Al Ministero dell’Ambiente, Maratea
SENZA…..INTENTI
Il Consiglio comunale di Maratea,
convocato dal Sindaco per martedì 4 febbraio ancora a Villa Tarantini per mancanza di
aula consiliare presso il Municipio, tra i vari punti all’ordine del giorno, ha
discusso e poi deliberato circa il “Riesame ai fini del ritiro previo
annullamento o revoca della Deliberazione di Consiglio comunale n. 11/2016
avente ad oggetto: Istituzione Area marina protetta- Atto di intenti”.
Oggetto del contendere, si fa per
dire, per volontà dell’attuale civica Amministrazione marateota, è stata una
Deliberazione consiliare adottata all’unanimità nel 2016 su proposta
dell’allora Sindaco Domenico Cipolla, caratterizzata come un unanime, chiaro e
positivo atto di intenti della massima assemblea cittadina circa l’istituzione
di un’Area marina protetta lungo la nostra costa.
Pur non avendo il Comune
specifica competenza per una tale istituzione, in presenza di esclusiva
competenza statale, nel 2016 maggioranza e minoranza consiliare, si ritrovarono
concordi sull’argomento ed, insieme, formalizzarono in un atto di intenti la
loro motivata volontà favorevole, non senza aver trascurato ricerca ed
approfondimento prima di esprimersi pro Area marina protetta.
Trattandosi di atto di intenti,
non poteva che trattarsi che di una Deliberazione con espressione di una
intenzione, di un obiettivo, di un proposito, di un proponimento, di un
intendimento con palese aspirazione all’AMP.
Ebbene, nel mentre procede l’iter
presso il Ministero dell’Ambiente e, con il Ministro Sergio Costa, ha avuto
recente impulso grazie al finanziamento di quattro nuove Aree marine protette
in Italia ( Capri, Capo Spartivento, isola di San Pietro in Sardegna e Costa di
Maratea in Basilicata), cosa fa il nostro Comune? Non solo non dimostra alcun
entusiasmo ed evita di manifestare una favorevole o contraria sua volontà con
ipotesi di referendum, ma addirittura impegna il Consiglio, chiamato a revocare
la citata Deliberazione dell’ormai lontano 2016 e, di fatto, la revoca con nove
voti a favore, di cui otto della
maggioranza, proveniente dalla lista civica “Rinascita” ed uno della
minoranza, proveniente dalla lista civica "CambiaMenti".
A nulla è valso il puntuale
intervento in aula del capogruppo di minoranza, Avv. Luca Magliacane, che ha
ampiamente motivato il voto contrario alla revoca di un mero atto di intenti
formalizzato nel 2016 con voto unanime del Consiglio comunale e, come tale, da
rispettare, non potendosi annullare, censurare il pensiero, l’idea che altri
amministratori hanno liberamente espresso anni addietro. Egli ha evidenziato
come l’argomento in esame all’ordine del giorno non fosse l’istituzione
dell’Area marina protetta tanto da dover esprimere una posizione favorevole o
contraria, come nuovo atto di intenti, ma esclusivamente l’annullamento o
revoca della precedente Deliberazione consiliare con motivazioni assolutamente
non condivisibili.
In conclusione, con nove voti
favorevoli e quattro contrari la Deliberazione del Consiglio comunale n.
11/2016- Istituzione Area marina protetta – Atto di intenti-, è stata revocata con invio di copia al
Ministero dell’Ambiente e dichiarazione di immediata esecutività.
Questo è accaduto a Maratea (Costa
di Maratea) in Basilicata, prescelta dal Ministero dell’Ambiente come luogo
meritevole di Area marina protetta, al pari di Capri, Capo Spartivento, Isola
di San Pietro in Sardegna….ed ora?
Prosegue certamente l’iter
legislativamente previsto ed il Comune di Maratea, orfano della Deliberazione
oggetto di discutibile revoca, è già convocato presso il Ministero
dell’Ambiente, dove sarà degnamente rappresentato dal Sindaco, Avv. Daniele
Stoppelli.
MA QUALI
SONO ORA GLI
INTENTI DEL NOSTRO
COMUNE CIRCA LA NUOVA AREA
MARINA PROTETTA IN
ITALIA - COSTA DI MARATEA-
??? ???
AVANTI, COMUNQUE, SIGNOR MINISTRO COSTA, E…GRAZIE !
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