Ospedali e Farmaci ieri ed oggi
Valerio Mignone
Il dio della medicina nell’antichità era Aesculapius; e nell’antica Napoli ad esso era dedicato un tempio in una traversa della Via Tribunali, in Via Santa Maria ad Agnone.
I concetti di “Medicina” e di “Ospedale” sono mutati nella Storia. oggi per ospedale, nelle sue varie e molteplici specializzazioni, s’intende un luogo di ricovero e cura per ammalati acuti, o cronici. In passato, l’ospedale era un luogo di ospitalità per viandanti, e fedeli diretti in pellegrinaggio a Roma. Un esempio in Basilicata è il Palazzo “De Lieto”, nelle vicinanze della Chiesa Madre, che, oggi, è sede di Museo.
Ufficialmente gli ospedali nacquero nel 325 per volere della Chiesa dell’Ospedale Sant’Aniello a Caponapoli, nelle adiacenze della Clinica Ostetrica e ginecologica, e del complesso di Sant’Andrea delle Dame con pilastri e arcate in piperno, delimitanti un ampio giardino quadrilatero all’interno, sedi odierne degli Istituti di Chimica generale e Biochimica, di Fisiologia Umana, e di Patologia Generale, e di Microbiologia della Facoltà di Medicina.
Nel 538 si segnarono altre tappe: furono adottate per la prima volta le mascherine, e fu usato un oppiaceo per anestesia.
Nel 1400, presso l’Ospedale di Santa Maria Succurrere Miseris si curavano gli alcoolisti e si praticava l’eutanasia.
Nel 1519 fu fondato l’Ospedale degli Incurabili. E alla fine del XVI secolo fu costruito l’Ospedale della Pace, ove furono ricoverati Giovanni Battista della Porta, e Caravaggio. In questo ospedale operò il dottor Pandolfo Pandolfini, che per primo sterilizzò gli strumenti chirurgici con la bollitura.
Presso l’Ospedale degli “Incurabili” era un Orto Botanico con varie erbe medicinali.
Negli ultimi decenni del Novecento, in ogni farmacia esisteva un laboratorio farmaceutico, per la preparazione di decotti, infusi, tisane, creme, pomate, unguenti.
In Basilicata, ai bambini si facevano mangiare alcuni rami di “coralline”, che erano alghe marine, efficaci, per “credenza” popolare, contro la tenia, o “verme solitario”. Altrettanto avveniva per l’olio di ricino, somministrato per proteggere igiene e profilassi dell’intestino; o per svuotarlo, in preparazione di esami radiologici dell’apparato digerente, con la somministrazione di Bario.
La vecchia definizione di “Pianta Officinale”, usata per le piante utilizzate nelle “officine”, o industrie farmaceutiche, è quasi scomparsa. Oggi i medicinali sono prevalentemente monomolecolari, di fabbricazione industriale, con l’aggiunta di un eccipiente, liquido o in polvere, per fare volume in ogni singola dose, e facilitarne l’impiego.
E’ parimenti scomparsa la definizione “Galenica”, usata per medicamenti preparati in Farmacia, spesso, in presenza dei Pazienti al banco. Galeno era un medico della Roma imperiale; era nato a Pergamo, in Turchia, nel 129 d. C., morì a Roma nel 216 d.C.
In questi ultimi anni si va diffondendo l’apertura di “Parafarmacie”, che sono luoghi di vendita di farmaci per i quali non è richiesta la prescrizione medica, e di prodotti per la cura del corpo.
Infine, un dato antropologico di un passato recente. La disponibilità dei farmaci analgesici, efficaci per il “Mal di testa”, e, soprattutto, la diffusione della istruzione, hanno favorito la scomparsa di “riti magici” contro il “malocchio”, praticati da brave donne con la recitazione di filastrocche per annullare l’invidia delle persone.
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