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SALVINI E LA VISITA SPOT
Quattro milioni e mezzo per un tratto di strada che a settembre deve essere smantellata. E , la strada pronta già dai primi di luglio, hanno aspettato che venisse Salvini per l’inaugurazione ufficiale di questa bretellina che consente di passare a senso unico alternato. E solo fino alle 23, perché il sistema d’allarme in caso di frana ha bisogno di essere vigilato e l’anas non può metterci troppi soldi. D’accordo, può essere un fatto encomiabile che, per non lasciare isolato il Comune di Maratea in piena stagione turistica, si debbano spendere quattro milioni e mezzo, ma che cosa succederà quando si darà vita ai lavori che presumibilmente porteranno più di qualche anno? Come si farà a bypassare la zona? Niente di niente, né la Regione, né il Ministro ne hanno parlato. Così che l’anno prossimo ci troviamo punto e daccapo. La visita di Salvini è stata consumata semplicemente come spot elettorale. La Merra scomoda sempre l’aggettivo storico e anche questa volta non si è risparmiata. Diciamo che è storica la sua presenza al governo della regione e chiudiamo la partita. Ma nella stessa giornata Salvini è andato a Matera a visitare l’azienda che ha rilevato la Ferrosud, la pugliese Mermec. Questa sì che è una pagina veramente storica, perché da vent’anni una delle principali aziende del materano boccheggiava per mancanza di interventi e il rilancio consente adesso di salvaguardare decine di posti di lavoro nel triangolo Santeramo-Matera-Altamura. E per onorare questo incontro e fare il punto della situazione in ordine allo sviluppo industriale c’era il presidente della Puglia Emiliano, ma non Bardi, ancora una volta il grande assente. C’è chi, nel criticare questa mancata presenza, mette in rilievo un punto importantissimo ,e che cioè il rilancio produttivo di quel territorio si scontra con LA POLITICA DI APARTHEID DELLA Fal che continua a insistere sulla sua rete a scartamento ridotto, cosa che a Matera non porta alcuna utilità Dice giustamente Luca Braia che , pur non conoscendo i motivi di questa assenza del presidente della Basilicata, quello era il momento adatto per sostenere la richiesta del collegamento con la dorsale adriatica della Ferrovia Ferrandina-Matera, quella del raddoppio della SS 7, della trasversale alta da Tricarico alla SS96 Bis sino al raddoppio della SS175, passando per la piattaforma logistica dell’agroalimentare sino alla costituzione, in Val Basento, di un centro di ricerca sull’Idrogeno. Sono questioni arcinote, condivise da associazioni di categoria e sindacati, sottoscritte in eventi partecipatissimi da decine di sindaci e migliaia di cittadini e cittadine con cui sono state discusse pubblicamente. Ebbene, temi completamenti ignorati, sia da chi doveva presentarli al Ministro, sia da chi, Salvini, poteva e doveva dare risposte.r.r.
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