Capannoni ex complesso industriale "La Felandina" -Metaponto di Bernalda (MT) |
Nel rogo è morta una giovane migrante nigeriana di 28 anni, mamma di due minori, che lavorava nei campi.
"Perdonaci Petty.
Perdonaci per un nome
che non hai mai avuto: perché, si sa, i nomi restituiscono identità, danno
dignità, fanno a pugni con l’indifferenza e la fredda burocrazia di chi ti ha
sempre pensato semplicemente come una pratica o peggio ancora come un numero da
contare quando bisogna tenere le statistiche di questa vostra presenza che così
tanto ci spaventa.
Perdonaci Petty, per
una storia che non hai mai avuto: perché non sapremo mai da cosa fuggivi, se
anche tu sei passata per l’inferno libico e se anche tu stringevi forte a te i
tuoi due bambini mentre attraversavi le acque ormai nere del Mediterraneo.
Perdonaci Petty, per
un’accoglienza che non abbiamo saputo darti, non solo privandoti dei più
elementari diritti ma soprattutto negandoti orizzonti, prospettive, futuro, in
un Paese che ben che vada trasforma l’accoglienza in parcheggi o business per
qualcuno, e mal che vada la dichiara ormai reato.
Perdonaci Petty, perché
solo la tua morte ci ha restituito quel volto sorridente che in vita per noi
non hai mai avuto: perché la tua esistenza per noi era semplicemente uno
straccio da sventolare sulle barricate delle nostre ideologie a seconda dei
nostri posizionamenti.
E perdonaci soprattutto
perché questo tuo sacrificio non sarà servito a nulla: domani useremo la tua
morte a sostegno ciascuno delle proprie ragioni ritornando a urlare, e talvolta
con odio e disprezzo, perché respingerli quelli come te o perché accoglierli.
E ritornerai ad essere
numero, a non avere più un volto né un nome e neanche una storia da raccontare.
Riposa in pace Petty.
So che Dio, in qualunque modo lo hai pregato nella tua vita e qualunque sia
stato il nome che Gli hai dato, di sicuro ti abbraccerà a se. E sono certo che
ad accoglierti all’ingresso di quell’eterno Giardino così bello e colorato come
era la tua Africa ci sarà una umile fanciulla Palestinese che da ragazza anche
lei partì per un Paese straniero per mettere in salvo il suo bambino. A Maria,
questo il suo nome, affida tutte le giovani ragazze che come te e come lei
lasciano le proprie terre in cerca di vita, e affidale anche questo nostro
mondo diventato così arido e indifferente".
don Marcello Cozzi
Presidente Ce.St.Ri.M.
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