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Di Leonardo Pisani il 26/07/2023 Cultura
Il 24 luglio si è inaugurata nella sala Enzo De Filippo, all’interno dello storico palazzo Corrado a Lagonegro, una mostra di bambole. Iniziativa promossa dal Salotto culturale Donata Doni , patrocinata dal Comune visitabile fino al 4 settembre 2023. Attraverso la storia delle bambole si è raccontato il mondo femminile seguendo lo stesso filo conduttore che anima da sempre il salotto . La bambola potente e strumento educativo che accompagnato e continua ad accompagnare le diverse fasi dell’età evolutiva delle Piccole donne di domani contribuendo al loro sviluppo allo sviluppo della loro immaginazione e della loro creatività la mostra è introdotta da un allestimento scenografico che ricorda un mondo incantato popolato dalle Winx le fatine tutti italiane disegnate da Iginio Straffi nel 2004 e da Trilli la fatina di Peter Pan nata nel 1902 per mano dello scrittore drammaturgo scozzese James Matthew Berry che narra le avventure di un bambino che non vuole crescere e poi il bambino che continua a vivere in ognuno di noi proseguendo nella mostra si possono apprezzare bambole antiche dei primi del Novecento e bambole moderne bambole in porcellana bambole di stoffa bambole souvenir proveniente da ogni parte d’Italia e le Barbie che Barbie sono le bambole più famose al mondo che nel nostro caso vengono rigenerate e vestite con nuovi outfit realizzati artigianalmente per ridare una nuova vita ad oggetti riciclati.
Per sensibilizzare al riuso per la salvaguardia dell’ambiente parte dell’allestimento e poi dedicato alle bambole artigianali che rappresentano dei veri e propri oggetti di design la cui realizzazione attraversa diverse fasi dall’ideazione la progettazione la scelta della tecnica di realizzazione la scelta dei materiali fino ad arrivare alla fase di assembramento dei diversi elementi un angolo poi non secondario della mostra è dedicato alla lotta al femminicidio rappresentato attraverso l’allestimento di un mappamondo ideato con le stesse peccioline che te sono la coperta della Pace altre iniziative del salotto Donata Doni che attraverso un unico filo conduttore mette insieme donna proveniente da diverse parti d’Italia tutte impegnate nella lotta al femminicidio fenomeno troppo presente in tutte le parti del mondo. La mostra e il racconto della nascita della bambola nel mondo è l’occasione per mostrare una vera e propria collezione di bambole giunte da tutta Italia. La prima mostra in Basilicata. “Il sogno – riferisce- la prof.ssa Agnese Belardi, presidente dell’associazione culturale Donata Doni è quello di istituire un museo delle bambole a Lagonegro e nel lagonegrese. Sarebbe il primo e unico perché in Basilicata e nel meridione d’Italia non ce ne sono. Tantissime le bambole esposte, antiche e moderne, Barbie ben vestite, curate; in porcellana e di stoffa. In particolare molto interessanti le bambole giunte da Trento, una collezione privata della scrittrice Luciana Grillo che ha voluto donare all’ associazione, comperate nei suoi viaggi e provenienti da tutto il mondo. È seguito il raccontare la storia della bambola dall’antichità dagli Egiziani fino alla contemporaneità .Tanti i colori e hanno reso l’ambiente delle sale del Corrado affascinante. I bambini hanno posto tante le domande: Chi ha inventato questo oggetto di cui ognuno ricorda l’infanzia? Serviva solo per diletto? giocavano solo le femmine o anche i maschi e tanto altro. La bambola, non solo gioco, ma simbolo e auspicio di fertilità, oggetto educativo e affettivo. Le bambole sono state lo spunto per sottolineare il dramma delle donne considerate oggetto di violenza. “Un pensiero dice – la Belardi -va alle donne iraniane, arrestate, marchiate e colpite agli occhi. Accecate perché si battono per la libertà con coraggio. A Teheran i diritti sono violati e queste donne si ribellano anche per le giovani generazioni affinché possano uscire dalla segregazione e prigione ,chiuse in casa, nel nome della libertà. La piese teatrale tratta dall’opera di Henrik Ibsen casa di bambola ha messo in evidenza il dramma vissuto dalle donne dell”800 e oggi, esistente. Nora, un personaggio simbolo del movimento femminista occidentale: “casa di bambola” è infatti la storia del coraggio e della ribellione di una donna. Una ribellione mite, lucida e acuta, una lenta presa di coscienza della propria condizione e la scelta di cambiare le cose, di imprimere alla vita un movimento diverso. Nora, la protagonista dell’opera di Ibsen, è una donna che è dovuta scendere a patti con l’esistenza, un compromesso dopo l’altro, all’interno del suo matrimonio con Torvaid, ma sarà anche in grado di decidere di rompere la complicità perversa che la lega alla sua casa, al privato, al domestico. Perché è questo il teatro del dramma ibseniano: l’interno borghese, il luogo dove tutto all’apparenza è equilibrato ma che nasconde al proprio interno pulsioni inimmaginabili. Riferisce la presidente Agnese Belardi, ideatrice dell’iniziativa, inserita nel tabellone estivo patrocinato dal Comune di Lagonegro, ogni occasione è importante per non abbassare la guardia e fare riflettere ed educare al rispetto della non violenza. Una iniziativa che ha reso tutto più ricchi. Non sono mancati i saluti istituzionali del sindaco Salvatore Falabella, il parroco don Gianluca Bellusci, la vice sindaca Daniela Citera. I protagonisti dell’iniziativa, Maria Grazia Cianciulli giornalista, Luciana Grillo scrittrice, Aurora Di Sipio architetto, Clara Cantisani docente, Salvatore Simonetti ingegnere e attore,; hanno risposto alle richieste del pubblico e dato il meglio di sé nelle varie forme d’arte, dalla poesia fino al racconto delle bambole, alla tecnica di come si costruisce una bambola e tanto altro. Numerosa la partecipazione dei bambini che hanno portato le loro bambole e gli scolari che hanno declamato poesie e filastrocche. Il finale eseguito magistralmente dalla scuola di ballo del maestro Giuseppe Rizzo ha infiammato il pubblico sulle note/fragole/ Bambolina di Achille Lauro. Leggerezza e impegno sociale, poesie e filastrocche degli studenti, ingredienti importanti per educare al bene comune le nuove generazioni. La mostra è visitabile fino al 4 settembre dal lunedì al sabato dalle ore 10/13 e dalle 15.00/20.00 presso il palazzo Corrado Lagonegro.
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