sabato 8 luglio 2023

AVANTI CON LE "CURE PAESANE" !

 -  Da  www.civiltaappennino.it  -


Sostenere e incentivare le “cure paesane”

di Piero Lacorazza

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le cure termali sono una delle più antiche forme di terapie dell’Occidente; non è un farmaco ma l’insieme di strutture e servizi integrati con risorse naturali.
Pensiamo e costruiamo paesi sicuri per qualità e velocità delle reti tempo-dipendenti (infarti, ictus e gravi traumi) e sistemi di emergenza-urgenza che raggiungano in poco tempo buoni pronto soccorso, con un’avanzata telemedicina, continuità assistenziale e una efficacia assistenza domiciliare integrata, paesi con zero barriere architettoniche e con mobilità a misura di anziano, aria e cibo buoni, boschi belli e vivibili e magari con qualche possibilità di ulteriori servizi per il benessere, etc.

Vivere in “questi” paesi confortevoli non sarebbe da considerarsi una forma di terapia?
Di questa idea di paese ne abbiamo già parlato https://www.civiltaappennino.it/2022/11/06/appennino-la-miglior-politica-per-i-giovani-e-investire-sulla-terza-e-quarta-eta/

E allora se le cure termali sono tra i LEA (i Livelli Essenziali di Prestazioni) erogati, con particolari diagnosi e prescrizioni, dal Sistema Sanitario Nazionale perché le “cure paesane”, determinando particolari condizioni e parametri, non potrebbero essere incentivate? Magari attraverso voucher o detrazioni sia alla persona che ai soggetti, enti del terzo settore, che si prendano in carico, a seconda del livello di intensità di cura e di assistenza, l’organizzazione ed erogazione del servizio.
Ricordo che per incentivare il turismo piegato dalla pandemia, forme e strumenti di sostegno sono stati promossi. Il turismo è un modo per parlarne in maniera diretta e immediatamente percepibile ma paesi sicuri e confortevoli sono una battaglia d civiltà, direi quasi patriottica, per chi vive tutto l’anno; sarebbero posti eccellenti per i “restanti”, ospitali ed attrattivi per i migranti climatici che dalle città, e non solo, guarderanno la montagna così come in un deserto si ricerca un’oasi per godere del fresco di un albero e dissetarsi. Questa impostazione non sarebbe un miraggio per riabitare l’Italia interna, di montagna ed appenninica. È possibile migliorare i contesti, qualificare e certificare servizi e strutture, incentivare la scelta e sostenere in particolare gli enti del terzo settore.

RECENTI ELEZIONI IN MOLISE: UN'OCCASIONE PER FARCI RIFLETTERE

 

                             

                                                                 Nicola  SAVINO*

Il Molise è accostato alla Basilicata dalle dimensioni; è perciò naturale se ne utilizzino i risultati elettorali in relazione alla nostra consultazione del prossimo anno.

Se ne trae che *- i voti dei tre Partiti di Governo  (Fratelli, Forza e Lega) sommano il 36,0% ( rispetto al 46,7 nazionale, da Pagnoncelli sul Corsera del 1/7), e le le Liste alleate (Renzi. antichi Dc ed altri) ben il 22/23 %; ** sommato al 15 % degli  “Altri” nel versante Pd-5S, tale “categoria”giunge al 38 in tutta la consultazione (irrilevante l’1, 4 % del Terzo):tuttavia, non pesa quasi niente ;*** se il calcolo, riferito al 48% dei votanti, si effettua sul totale degli aventi diritto al voto, la percentuale della Destra scende al 17,39 ; ****dunque, se esatti questi calcoli, gli strateghi dell’Alternativa in Basilicata, sia se polarizzati intorno al Centro che alla Sinistra, dovrebbero rivolgersi alla “platea” degli aventi diritto al voto: il 52% in fuga che- con gli Altri- arriva al 70 circa.

Non si tratta quindi di sottrarre voti alla Destra, ma di coinvolgere gli Altri minori e ridestare interesse e partecipazione dei “non più votanti”: insomma, di riconnettersi alla Maggioranza. Un quadro che, senza girotondi o affini, pone l’interrogativo circa il motivo per cui una Destra del 18% in Molise (del 23% effettivo nel Paese) riesca a conquistare la Regione e -da Essa- la Nazione.

La causa credo risalga al Tatarellum, che innescò i Governatorati con l’elezione diretta. Sicché è di questo che occorrerebbe discutere! La Chiesa lucana ha prodotto uno <sforzo di carità civile> organizzando i <Tavoli dell’incontro>; ha così aperta la discussione. Qualche giorno fa, ha tentato anche Controsenso circa le PRIMARIE, sostanziale occasione di fratture e rivalità, che rafforza il clientelismo. Al meglio, un pannicello caldo che irrobustisce la ”destrizzazione / personalizzazione” del potere regionale, sul quale ora sta crescendo il Melonismo nazionale. Le Primarie sono una “sciocchezza in sé, ma secondaria” rispetto alla “causa prima”: quella che ha sfarinato- nei e tra i Partiti- persino Gruppi e Correnti. 

IGNAZIO LA RUSSA DIFENDE IL FIGLIO LORENZO APACHE

MA  NON  SAREBBE  PREFERIBILE  IL  SUO  SILENZIO,  ESSENDO  PRESIDENTE  DEL  SENATO  DELLA  REPUBBLICA,  SECONDA  CARICA  DELLO  STATO ?

-  Da  www.ildubbio.news  -



 

Sulla maggioranza piomba la denuncia per stupro contro il figlio di La Russa

Una 22enne della Milano bene ha denunciato Lorenzo Apache La Russa, uno dei figli del presidente del Senato, per violenza sessuale

DA POTENZA

-  Da   https://www.regione.basilicata.it  -


DAL QUIRINALE

 -  Da  www.quirinale.it  -


Cordoglio del Presidente Mattarella per la scomparsa di Arnaldo Forlani

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato la seguente dichiarazione :“Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Arnaldo Forlani, e desidero esprimere ai figli e ai familiari i sentimenti della mia solidarietà e vicinanza.

Forlani è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione, e la sua azione nel governo e nel partito di maggioranza relativa ha contribuito all’indirizzo del Paese, alla sua crescita democratica, allo sviluppo economico e al consolidamento del ruolo italiano in Europa, nell’Alleanza Atlantica, nel consesso internazionale. Lascia un segno di grande rilievo nella storia repubblicana.

È stato presidente del Consiglio in una fase di profondi cambiamenti, ha ricoperto diversi e rilevanti incarichi ministeriali, è stato eletto in Parlamento per oltre 35 anni e ha concluso l’attività parlamentare al Parlamento europeo.

La formazione cattolico democratica lo ha spinto fin da giovanissimo all’impegno politico, prima nella sua Pesaro, poi assumendo funzioni sempre più rilevanti nella Democrazia Cristiana di cui è stato protagonista e leader in passaggi cruciali, non solo per il suo partito ma per l’intro Paese. La fermezza delle posizioni si univa in lui con stile di cortesia e con atteggiamento rispettoso con gli interlocutori anche di posizioni contrapposte, atteggiamenti che assumevano essi stessi un valore politico e democratico.”

Roma, 07/07/2023 (II mandato)

 


venerdì 7 luglio 2023

DOMANI A LAURIA

 


IL SILENZIO E'...D'ORO



MINISTRA DEL TURISMO DANIELA GARNERO

 già  coniugata  SANTANCHE',


ma  non  Le  sembra  sia  il  caso  di  dimettersi  senza  indugio,  con  Sua  uscita  da  questo  Governo...destrorso  della  nostra  Repubblica,  e  possibilmente  di  abbandonare  proprio  la  scena  politica  italiana???

Magari,  per  il  bene  dell'Italia (?),  faccia  ancora  solo  l'imprenditrice!!!






GOLETTA VERDE A MARATEA

 -  Da  Legambiente  Maratea  Facebook  -




giovedì 6 luglio 2023

IN MEMORIA DI GOFFREDO MAMELI


 

-  Da   www.gruppolaico.it  -

 

CASO ISTITUTO "DE PINO": LA REPLICA DEL PRESIDENTE AL SINDACO

MENTRE  CONTINUA  E  SI  AGGRAVA  L'ASSURDA  CONTROVERSIA  GIUDIZIARIA  TRA  LE  PARTI.


 -  Da  ISTITUTO  DE PINO MATRONE IANNINI  Facebook

 

ISTITUTO DE PINO – COMUNE DI MARATEA

Al diffamante comunicato del Sindaco di Maratea - in relazione al quale ho già dato mandato al legale dell’Istituto di tutelarne l’immagine, unitamente a quella mia personale, nelle opportune sedi giudiziarie - è facile replicare, documenti ed atti giudiziari alla mano, che il Sig. Sindaco sottace la verità fattuale e giudiziaria.
 
Nell’attribuire all’Istituto De Pino l’immagine di “pericoloso evasore fiscale”, il Sindaco Stoppelli tace innanzitutto sull’ingente esposizione debitoria che il Comune di Maratea ha nei confronti dell’Istituto de Pino; debitoria che, unitamente all’”accanimento fiscale”, di cui meglio si dirà nel prosieguo, ha letteralmente messo in ginocchio un’istituzione educativa con una storia pluricentenaria, qual è l’Istituto De Pino.
 
Al fine di meglio far emergere la verità taciuta nel comunicato stampa del Sindaco Stoppelli, giova premettere che il Comune di Maratea, da molti decenni, conduce in locazione due immobili di proprietà dell’Istituto De Pino: Villa e Parco Tarantini, da un lato, e il terreno, con annesso fabbricato, ove sono state collocate le strutture che hanno ospitato la scuola elementare “San Giovanni Bosco” nel post terremoto che colpì San Giuliano di Puglia, e successivamente destinati dall’Ente comunale a varie altre utilizzazioni.
 
Il Comune di Maratea è gravemente moroso nel pagamento dei canoni di locazione dei suddetti immobili, avendo, ad oggi, accumulato la seguente esposizione debitoria:
 
Con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo n. 461/2020, il Tribunale di Lagonegro ha ingiunto al Comune di Maratea di pagare all’Istituto De Pino la somma di € 96.000,00, oltre interessi moratori e spese legali, a titolo di canoni, maturati in un decennio, sino alla data del 31.12.2020, per la locazione dei fabbricati dell’ex scuola “San Giovanni Bosco”. Il Comune di Maratea, non ottemperando all’ingiunzione giudiziale, ha costretto l’Istituto De Pino a porre in esecuzione il suddetto decreto, avviando un procedimento esecutivo di pignoramento presso terzi, per un importo precettato di € 139.536,14, comprensivo di capitale, interessi e spese legali, oltre interessi e spese maturande; il Comune di Maratea ha proposto opposizione anche al suddetto pignoramento, che è stata rigettata dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lagonegro, con ulteriore condanna alle spese, e si attende l’assegnazione all’Istituto De Pino delle somme oggetto di pignoramento.
 

mercoledì 5 luglio 2023

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

 E'  CANDIDATA  ANCHE  MARATEA

V E D I:

https://cultura.gov.it/comunicato/24901

 

 

CASO ISTITUTO "DE PINO": I CHIARIMENTI DEL SINDACO

 -  Da  Comune  di  Maratea  Facebook  -



Comune di Maratea


CHIARIMENTI IN ORDINE ALL’ISTITUTO DE PINO
 
In riferimento al Comunicato a nome di Edmondo Soave Presidente FISM Basilicata e sottoscritto da alcuni cittadini avente come titolo: “Maratea, il Sindaco mette in ginocchio la scuola d’infanzia e la sezione Primavera”, occorre chiarire a tutti i lettori quanto segue:
 
Il contribuente ISTITUTO PUBBLICO DI EDUCAZIONE FEMMINILE DE PINO MATRONE IANNINI, con sede legale in Maratea (PZ) al Largo Monastero, n. 1, in persona del legale rappresentante pro tempore prof. Francesco Billari, è risultato aver evaso il tributo IMU, per plurime annualità, pur risultando inverato il relativo presupposto d’imposta: difatti, il COMUNE DI MARATEA ha accertato la titolarità sulla base di quanto emerge dall’Agenzia delle Entrate - Catasto, da parte dell’ISTITUTO PUBBLICO DI EDUCAZIONE FEMMINILE DE PINO MATRONE IANNINI del diritto di piena proprietà su immobili di importante estensione ed il mancato versamento del tributo.
 
A fronte della liquidazione formale del tributo, è risultato che l’ISTITUTO PUBBLICO DI EDUCAZIONE FEMMINILE DE PINO MATRONE IANNINI ha omesso la presentazione delle dichiarazioni IMU, con comportamento, pertanto, imputabile esclusivamente alla gestione del legale rappresentante del già menzionato ISTITUTO.
 
A fronte dell’omissione dichiarativa, imputabile al prof. Francesco Billari, l’ISTITUTO PUBBLICO DI EDUCAZIONE FEMMINILE DE PINO MATRONE IANNINI è risultato debitore dell'importo complessivo pari ad € 72.144,80 (Euro Settantaduemilacentoquarantaquattro/80), per le annualità 2017-2018-2019-2020-2021.
 
Conseguentemente, il funzionario Responsabile del Servizio ha elevato, nel rispetto del principio di trasparenza, imparzialità e buon andamento dell’agire amministrativo del COMUNE DI MARATEA i relativi avvisi di accertamento.
 
Risultando inutilmente decorsi i termini di pagamento, indicati negli atti ritualmente notificati e sopra riportati e risultando gli avvisi di accertamento elevati ai sensi dell’art. 1, comma 792, della Legge del 27 dicembre 2019, n. 160 – norma che ha previsto che sia l’avviso di accertamento relativo alle entrate tributarie degli enti locali sia il connesso provvedimento di irrogazione delle sanzioni acquistino efficacia di titolo esecutivo decorsi sessanta giorni dal termine ultimo per il pagamento, che coincide con quello di proposizione del ricorso – il COMUNE DI MARATEA, nella persona del Responsabile del Servizio, ha proceduto ad azionare i relativi titoli esecutivi e ad attivare la azioni di riscossione coattiva a tutela del credito dell’Ente.
 
Appare utile precisare che, differentemente da quanto sembra prospettare il rappresentante dell’Istituto, le azioni di riscossione coattiva sono conseguenti all’esercizio di funzione vincolata dell’Ente e, pertanto, non sussisteva alcuna discrezionalità da parte del Responsabile del Servizio in ordine all’attivazione delle procedure di tutela coattiva per l’Ente.
 

A CERSUTA DI MARATEA

 


lunedì 3 luglio 2023

GOLETTA VERDE A MARATEA

 

 

-  Da  Legambiente Maratea Facebook  -


 

COMUNICATO STAMPA UPEL MARATEA-TRECCHINA

 


 Università Popolare dell’Età Libera di Maratea Trecchina     

Via Ondavo,32 - 85046 Maratea (PZ)  Tel. Fax 0973-876548 Codice Fiscale 91005240766

 

Comunicato Stampa Maratea 3 luglio 2023

 

Tutelare il Comune di Maratea e l’Istituto “De Pino Matrone Iannini”

 Valerio Mignone*

 

In questi ultimi giorni, la cronaca evidenzia un contenzioso tra il Comune di Maratea, che esige il pagamento di tasse dovute, e l’Istituto “De Pino”, che sarebbe “moroso”, evidenziando, con ciò, una caduta di stile, che, per il passato, antico e recente, è stato sempre encomiabile.  

Il Conservatorio Salesiano Istituto “De Pino”, di Maratea, nacque, negli anni 1730, quando un cittadino benefattore, Giovanni Antonio De Pino, lasciò i suoi beni in eredità al convento, noto come Conservatorio Salesiano, gestito dalle Suore di San Francesco di Sales. E nel 1810, dopo la conquista del Regno di Napoli, Gioacchino Murat, con il Decreto del 16 luglio 1810, donò il “Convento del Rosario”, nel quale le suddette suore si trasferirono, probabilmente nel 1819.

Nel 1869, dopo la Costituzione del Regno d’Italia, il Ministro della Pubblica Istruzione trasformò il Conservatorio Salesiano in Istituto Convitto Femminile “De Pino” 1. Successivamente, nel 1901, per altre difficoltà, il Re d’Italia, Vittorio Emanuele III firmò un decreto con il quale abrogò lo Statuto organico del 1869, e il “De Pino” fu inserito tra gli Istituti Femminili di Pubblica Istruzione 2. Questa mutazione giuridica, seppure importante, non comportava miglioramenti reali. Questi giunsero soltanto con la generosità e le donazioni del Cav. Pasquale Matrone e Marianna Iannini il 12 aprile 1905. Da allora fu possibile il ricovero e l’educazione gratuita di alunne di famiglie povere di Maratea, a condizione che i loro nomi venissero affiancati al nome “De Pino”.

sabato 1 luglio 2023

BUON VENTO ALLA NAVE ED AL SUO EQUIPAGGIO !

 


SALPA  OGGI  DA  GENOVA  IL  VELIERO "AMERIGO VESPUCCI"  CHE  FARA'  IL  GIRO  DEL  MONDO,  IN  NAVIGAZIONE  PER  DUE  ANNI.

                    VENTO  IN  POPPA !




SCUOLA E FUTURO LUCANO

 

                      Nicola  SAVINO*

Mentre lo Svimez segnalava la fuga dalla scuola di un’elevata percentuali di alunni, i dati di questi giorni l’hanno confermata in Basilicata con la previsione di ben 27 Presidenze in meno. E’ perciò il momento di ampliare lo sguardo e ricordare la ricerca comparata della Fondazione Rocca: tra la Scuola italiana, quelle europee ed alcune dell’Est estremo (Giappone, Corea), circa i dati tra 2012 e 2022, a distanza di quasi dieci anni..

Il Prof. Alessandro Cavalli, già consulente della Commissione parlamentare sui giovani (91-92), ne ha ricavato una scheda (il Mulino del 9/1), di cui,-data l’incidenza della Scuola sul futuro lucano, mi provo a dare-in una estrema sintesi-i punti relativi a quattro problemi.

Tra i 70 indicatori utilizzati nel confronto, risulta che “quasi nulla è cambiato nei deficit strutturali, nonostante il cambio di una diecina di Ministri ed (in assenza) di  un vero dibattito negli Organismi coinvolti” (Sindacato compreso). Quanto alle prove, nella Lettura e Comprensione dei testi, talvolta i nostri alunni di 4° elementare (9 anni) ottengono risultati migliori .. ed  anche in Matematica (un po’ sotto gli europei e molto di più rispetto a giapponesi e coreani del Sud). Allarma, invece, che ai 15 anni, sia per Lingua che per Matematica, i nostri siano molto inferiori a quasi tutti i coetanei, maggiormente rispetto agli Asiatici (in questo dislivello talvolta accompagnati dalla Spagna).