giovedì 6 luglio 2023

CASO ISTITUTO "DE PINO": LA REPLICA DEL PRESIDENTE AL SINDACO

MENTRE  CONTINUA  E  SI  AGGRAVA  L'ASSURDA  CONTROVERSIA  GIUDIZIARIA  TRA  LE  PARTI.


 -  Da  ISTITUTO  DE PINO MATRONE IANNINI  Facebook

 

ISTITUTO DE PINO – COMUNE DI MARATEA

Al diffamante comunicato del Sindaco di Maratea - in relazione al quale ho già dato mandato al legale dell’Istituto di tutelarne l’immagine, unitamente a quella mia personale, nelle opportune sedi giudiziarie - è facile replicare, documenti ed atti giudiziari alla mano, che il Sig. Sindaco sottace la verità fattuale e giudiziaria.
 
Nell’attribuire all’Istituto De Pino l’immagine di “pericoloso evasore fiscale”, il Sindaco Stoppelli tace innanzitutto sull’ingente esposizione debitoria che il Comune di Maratea ha nei confronti dell’Istituto de Pino; debitoria che, unitamente all’”accanimento fiscale”, di cui meglio si dirà nel prosieguo, ha letteralmente messo in ginocchio un’istituzione educativa con una storia pluricentenaria, qual è l’Istituto De Pino.
 
Al fine di meglio far emergere la verità taciuta nel comunicato stampa del Sindaco Stoppelli, giova premettere che il Comune di Maratea, da molti decenni, conduce in locazione due immobili di proprietà dell’Istituto De Pino: Villa e Parco Tarantini, da un lato, e il terreno, con annesso fabbricato, ove sono state collocate le strutture che hanno ospitato la scuola elementare “San Giovanni Bosco” nel post terremoto che colpì San Giuliano di Puglia, e successivamente destinati dall’Ente comunale a varie altre utilizzazioni.
 
Il Comune di Maratea è gravemente moroso nel pagamento dei canoni di locazione dei suddetti immobili, avendo, ad oggi, accumulato la seguente esposizione debitoria:
 
Con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo n. 461/2020, il Tribunale di Lagonegro ha ingiunto al Comune di Maratea di pagare all’Istituto De Pino la somma di € 96.000,00, oltre interessi moratori e spese legali, a titolo di canoni, maturati in un decennio, sino alla data del 31.12.2020, per la locazione dei fabbricati dell’ex scuola “San Giovanni Bosco”. Il Comune di Maratea, non ottemperando all’ingiunzione giudiziale, ha costretto l’Istituto De Pino a porre in esecuzione il suddetto decreto, avviando un procedimento esecutivo di pignoramento presso terzi, per un importo precettato di € 139.536,14, comprensivo di capitale, interessi e spese legali, oltre interessi e spese maturande; il Comune di Maratea ha proposto opposizione anche al suddetto pignoramento, che è stata rigettata dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Lagonegro, con ulteriore condanna alle spese, e si attende l’assegnazione all’Istituto De Pino delle somme oggetto di pignoramento.
 
 
 
Il Comune di Maratea, inoltre, ha persistito nel suo stato di morosità, omettendo il pagamento anche dei canoni successivi, per cui, da gennaio 2021 ad oggi, l’Ente comunale ha maturato, in relazione al contratto di locazione di cui sopra, un ulteriore debito di € 24.000,00, oltre interessi moratori, che obbligherà l’Istituto De Pino ad avviare un’ulteriore azione giudiziaria, con aggravio di spese per le casse comunali.
 
Da gennaio 2020, inoltre, il Comune di Maratea è moroso anche del pagamento dei canoni, maturati da gennaio 2020 a dicembre 2021, per la locazione di Villa e Parco Tarantini. Con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo n. 474/2021, pertanto, il Tribunale di Lagonegro ha ingiunto al Comune di Maratea di pagare all’Istituto De Pino la somma di € 49.211,40, oltre interessi moratori e spese legali. In una sempre manifestata ottica conciliativa, puntualmente disattesa dal Comune di Maratea, l’Istituto De Pino aveva manifestato la disponibilità a rinunciare ad interessi e spese legali, accettando il pagamento del solo capitale, pur di avere nell’immediato risorse finanziarie, sottratte dal Comune di Maratea con i suoi plurimi inadempimenti, necessarie alla sopravvivenza dell’Istituto. Il Comune di Maratea, tuttavia, nello stesso giorno in cui ha provveduto al pagamento del solo capitale di € 49.211,40, ha notificato l’atto di pignoramento in danno dell’Istituto De Pino, per € 72.000,00 circa, di fatto riappropriandosi di quanto versato.
 
Da gennaio 2022, inoltre, il Comune di Maratea ha persistito nel suo inadempimento anche in relazione ai contratti di locazione di Villa e Parco Tarantini, accumulando, così un’ulteriore morosità, ad oggi, di € 36.908,55, oltre interessi moratori, che costringerà l’Istituto De Pino ad un ulteriore contenzioso giudiziario, con ancora aggravio di spese legali per le casse comunali.
 
Ad oggi, dunque, l’esposizione debitoria del Comune di Maratea nei confronti dell’Istituto De Pino, che ha messo in discussione l’esistenza stessa di quest’ultimo, trattandosi delle principali risorse con le quali porta avanti la sua meritoria opera educativa, ammonta a circa € 250.000,00, oltre interessi moratori e spese legali, come sopra. Un’esposizione debitoria che si accresce con il persistere dell’inadempimento dell’Ente comunale a fronte del maturare degli ulteriori canoni di locazione.
Sempre sul fronte della debitoria del Comune di Maratea, per completezza espositiva, non si può tacere che l’Ente comunale, da gennaio 2023, occupa senza titolo Parco Tarantini e una parte di Villa Tarantini, avendo esercitato la disdetta dal relativo contratto di locazione, senza, però, rilasciare l’immobile in favore del proprietario Istituto De Pino.
 
Passando al fronte della presunta creditoria del Comune di Maratea, il Sindaco Stoppelli, nell’affermare che l’Istituto De Pino, quale asserito “pericoloso evasore fiscale”, avrebbe evaso circa € 72.000,00 circa a titolo di IMU, ha sottaciuto che la pretesa tributaria del Comune a titolo di IMU è già stato oggetto di una pronuncia del Giudice Tributario, che, con la sentenza n. 126/2022 della Commissione Tributaria Regionale di Potenza, ha annullato, per la gran parte, analoghi avvisi di accertamento emessi dal Comune di Maratea per i periodi di imposta precedenti, ridimensionando notevolmente la pretesa tributaria dell’Ente comunale. Il Comune di Maratea, in totale spregio delle decisioni della Commissione Tributaria Regionale di Potenza, ha emesso gli avvisi di accertamento, anch’essi sub iudice, posti alla base del pignoramento che ha messo in ginocchio l’Istituto De Pino. La sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Potenza, sottaciuta nel comunicato del Sindaco Stoppelli, avrebbe dovuto indurre l’Ente comunale, in attesa della decisione della Corte di Cassazione dinanzi alla quale l’Ente comunale è ricorso, se non a desistere dall’adottare gli ulteriori avvisi di accertamento, che confliggono apertamente con la decisione, seppure non definitiva, del Giudice Tributario, quantomeno a meditare sull’opportunità di porre in essere un pignoramento, per un asserito credito, che, allo stato, il Giudice tributario ha statuito non sussistere. Da quanto sopra, il lettore trarrà la logica conclusione che il pignoramento in danno dell’Istituto De Pino, ben lungi dall’essere un atto dovuto, è un atto della cui opportunità è lecito dubitare, anche in considerazione del fatto che l’Ente comunale, in attesa della definizione del contenzioso tributario, a garanzia delle sue pretese, avrebbe potuto sospendere, nella misura corrispondere al presunto debito tributario, e non certo totalmente, come, invece illegittimamente ha fatto, il pagamento dei crediti locativi maturati e maturandi in favore dall’Istituto De Pino.
 
Dal breve excursus delle posizioni di debito/credito dei due enti, che, lo si ribadisce, trova riscontro nei menzionati atti giudiziari, emerge, invero, limpidamente, che, ad oggi, il Comune di Maratea ha un’esposizione debitoria nei confronti dell’Istituto De Pino di oltre € 250.000,00. A fronte di questa esposizione debitoria, ragioni di coerenza, opportunità e buon andamento della pubblica amministrazione avrebbero dovuto indurre il Comune di Maratea, al più, a sospendere il pagamento dei vantati € 72.000,00 circa, pagando all’Istituto De Pino il suo maggior credito, anziché privarlo di ogni risorsa necessaria alla sua sopravvivenza. 
 
Il Comune di Maratea, invece, in maniera contraria ad ogni logica, ha pignorato il conto dell’Istituto De Pino per un credito tutt’altro che certo, bensì sub iudice ed oggetto di una precedente sentenza sfavorevole all’Ente comunale, “dimenticando” che, in verità, è il Comune di Maratea ad avere un’esposizione debitoria di oltre 250.000,00. 
 
Questa la verità dei fatti, senza timore di smentita, che chicchessia potrà riscontrare dai documenti e dagli atti giudiziari.
 
Questo l’operato del Comune di Maratea, che ha messo in ginocchio l’Istituto De Pino e sta alimentando un contenzioso giudiziario che grava sulle casse comunali e, quindi, sui cittadini di Maratea.
Lasciamo a chi legge ogni valutazione.
 
Maratea 6 luglio 2023
 
Francesco BILLARI
Presidente “Istituto De Pino” - MARATEA
 

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