E' il titolo di una poesia di Letizia Labanchi - Liriche - I - Parallelo 38.
Bellissima,
le sue membra perfette
protende al cielo.
Si libra con eleganza
sulla flessibile coda
sfiorando l'acqua
quasi con passo di danza,
e tra le mani
mostra uno stemma solenne.
Bellezza e forza
segnano la nudità casta
che gli zampilli velano appena
incrociandosi
con grazia squisita
lungo il bordi
della vasca di pietra.
Significativo e leggiadro,
il simbolo
alla Piazza dà vita,
costringe ad ammirare,
a sostare pensando.
...Come il tuo paesaggio
dai molteplici aspetti,
o Maratea,
impervia e sognante,
tenera e impetuosa,
che conservi intatto,
pur tra vivaci contrasti,
il tuo fascino antico,
il tuo incanto immortale!
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