- Da "PILLOLE del 2021" di Gian Carlo Marchesini - in www.calderano.it - Storia e storie -
"Mio figlio Roberto mi ha inviato in visione il documentario degli anni Cinquanta Le donne di Acquafredda, che già avevo visto ma che a rivederlo mi ha ancora colpito e intenerito. Racconta e mostra come nella storia di Acquafredda ci fu un lungo periodo in cui gli uomini emigravano per necessità alla ricerca di lavoro, al nord ma specialmente in America Latina. Restavano a casa le donne, ma di bambini ne nascevano sempre meno, e troppe case restavano vuote. Anche adesso bambini ne nascono pochi, i giovani emigrano, troppe case rimangono ancora malinconicamente abbandonate. Questo non riguarda ovviamente solo Acquafredda, ma molti borghi del Sud. Solo che, insieme alle case private, a restare vuote e inutilizzate sono anche strutture belle e importanti come Villa Nitti e l'ex Collegio Scuola di Fiumicello, che quando l'ho conosciuto lavorandoci insieme a Cecilia ospitava duecento bambini. C'è però chi esulta perché il Santavenere è stato acquistato dal gioielliere Bulgari per farne meta del turismo del lusso. Servirebbero uno sforzo e un progetto di rinascita e rilancio più organico e serio: da Maratea a Potenza, da Roma all'Unione europea. Ma dubito che Mara Carfagna, nuova ministra per il Sud, possa dare una mano".
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