domenica 16 febbraio 2020

ANTICO PROVERBIO ORIENTALE


“Quando il saggio indica la luna lo sciocco guarda il dito”.

La costa ed il mare di Maratea, come ormai è ben noto, con Capri ed altre due splendide località della Sardegna, sono stati indicati dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, come nuova Area marina protetta in Italia con primo finanziamento per la sua istituzione ed apertura del previsto procedimento ad hoc. Di conseguenza, lo scorso 13 febbraio presso il Ministero a Roma il nostro Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli, accompagnato dall’Assessore, Dott. Biagio Glosa, ha partecipato ad una riunione e ne ha pubblicato il resoconto sul sito ufficiale del Comune.   BENE!
E, tuttavia, nel leggere e rileggere tale resoconto, ho avuto la conferma di come l’attuale civica Amministrazione, partita senza…intenti circa l’Area marina protetta “Costa di Maratea”, che pur dovrebbe costituire fiore all’occhiello per la nostra Città e per l’intera Basilicata, sia rimasta ancora senza…intenti al tavolo del Ministero, dove si è rifugiata nel monotono e discutibile ritornello della “Città libera e mai infeudata”, forte della sua antica storia sino ad oggi con una costa “incontaminata” a prova del fatto che non vi è “alcuna azione umana che ne ha danneggiato il contesto naturale esistente”. Quasi a dire, a parer mio, che vi è stata da sempre e vi è sufficiente tutela in loco e che non necessita alcuna altra protezione che potrebbe dare “alla cittadinanza ed nostri ospiti la sensazione di una ingiusta privazione di sfera di libertà sacre e doverosamente tutelate dall’Amministrazione comunale di Maratea, Città libera e mai infeudata”,… tanto per cambiare…
A parte il fatto che è in esame la prospettiva di Area marina protetta per il mare (si tratta di piccola parte del mar Tirreno), come tale posto sotto controllo e tutela dello Stato, che evidentemente ha ritenuto necessario suo intervento, peraltro da tempo auspicato dalla nostra comunità come istituzionalmente rappresentata, non può condividersi l’idea del mero e comodo mantenimento di uno “status quo”, di fatto progressivamente alterato se non in qualche modo compromesso da un diversificato, complessivo, disordinato approccio al fenomeno turistico e da una crescente fruizione del mare ben diversi, qualitativamente e quantitativamente, nel tempo attraverso i secoli passati sino ai nostri giorni.
Cittadinanza e nostri ospiti, non potranno che avere benefici negli anni che verranno da una mirata, maggiore, diversificata tutela, possibile solo con una condivisa istituzione e corretta gestione di un’Area marina protetta, in modo da non lasciare, in assenza di regole adeguate, un bene così prezioso alla incontrollata, quotidiana iniziativa, soprattutto estiva, diurna e notturna, di  singoli o di gruppi, quali pescatori di ogni tipo, professionali e non, bagnanti e turisti spesso poco rispettosi dell’ambiente naturale, con o senza barca a motore, panfili di dimensioni varie anche in prossimità di spiagge e scogliera, dentro piccole e bellissime grotte, intorno all’isola di Santojanni e sulla secca della Giumenta, solo per fare qualche esempio. 
Sono cose attuali, di certo del tutto mancanti al tempo di Ulisse e delle Sirene, da non lasciare all'improvvisazione ed allo spontaneismo ma da regolare e controllare nel modo più opportuno ed adeguato al contesto cui si riferiscono.

Ben vengano, allora, studi ed approfondimenti volti a tale scopo, preceduti, accompagnati e seguiti da pubblici, collettivi, chiari intenti circa la positività dell’Area marina protetta “Costa di Maratea”!
Si tratta di un’occasione da non perdere, offerta dallo Stato al Comune di Maratea ed alla Regione Basilicata, chiamati ora ad essere all’altezza del delicato e prezioso compito loro assegnato ed a guardare saggiamente alla luna…


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