica di San Biagio, oggetto nei secoli di interventi di restauro conservativo, anche con discutibili modifiche sia al suo interno sia all'esterno. Da oltre cinquant'anni le fa compagnia la moderna, bianca statua del Redentore in un contesto che, seppur progressivamente modificato dalla mano dell'uomo, rimane di una grande bellezza ovunque si guardi, verso i monti intorno o verso il mare dello splendido Golfo di Policastro.


 

UNA SPESA ECCESSIVA E INOPPORTUNA

 


giovedì 3 dicembre 2020

I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA'

- Da   www.quirinale.it -

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

«In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, desidero esprimere attenzione e vicinanza ai nostri concittadini che presentano disabilità, ai loro familiari e a tutti coloro - professionisti e volontari – che se ne occupano quotidianamente con competenza e dedizione.

È indubbio che la difficile condizione dovuta alla pandemia sta creando disagi e difficoltà a tutti, anche per via delle necessarie ma dolorose restrizioni nella mobilità e nei contatti sociali. Ma queste diventano un impedimento assai più grave per persone che si trovano già a convivere con difficoltà di movimento o di relazione.

Se l’isolamento per le esigenze sanitarie è di per sé una condizione pesante, può diventare un vero dramma se a provarlo sono persone con disabilità fisica o psichica.

Penso a chi ha bisogno continuo di assistenza, a chi vive negli istituti, a chi in qualche modo dipende, per la sua esistenza quotidiana, da farmaci, macchinari o dal sostegno di altre persone.

COVID-19 IN BASILICATA--Aggiornamento

 - Da   www.regione.basilicata.it -



COVID-19 --Avviso Comune di Maratea

 


UN QUADRO PREOCCUPANTE PER LA NOSTRA REGIONE

è  quello  che  emerge  dall'articolo- Comunicato stampa del 02 dicembre 2020 dal  Titolo:  BASILICATA  FRAGILE.  POVERA  E  INQUINATA,  a  cura  di

Antonio Lanorte, Presidente Legambiente Basilicata,  Anna Maria Cammisa, Direttrice Caritas Matera e Michele Basanini, Direttore Caritas Potenza  su  

www.basilicata24.it

di  seguito  riportato:


"È un quadro in chiaroscuro quello dipinto dal Rapporto Nazionale Territori Civili: Indicatori, mappe e buone pratiche verso l’ecologia integrale curato da Caritas e Legambiente.

Nell’anno del quinto anniversario dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si di Papa Francesco, che ha influenzato fortemente il dibattito sui temi ambientali, non solamente in ambito cattolico, la ricerca approfondisce il legame tra la dimensione ecologica di attenzione alla “casa comune” con la dimensione della povertà e del disagio sociale, acuita dalle conseguenze della crisi pandemica.

Il Rapporto presenta una notevole mole di dati statistici, che consentono di mappare il territorio italiano attraverso le connessioni tra fragilità e risorse, sociali ed ambientali. La ricerca si basa infatti sull’elaborazione di dati inerenti 40 indicatori sociali (20 legati alle fragilità e 20 legati alle risorse) e 30 indicatori ambientali (15 legati alle fragilità e 15 legati alle risorse), che permettono un’analisi complessiva del territorio nazionale attraverso il confronto tra le 20 Regioni. In base alla “performance” registrata da ogni regione per ciascuna variabile, è stato assegnato un punteggio che va da 1 a 20 per le risorse (dove il valore 1 corrisponde al peggior posizionamento, il 20 al migliore) e da -20 a -1 per le fragilità (anche in questo caso il valore più basso identifica la posizione di maggior svantaggio nella classifica nazionale).

Sommando poi tutti i punteggi ottenuti, combinando insieme la dimensione sociale e quella ambientale e/o l’ambito delle fragilità e quello delle risorse, è stato possibile ottenere delle classifiche regionali che permettono di avere un quadro d’insieme del nostro Paese.

martedì 1 dicembre 2020

A PROPOSITO DELL'AREA MARINA PROTETTA DI MARATEA

 di particolare interesse è l'analisi di Rocco Rosa

 

 -Da   www.talentilucani.it-



LE VERGOGNOSE MANFRINE SULL’AREA MARINA PROTETTA DI MARATEA

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ROCCO ROSA

Sarà anche colpa della vecchiaia ma alcuni rituali della politica politicante mi riesce ogni giorno più difficile sopportare. Come quello di  dire le cose a metà, oppure di far finta di prendere posizione a cose fatte, o peggio manifestare un disaccordo in pubblico dopo aver concordato in privato. Prendiamo il caso di Maratea e della famosa (prima) e famigerata (poi) area marina protetta. Imperante Domenico Cipolla, l’amministrazione comunale ne aveva deliberato l’Istituzione. Non con un atto di Giunta, ma con una delibera del Consiglio passata all’unanimità, compreso quindi il voto delle opposizioni. Cambiato lo scenario politico e, andate quelle stesse opposizioni al governo municipale, quella scelta fatta è stata contestata e si è arrivati a votare una delibera di segno contrario. Nel frattempo il nuovo Sindaco, che sulla questione è stato sempre cauto, non prendendo posizioni né a favore né contro, convocato a Roma  insieme al Sindaco di Carloforte in Sardegna, altra candidata area protetta marina, ha sottoscritto il protocollo d’intesa col Ministro per l’Ambiente Costa, contrariamente al collega che non ha voluto firmarlo. Da quel momento, vista che la perimetrazione risultava già approvata, la fase dell’acquisizione del consenso era terminata e bisognava passare a decidere come e chi doveva gestire l’area protetta. Una seconda fase di interlocuzione non meno importante della prima perchè dal confronto con Roma poteva e doveva uscire una soluzione che facesse gli interessi di Maratea, e che partiva dall’idea di mettere insieme la Provincia ( titolare delle zone Sic) e il Comune di Maratea per fare un’azienda di protezione  , il cui compito nevralgico sarebbe stato appunto quello di regolamentarne la gestione del territorio e di mettere insieme sviluppo e protezione dell’habitat.  Anziché buttarsi a capofitto in questa seconda fase, per tutelare appieno gli interessi dei marateoti , si è cercato di smantellare il già fatto, con il risultato di oggi che il Ministero va avanti senza che nessuno lo fermi e che le cose che dovevano servire a Maratea non si discutono, tutti presi come sono da una campagna di opposizione all’area tanto tardiva quanto inutile . Lo stesso Assessore all’ambiente, Rosa, che ha avuto una interlocuzione con il direttore generale del Ministero, se ne è uscito con un invito ad andare cauti sulla questione, mancando di dire però  ai cittadini lucani e marateoti che se continua a fare tutto il Ministero si finirà col dare la gestione dell’area Marina nientemeno che al parco nazionale  dell’appennino lucano val d’agri-lagonegrese che, sulle questioni di difesa del mare, non c’entra una amata mazza , non ha le competenze né vive i problemi propri di una comunità marina. E dunque , come mi ha evidenziato, in un post , il sig.Geppino Carlomagno, si rischia di rimanere “cornuti e mazziati “. L’area si farà perchè il mare è di tutti e la competenza è del Ministero, e tutte le misure  per proteggere e regolamentare la fruizione del territorio verranno prese fuori dai confini decisionali comunali, per diventare materia di un ente che pensa ad altro. Coerenza vorrebbe che si parlasse chiaro: se non si può tornare alla casella iniziale, perchè c’è l’interesse preminente dello Stato, si  prendano quelle misure per tranquillizzare il popolo marateota, primo tra tutte quelle di dare la gestione in mani comunali o al più ad una azienda che sia composta dai portatori di interesse legittimi, dalla Provincia, alle associazioni di pesca, a quelle ambientaliste, agli imprenditori della balneazione e via dicendo.  Tutto fuorchè il gioco dello scaricabarile: il Comune non c’entra,  la Regione non sa, hanno fatto tutto loro….  Si, se fanno tutto loro, sicuramente andrà a danno nostro. Rocco Rosa

CASI COVID-19 A MARATEA - Aggiornamento

 -Da  Comune di Maratea - Facebook.


lunedì 30 novembre 2020

domenica 29 novembre 2020

QUANDO SI COMBATTEVA CONTRO LA "SPAGNOLA"

Non bastò la prima guerra mondiale...

Tra il 1918 ed il 1920 l'epidemia-pandemia (grippe o influenza spagnola)  uccise decine di milioni di persone nel mondo.


 

sabato 28 novembre 2020

ED ECCO FINALMENTE IL NUOVO COMMISSARIO ALLA SANITA' IN CALABRIA

 

E' il Prefetto Guido Longo.

- Da  Il Fatto quotidiano.it  del 27/11/2020-

"Originario di Catania, Longo ha 67 anni e vanta una lunga carriera prima come poliziotto e e poi come prefetto. Per oltre 40 anni ha lavorato nell’amministrazione dell’Interno, ricoprendo importanti incarichi come questore e come prefetto. Il suo ultimo incarico è stato quello di prefetto di Vibo Valentia, che ha mantenuto fino al 30 maggio del 2018, giorno in cui è andato in pensione. In precedenza era stato questore di Reggio Calabria, Caserta e Palermo. Ha ottenuto risultati brillanti da questore di Caserta, quando assestò colpi particolarmente significativi al clan dei “casalesi”. Fu Longo, proprio da questore di Caserta, a coordinare le indagini che portarono all’arresto dei latitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e, soprattutto, del capo assoluto del clan, Francesco Schiavone, detto “Sandokan“. Quindi la promozione a Prefetto e la sua nomina a Vibo Valentia, dove è rimasto per due anni. Ha lavorato a lungo nella squadra mobile di Palermo, sezione narcotici e omicidi. Ed è poi passato alla direzione investigativa antimafia, dove, come ricorda Repubblica, ha indagato sulla morte di Giovanni Falcone".

venerdì 27 novembre 2020

UN LUOGO DELLA MEMORIA A MARATEA

è l'ex  Convento  dei  Cappuccini, come "unità significativa d'ordine materiale o ideale che la volontà degli uomini o il lavorio del tempo hanno reso un elemento simbolico di una qualche comunità", secondo la definizione di Pierre Nora nella sua opera " Le Lieux de Mémoire", dove si legge anche che "il luogo della memoria ha come scopo fornire al visitatore , al passante il quadro autentico e concreto di un fatto storico. Rende visibile ciò che non lo è: la storia.. e unisce in un unico campo due discipline: la storia appunto e la geografia".

L'ex Convento e la Chiesa di Sant'Antonio ai "Cappuccini" hanno 405 anni e ne hanno di cose da...raccontare. 


 

 - Da www.calderano.it - Pagine di Storia e Storie - Luca Luongo -


I quattrocento anni dei Cappuccini.

Riflessioni di storia, arte e turismo.

Di Luca Luongo 13/06/2015 – 16:50

In questo 2015 non cade soltanto l’anniversario del 50° della statua del Redentore, che festeggeremo domani. Quest’anno compiono anche 400 anni il convento e la chiesa di Sant’Antonio ai “Cappuccini”, oggi aperto per i festeggiamenti del santo portoghese. Ed vi dirò perché è importante ricordarlo.

La vigna dei fratelli Bono.

Quattrocento anni fa lì c’era una vigna. Una grande vigna, nel Seicento, non significava che tutto quel tenimento di terreno fosse dedicato solo alla viticoltura. Quando troviamo registrata la dizione “vigna” in un atto del Seicento (come ancora del Settecento) dobbiamo immaginare un appezzamento di varie colture dominate dalla vigna lasciata crescere attorcigliata ad altre piante fruttifere.

Il 24 agosto 1615 i signori Orazio Giordano, Giovanni Camillo Greco, Fulvio Assafris, Francesco Greco e Rev. Giovanni Giacomo Bengivenne – procuratori preposti – costituiti davanti al notaio Giovanni De Pace fanno atto di copra dai fratelli don Antonio e Ovidio Bono per la somma di 100 ducati per la loro vigna in contrada Santa Maria di Loreto, che, con la costruzione del nuovo convento, sarà poi chiamata Cappuccini. Il precedente nome derivava dall’intitolazione di una di quelle che ora chiamiamo Cappelle ai Cappuccini.

Il finanziatore e ideatore dell’opera è Giovanni Antonio De Pino, commerciante e filantropo di Maratea, morto verso il 1614 dopo aver disposto un consistente lascito a favore della comunità per la costruzione di tre nuovi conventi: uno è questo, gli altri due sono quello di San Francesco di Paola (costruito poi nel 1616 su una preesistente chiesa dedicata a San Leonardo) e quello delle Donne Monache, venuto alla luce solo nel secolo successivo, dopo un travagliato destino. Ironia della sorte, oggi l’istituto che porta il suo nome è ospitato nell’unico monastero che il De Pino non fece costruire!

giovedì 26 novembre 2020

ERA CAPACE DI...MAGIA CON IL PALLONE IN UN CAMPO DI CALCIO

 

                                  RICORDIAMO   COSI'  DIEGO ARMANDO MARADONA



https://video.corriere.it/sport/maradona-ha-60-anni-quei-palleggi-prima-finale-coppa-uefa-

RIFLESSIONI SULLA GESTIONE DELLA PANDEMIA

 Covid-19 tra autarchia regionale ed Europa

 

Valerio Mignone

 

Resilienza! Ch’è? Resilienza, una parola nuova usata in documenti ufficiali per un significato vecchio! Nei dizionari della lingua italiana di qualche anno addietro la parola non è reperibile; la si trova nei manuali moderni di psicologia che, a sua volta, l’ha tratta dal linguaggio della tecnologia per indicare la resistenza di metalli a prove d’urto. Nei giorni nostri, si usa questo neologismo per incoraggiare a resistere al Covid-19, in attesa di tempi migliori. Resilienza sta per rinascita sociale, dopo la strage di vite umane da Covid-19 tra le popolazioni della Terra, sia nel Terzo Mondo, là dove si vive ancora secondo natura, sia là dove, nel tentare una equanime Organizzazione della vita civile, sono stati istituiti vari modelli di Servizi sanitari.

Nessun Servizio sanitario nazionale ha retto, né in Europa, né in America, né altrove. Altrettanto dicasi per le Regioni in Italia. Punti critici sono stati, e sono: Residenze Sanitarie Assistite (RSA), Negazionismo, e Conflittualità tra studiosi, e tra Istituzioni: Stato, Regioni, Comuni.

In Italia, focolai epidemici si sono sviluppati nelle cosiddette Residenze Sanitarie Assistite (RSA), ove gli anziani, con un sistema immunitario debilitato dall’età, non hanno neutralizzato il virus, veicolato da qualche ignaro portatore. Malattie concomitanti di altri organi e diabete sono stati ulteriori fattori di richiamo per il virus.

Con l’allungamento della vita media, sono nate queste RSA come dimore di persone non autosufficienti, e non assistibili nelle proprie case da familiari ad esse dedicati. Esistono RSA medicalizzate, con presenza di medici H 24, e RSA solo come dimora, gestite comunemente da associazioni e cooperative con qualche deficienza organizzativa. Provvedimento imperativo da adottare è la medicalizzazione delle RSA.

AVANTI CON L'AREA MARINA PROTETTA DI MARATEA

- Da   www.regione.basilicata.it -

AREA MARINA PROTETTA MARATEA, ROSA VIDEOCONFERENZA COL MINISTERO

punti apici 25.11.2020 ore 17:47

L’assessore all’ambiente ha invocato una condivisione ragionata dei temi e non scelte calate dall’alto.

AGR
 
AGR L’assessore all’ambiente, Gianni Rosa, ha partecipato oggi in videoconferenza, alla seconda riunione indetta dal Ministero dell’Ambiente sull’istituzione dell'Area Marina Protetta di Maratea. All’incontro hanno partecipato tra gli altri: Giuseppe Italiano - direttore generale per il mare e le coste del Ministero dell’Ambiente, Michele Busciolano - direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Antonella Logiurato dell’Ufficio parchi, biodiversità della Regione, Daniele Stoppelli - sindaco di Maratea e Leonardo Tunesi, ricercatore dell’Ispra, che ha tenuto un aggiornamento sugli studi propedeutici all'istituzione dell'Area Marina Protetta. “Dal punto di vista scientifico – ha detto l’assessore Rosa - rimettiamo ogni valutazione ai tecnici e agli esperti dell’Ispra, ma riguardo al percorso di definizione dell'Area Marina Protetta come Regione, insieme al Comune di Maratea, chiediamo il pieno coinvolgimento del Ministero su tutte le fasi di definizione dell'Area. La notizia dell’inserimento nella finanziaria dello scorso anno dei finanziamenti per la definizione dell’Area Marina Protetta di Maratea – ha osservato Rosa - ha creato preoccupazioni nel tessuto economico della cittadina. Maratea basa la sua economia sul turismo e quindi, in questa fase, bisogna fornire agli operatori turistici tutte le informazioni necessarie per far comprendere pregi e difetti di questa scelta. Per superare l’ostacolo di trasferire a tutti cosa davvero significhi un'Area Marina Protetta e come incide la perimetrazione, in questa fase – ha osservato Rosa - è necessaria un'attività di comunicazione e di condivisione di tutti i passaggi. Non siamo contrari all’istituzione dell'area Marina Protetta però chiediamo percorsi condivisi anche nel merito della scelta delle zone che andrebbero tutelate. Una condivisione ragionata e non scelte calate dall’alto. Sui giornali – ha detto Rosa – sono circolati annunci di alcuni esponenti politici del nostro territorio che ponevano questioni diverse rispetto alla gestione. Come Regione non accetteremo mai che la gestione dell’Area Marina Protetta di Maratea sia affidata a soggetti diversi che escludano un protagonismo diretto del Comune di Maratea con la collaborazione della Regione Basilicata. In questa stessa direzione come Regione Basilicata, con una delibera di giunta di una decina di giorni fa, ci siamo riappropriati della gestione delle tre Zone Speciali di Conservazione "Natura 2000". Lo abbiamo fatto perché abbiamo politicamente valutato che queste aree erano rimaste solo una mera dichiarazione di intenti e nulla era stato concretamente fatto. Abbiamo preferito metterci la faccia, ponendo in capo alla Regione Basilicata la gestione di queste aree. Sulla stessa linea intendiamo proseguire per l’Area Marina Protetta di Maratea.
 
 

mercoledì 25 novembre 2020

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE !

-Giornata contro la volenza sulle donne.

Si celebra il 25 novembre, data che ricorda il brutale omicidio delle sorelle Mirabal nel 1960. La data segna anche i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre.

-Da   www.quirinale.it-

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 «La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica. Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali.

La violenza di genere non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare finanche nel femminicidio. Alla base di tutte queste forme di violenza vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità.

In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori.

Le istituzioni hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione. Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza.

Spezzare la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione, di imposizione e di abuso. In una società democratica le donne non devono avere più paura di subire violenza, in casa, sul lavoro, in tutti i luoghi e i contesti in cui ritengano di realizzare la propria personalità».

Roma, 25/11/2020

martedì 24 novembre 2020

NATALE CON O SENZA LUMINARIE ?

Le luminarie natalizie fanno ormai parte della tradizione e sembra che nessun Comune voglia riunciarvi anche quest'anno in tempo di pandemia da Covid-19 e di grave emergenza sanitaria in cui è venuto a trovarsi il nostro Paese (c.d. seconda ondata del pericoloso coronavirus).

Ecco, in proposito, le prime due pagine  dell'AVVISO  PUBBLICO  del 18/11/2020,  a cura del Settore Sviluppo Territoriale Integrato del Comune di Maratea, per l'allestimento di luminarie da installare nel Centro storico e frazioni dal 5 dicembre al 6 gennaio, con previsto importo complessivo a base d'asta compreso iva di E. 21.000,00 (ventunomila(00):


CASI COVID-19 a MARATEA - Aggiornamento

 - Da   Comune di Maratea  Facebook-