Nicola SAVINO*
Proprio mentre è esploso il caso <Quatar> nel Consiglio europeo, le pagine locali de il Quotidiano del Sud (12-12, a firma l. a.) riportavano che “l’ex eurodeputato S&D, Antonio Panzeri, arrestato nei giorni scorsi a Bruxelles, aveva ricevuto nel 2012 a Lauria un premio in relazione al suo impegno per il Mediterraneo”; e in più segnalavano che alla manifestazione aveva partecipazione quel “misterioso professor maltese Joseph Mifsud…divenuto irreperibile (all’FBI ) fin dal 2017”, perché coinvolto nel caso Roussiagate (campagna elettorale Trump - Clinton) .
Pubblicato dall’Eco di Lauria. Poiché “il video di quella premiazione è tuttora su Youtube”,potrebbe conferire alla nostra Regione il privilegio d’esser correlabile ad eventi e personalità di cui si occupano giornali e Tv. Un successo-dunque- anche per la nostra pur piccola Regione, fa ascender la Basilica sebbene involontariamente- ad un’attenzione di livello mondiale!
E però, casualità a parte, per chi scrive, l’argomento Quatar, rientra nella questione morale affrontata il 26 novembre su questo stesso Settimanale; un nodo da tempo divenuto centrale nella nostra Politica, essendo i Partiti italiani (e forse non soltanto) in un degrado da Formica spesso definito “sfarinamento”.
Poiché la vicenda scoppiata a Bruxelles riguarda Personalità e vicende presto o tardi riferibili al PD, dopo la batosta del 25 settembre- essendo in corso il Congresso della Rifondazione- sulla traccia degli articoli della Carta Costituzionale che se ne occupano- è obbligatorio riprendere il discorso per la ricerca della strutturazione che ciascun Partito, dovrebbe assumere per far funzionare correttamente il sistema democratico anche indipendentemente dalle idee e dai progetti che ne costituiscono la specifica identità!
Se infatti la base del sistema democratico è alternativa a quella dell’autocrazia, la sua sorte dipende dal corretto funzionamento della procedura con cui si selezionano i Rappresentanti. E’ perciò dovere di ogni Partito porre i cittadini in grado di scegliere Rappresentanti onorati dalla fiducia “democratica degli iscritti” . Di proporre candidati affidabili, dei quali si assicuri onestà e capacità rispetto all’approvazione dei programmi che l’elettore preferisce.
Insomma, nel nostro sistema, i Partiti costituiscono lo strumento fondamentale della vita democratica: consentono l’espressione della volontà popolare , la costituzione delle Assemblee e delle Istituzioni. Se si tiene fermo questo punto, l’apertura del Partito a chicchessia-anche solo in fase congressuale - è da considerare perfettamente pericolosa, perché un qualsiasi gruppo, con obiettivi estranei a quelli del Partito, può “inquinarlo” e distruggerne la credibilità.
Del resto, si tratta di fenomeni verificatisi già in Basilicata, tant’è che-quasi per abitudine- lo stesso contrasto tra la Regione e Clinica privata richiamato in questi giorni da La Nuova Tv- è stato raccontato come frutto di “vendette” interne al Psi e non come resistenza impari (quanto a mezzi) a difesa dell’interesse pubblico (1).
Nella vicenda attuale Ue, è coinvolto anche un Sindacato, perché-specie dal 1970, con le Regioni,- non si “filtro” più né con l’Art 49 né con il 39: non si fissò per legge il rispetto del “metodo detto (nel 39, definito ordinamento) democratico”, che la Carta prescrive, (molto probabilmente per evitare il controllo che l’applicazione della Norma avrebbe istituito un limite alla “libertà” di “associazione” che gli stessi articoli tutelano).
La frequenza e gravità degli eventi, e gli altri guai che ne sono derivati (finanziamento della Politica etc) stanno portandola alla crisi profonda del Sistema derivantine. Si tratta dunque affrontare questo nodo magari riandando ai primi tempi della Repubblica, quando, in primis, funzionavano i Probi viri, cioè un Comitato di iscritti ad elevata stima e prestigio che autorizzavano la iscrizione---il rilascio della tessera; e per i futuri “quadri” erano rese operative <scuole di Partito>. Aboliti questi “filtri da tempo, il crollo del 25 settembre ha, di per sé subito significato un limite insuperabile La “questione morale” è stata denunciata con forza dalla Presidente Metsola, che segnala la “Democrazia Ue sotto attacco”; ed è quindi ormai è chiaro che pesa sul Sistema in quanto tale.
Lo sottolinea anche il candidato alla Segreteria del PD quando dichiara che “chi sceglie gl’interessi privati deve star(ne) fuori …,non può farne parte in nessuna maniera o ruolo”. Se non che, quando si caccia il danno è già fatto, e che occorre semplicemente evitare che entri (lapalisse) e dunque occorre adottare i <filtri> utilizzati dagli <antenati> o inventarne altri. Nell’attesa, è però chiaro che con le “primarie aperte” non si rafforza a Democrazia, ma si propiziano buchi ..dai quali- man mano- non è poi possibile risalire! Ns
(1) Per quanto non soltanto infondata ma evidentemente illogica, per di più con una definizione giudiziaria che non ha lasciato minimo dubbio, tuttavia la vicenda è stata quasi sempre romanzata all’insegna della conflittualità personale nel PSI e non invece come civile esempio di lealtà e correttezza rispetto alle leggi: dai lucani autonomi perché tale correttezza fu tanto più apprezzabile in quanto testimoniata sotto minaccia Br. Non si nascosero né fatti né persone, e perciò nella nostra piccola realtà, dove cì si conosce l’un l’altro. ben oltre le falsità e gl’inganni, resterà il ricordo degli comportamenti leali verso l’interesse pubblico.
già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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