lunedì 4 aprile 2016

IN DIFESA DELL'USO PUBBLICO


Con Deliberazione di Giunta n. 26  del 26/02/2016 il Comune di Maratea, con riferimento ad un procedimento civile pendente dal 2009 dinanzi al Tribunale di Lagonegro  (attori i sigg. Tripodi Gaetano e Di Giulio Enrico –convenuti  Labanchi Emanuele, Labanchi Maria Gabriella, Limongi Annamaria, Persico Lidia – con Intervento del Comune di Maratea e del sig. Gugliotti Nicola),avente ad oggetto “Negatoria servitutis”  sul terreno  al F. 35 part. 393, di proprietà Tripodi-Di Giulio ma di fatto oggetto di ultratrentennale possesso da parte della collettività, ha accolto favorevolmente proposta transattiva comunque da precisare e perfezionare poiché, come si legge nell’atto, la prevista cessione gratuita “ARRICCHISCE IL PATRIMONIO DELL’ENTE DI UN’AREA DI PARCHEGGIO UBICATA NEL CENTRO STORICO, DOVE LA CARENZA DI PARCHEGGI È MAGGIORMENTE AVVERTITA, CONSENTENDO DI INSERIRLA IN UN PIÙ AMPIO PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA…….”.

I sigg. Emanuele Labanchi, Maria Gabriella Labanchi, Annamaria Limongi, convenuti nel suindicato procedimento dai sigg. Tripodi-Di Giulio sulla base di un asserito, presunto, abusivo loro esercizio  del passaggio pedonale-carrabile e del parcheggio auto, nell’anno 2009 si costituirono subito in giudizio, “uti singuli ed uti cives” per opporsi alle pretese dei proprietari-attori e difendere l’uso pubblico dell’area in questione, di fatto da anni  adibita a passaggio pedonale-carrabile tra via Roma e Vico Vissini della Garazza ed a parcheggio in favore della collettività. Intervenne poi volontariamente in causa il sig. Gugliotti Nicola a sostegno della posizione dei convenuti  e, su mia sollecitazione, intervenne anche il nostro Comune. La causa è tuttora pendente dinanzi al Tribunale di Lagonegro ed è ormai prossima alla sua conclusione, dopo che i  cittadini convenuti ed il sig. Gugliotti, tutti da me rappresentati e difesi, hanno ampiamente provato, con ben sei qualificati testi, l’assoggettamento della proprietà privata ad ultratrentennale esercizio del passaggio pedonale-carrabile e del parcheggio automezzi da parte della collettività, tanto da doversi ritenere  gravata da servitù di uso pubblico.

Per completezza, occorre ricordare che, prima di agire in giudizio con il suindicato procedimento soltanto nei confronti  di alcuni dei tanti, residenti e non, che esercitavano ed esercitano  il descritto uso pubblico, il sig. Gaetano  Tripodi ed il sig. Enrico Di Giulio, non residenti a Maratea e forse mal consigliati, avevano pensato di potersi fare, per così dire, rapidamente  giustizia da sé ed un bel mattino passarono alle vie di fatto con una recinzione che avrebbe poi consentito il solo passaggio pedonale e la liberazione del loro terreno dal ben più ampio ed inveterato uso pubblico. In quell’occasione rimasero chiuse all’interno dell’area alcune autovetture, tra le quali quella di mia proprietà, ma poco tempo dopo tutto tornò come prima  grazie proprio ai cittadini, poi convenuti  nel richiamato, pendente procedimento, i quali, sempre  “uti singuli ed uti cives”  si rivolsero al Tribunale di Lagonegro con vittoriosa azione possessoria a fronte dello spoglio violento subito. Il Tribunale riconobbe già in quella sede che si trattava di uso pubblico dell’area. Ma evidentemente ciò non è bastato…
Ed ecco, con soddisfazione, arrivare ai giorni nostri e dopo  circa dieci anni tra causa possessoria e petitoria, grazie proprio alla caparbia e giusta resistenza dei cittadini  coinvolti, il dichiarato “ARRICCHIMENTO”  del patrimonio dell’ Ente (Comune di Maratea), con una proposta transattiva che, ove oggetto di ulteriore miglioramento nell’interesse pubblico, potrà avere il consenso della nostra collettività, come in causa rappresentata e difesa. Nel caso di specie,  la lunga, legittima difesa dell’uso pubblico da parte di alcuni cittadini consentirà al nostro Comune l’acquisizione, a titolo gratuito, della proprietà del terreno di cui si tratta e non è cosa da poco, come del resto riconosciuto dalla Giunta comunale che, nel suo provvedimento, ha dato atto che tale acquisizione “riveste interesse pubblico preminente e prevalente…..”

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