Non mi sorprende, ed anzi accolgo favorevolmente, la
decisione del nostro Comune con il Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli, di avviare
a conclusione il lungo e costoso rapporto locatizio dell’Ente con l’Istituto De
Pino Matrone Iannini relativamente ai contratti a suo tempo intercorsi tra le
parti per il godimento di Villa Tarantini e del circostante Parco. Si tratta, a
mio parere, di un passo più che opportuno e comprensibile anche sulla base del
programma amministrativo della lista civica “Rinascita”, vincitrice alle
elezioni comunali del maggio scorso, nel quale si afferma testualmente:
“Villa Tarantini ed il Parco necessitano di interventi
strutturali ma sono di proprietà dell’Istituto De Pino, per cui vanno acquisiti
al patrimonio e resi sede di rappresentanza comunale”.
I canoni annuali a carico del Comune, e quindi di tutti noi
cittadini, rispettivamente di E. 7.000,00 oltre adeguamenti Istat per i locali
al primo piano della Villa e di E. 15.000,00 oltre adeguamenti Istat per i locali al secondo piano e per il Parco, gravano pesantemente
sulla già modesta finanza dell’Ente, del quale peraltro il “De Pino” è
creditore di circa E. 90.000,00 con pretesa fondata su un ulteriore contratto
di locazione (terreno dell’Istituto sul quale fu sistemato prefabbricato
durante i lavori di ristrutturazione e consolidamento dell’edificio adibito a
scuola elementare “San Giovanni Bosco”).
Pur dovendosi riconoscere il “De Pino” come una istituzione
storica con importante suo ruolo sociale, educativo e religioso, il Comune di Maratea non può non valutare
idonei interventi di riduzione della spesa pubblica finalizzati alla sua
ottimizzazione e tanto evidentemente ora ha fatto, ritenendolo opportuno e
secondo diritto, con la prevista comunicazione di disdetta. E l’interesse pubblico
alla razionalizzazione ed ottimizzazione delle spese non può che prevalere
sull’interesse privato dell’Istituto a
continuare a percepire in eterno dal Comune i canoni di
locazione di cui si tratta, che tali sono e certo non una forma di sostentamento.
Allora, che la civica Amministrazione proceda pure, naturalmente lasciando, alla scadenza, libero il bene da persone e cose, “ivi compreso il busto del compianto Sindaco, Prof. Fernando Sisinni”, come già formalmente e perentoriamente richiesto dal legale rappresentante dell’Istituto “De Pino Matrone Iannini”, Prof. Francesco Billari !
E per il busto nessun problema: potrà essere facilmente trasferito e amorevolmente custodito nella piazza già intitolata a Fernando
Sisinni o presso il nostro Municipio.
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