giovedì 18 marzo 2021

IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID

 Da   www.quirinale.it  -

Mattarella ha promulgato la legge che istituisce la "Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus"

Il Presidente della Repubblica ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la "Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus" che verrà celebrata il 18 marzo di ogni anno.

Roma, 18/03/2021

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A POTENZA

 

-  Da   www.talentilucani.it  -



LA VERITA’ NEGATA ALLA FAMIGLIA CLAPS

"Il Vescovo di Potenza si poteva risparmiare la sortita sui lavori che riguardano la Chiesa della Trinità , propedeutici all’apertura della Chiesa. E’ un suo diritto aprirla, con o senza il consenso della gente. Molta gente vorrebbe che fosse sconsacrata, perchè teatro di sangue innocente, così come è successo altre volte in tante altre parti d’Italia. Da questo orecchio però la Curia non sente e mentre prima ha preso tempo senza prendere  decisioni, adesso che le decisioni le ha prese, lo fa sapere alla comunità potentina. Niente di riprovevole, se non fosse per quell’inciso messo, quasi per caso nel comunicato, di un preliminare colloquio telefonico con la madre di Elisa Claps, quasi a far capire, senza dirlo, che la famiglia è informata e consapevole delle decisioni assunte. Questo coinvolgimento di una povera madre che aspetta inutilmente la verità, è un gesto che ha sorpreso ed indignato molti potentini, alcuni dei quali l’hanno giudicato una vera e propria scorrettezza. Qui non si discute più se la Chiesa debba essere o meno riaperta. Si discute perchè quell’accenno alla  famiglia, riporta al centro la ferita aperta di una Chiesa che , nelle sua massime espressioni gerarchiche, non ha saputo parlare il linguaggio della verità in qualunque forma si potesse farla emergere. Hanno abbattuto un pezzo di sacrestia, ma non hanno fatto crollare il muro di nebbia che in quel luogo si è creato, e che ormai non si diraderà più. Quindi, il messaggio che gran parte della cittadinanza ha dato è questo: fate quel che volete, ma lasciate in pace la famiglia Claps, lasciatela nel loro dolore , nella loro delusione, nel loro sconforto per una verità negata.  Un fardello pesante da portare, soprattutto quando le gambe si fanno malferme e la determinazione di una mamma coraggio incomincia a cedere alla prospettiva di dover morire senza aver avuto almeno la ricompensa di una risposta alle sue angoscianti domande. La verità la saprà, perchè, nonostante tutto , lei è una vera credente". 

Rocco Rosa


mercoledì 17 marzo 2021

COME IERI ANCHE OGGI

 


 

GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE

-  Da  www.quirinale.it  -

 

Mattarella: «Impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

« Celebriamo oggi il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

Il coronamento del sogno risorgimentale ha suggellato l’identità di Nazione, che trae origine dalla nostra storia più antica e dalla nostra cultura. Le generazioni che ci hanno preceduto, superando insieme i momenti più difficili, ci hanno donato un Paese libero, prospero e unito.

Rivolgo un deferente pensiero e l’omaggio di tutto il popolo italiano ai cittadini che hanno contribuito a costruire il nostro Paese.

L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi.

La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile.»

Roma, 17/03/2021

 

Di  seguito  un  video  realizzato  dal  giovane  Francesco  Monterosso


 

martedì 16 marzo 2021

QUEL 16 MARZO 1978

 -  Da  www.quirinale.it  -


Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione dell'Anniversario del rapimento di Aldo Moro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:


«Ci separano quarantatré anni dal disumano assassinio in Roma, ad opera dei terroristi delle brigate rosse, di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino.
Difensori dello Stato di diritto, della libertà e della democrazia della Repubblica, pagarono con la vita il mandato loro affidato di proteggere Aldo Moro, statista insigne, presidente della Democrazia Cristiana, il cui calvario sarebbe durato sino al successivo 9 maggio quando il suo corpo venne fatto ritrovare in via Caetani.
Una data, quella del 16 marzo 1978, incancellabile nella coscienza del popolo italiano.
Lo sprezzo per la vita delle persone, nel folle delirio brigatista, lo sgomento per un attacco che puntava a destabilizzare la vita democratica italiana, rimangono una ferita e un monito per la storia della nostra comunità.
Sono vite strappate agli affetti familiari da una violenza sanguinaria, sono lacerazioni insanabili. Alle vittime va un pensiero commosso e ai familiari la solidarietà più intensa, che il trascorrere degli anni non ha mai indebolito.
La democrazia italiana venne privata, in quell’agguato, di uno dei leader più autorevoli e capaci di visione. Il corso della storia repubblicana ne fu segnato.
In quei terribili giorni si fece strada un forte sentimento di unità, diffuso nel Paese e che fu decisivo per isolare le bande del terrore, per respingere i loro folli progetti e le insinuazioni della loro propaganda.
Una unità che si tradusse in più avvertita responsabilità verso il valore delle istituzioni democratiche, garanzia delle libertà scolpite nella Costituzione».

Roma, 16/03/2021

UN MESSAGGIO PER LE GENERAZIONI PRESENTI E FUTURE

 


 

PIANO DI RIPRESA UE E MEZZOGIORNO D'ITALIA

 -  Da  www.talentilucani.it  -

GIORGETTI E CARFAGNA , I MINISTRI CHE REMANO CONTRO IL SUD

ANTONIO MATTIA*

Da giorni, sempre con più insistenza, il dibattito politico che ruota attorno agli appetitosi miliardi del Piano di ripresa dell’Ue (Recovery plan) e all’esigenza di individuare i “giusti progetti” su cui investire, sta andando in una direzione, a mio avviso, pericolosa per l’intero Mezzogiorno.

Il subdolo assunto del main stream e di certe lobby è martellante: al Sud non ci sono più giovani, sono rimasti solo gli assistiti, gli anziani e i dipendenti pubblici, per cui, aumentiamo i Livelli essenziali di assistenza, puntiamo su qualche buon progetto ma non sprechiamo soldi in quei territori, perché solo il Nord, se aiutato (ancora una volta…) nel modo giusto, può essere produttivo e poi, grazie alla fiscalità, può sostenere e assistere anche il Sud (ancora una volta…).

E davanti ad una campagna di questo tipo, si rischia di dare tutto per scontato senza che nessuna voce politica, forte, autorevole e autonoma, intervenga per mettere in discussione questo inaccettabile quanto sbagliato tam tam. 

domenica 14 marzo 2021

UN GIOVANE ARTISTA DI MARATEA...

 ...NIPOTE   D' ARTE.

 

 

E'  GIANLUCA  BRANDO


"INCONTRO  CON  IL  GIOVANE  ARTISTA  GIANLUCA  BRANDO  NEL  SUO  SPAZIO  MILANESE  CHE  E'  ANCHE  IL  SUO  APPARTAMENTO.  UNA  CONDIZIONE IDEALE PER RIFLETTERE SULLE IDEE CHE NASCONO  SENZA  PERDERE  TEMPO  IN  INUTILI  TRAGITTI".

di   Ludovico  Pratesi



CON COORDINAMENTO R.O.S.A.

 


sabato 13 marzo 2021

LE SAGGE E STIMOLANTI RIFLESSIONI DI UN POLITICO DI LUNGO CORSO

Mi riferisco all'articolo di Nicola Savino che mi piace riportare di seguito integralmente, come pubblicato in data odierna da Controsenso Basilicata - Report- a pag 5:

"PERCHE'  NEI  PAESI  I  "VECCHI  SAGGI"  NON  SI  CANDIDANO  PIU' "

"Non ci sono  più occasioni stabilmente organizzate d'incontro per riflettere intorno a visioni pur diverse di Bene comune

L'alterco "comunale" di quest'inizio di primavera a Maratea, di cui hanno parlato i giornali, colpisce due volte ed obbliga ad alcune considerazioni. Sorprende anzitutto perchè verificatosi in Basilicata, dove i rapporti politici sono stati non solo pacifici, ma anche cordiali; ed ancora di più  per la "perla del Tirreno", dove è ampio l'esempio di Personalità che di solito sono ascoltate dai giovani "in servizio" (specie se del calibro di Daniele Stoppelli, apprezzatissimo protagonista dei Fori).

Si sta, dunque, frantumando una tradizione?

Certo, per Maratea la sorte non è stata benigna: Mario Di Trani scomparso di recente come anni fa Fernando Sisinni, Sindaci di grande prestigio e d'esperienza (per tacere dello storico Aristide Limongi); scomparsi anche il Preside Cernicchiaro , il carissimo Mario Schettini, con negozio in piazza, e Mario Job , grande organizzatore della Cooperativa Pamafi a Castrocucco, così Davide del San Diego per il turismo ad Acquafredda: tutte Personalità capaci  d'ispirare saggi orientamenti.

Presenti e culturalmente dinamici, sebbene tentati dall'indiffernza verso la Politica, non pochi ex dirigenti del Pci (dal Sen. Valerio Mignone all'Avv. Emanuele Labanchi e all'Arch. Ambrosio), o del mio stesso Psi (Carlo Vetromile, Gioacchino Albanese, Giannino Zaccaro, i fratelli Sfara ed altri). C'è persino il Franco Sisinni, già Sindaco e prestigioso DDG del MiBaC, così come il Club -spontaneo- della gelateria Avigliano, sempre fervido di passione civica. In più, anche nel Centro storico, l'attivismo di Antonio Brando, anch'egli già Sindaco e sempre acuto osservatore!

CASI COVID-19 A MARATEA - Aggiornamento

 -  Da  Comune  di  Maratea  Facebook  -


 

venerdì 12 marzo 2021

LA FAMIGLIA PUCCINI A MARATEA

nel   bel   ricordo   di   Aldo   Fiorenzano,  tratto   da  www.calderano.it - Storia e storie .  Racconti e "storie"  di  Aldo  Fiorenzano.

Nella  loro  bella  casa  in  via  San  Francesco  fui  qualche  volta   anch'io  in  gioventù...

Ora  anche  Andrea  non  c'è  più...

 

 
Dario Puccini (Roma, 5 gennaio 1921 – Roma, 5 marzo 1997) è stato un critico letterario, traduttore e accademico italiano, uno dei massimi studiosi italiani di letteratura spagnola e ispano-americana.

 

                  I Puccini

            di Aldo Fiorenzano

Erano gli anni ’60 quando giunsero ad Acquafredda, ospiti di Gianpaolo Nitti, nella sua famosa Villa, i Puccini, una famiglia formata dai genitori e da due figli.

Gianpaolo Nitti, nipote del grande Statista Francesco Saverio, veniva sempre in estate nella sua villa di Acquafredda ed insieme alla sua famiglia era solito ospitare numerosi amici, tra i quali i Puccini. Dario e Stefania, due professori intellettuali laureati in Lingua e Letteratura Sudamericana (già dal loro titolo mi affascinavano perché sapevano di quella storia che riconduceva a Che Guevara e Fidel Castro) avevano come figli due “ragazzacci”, Andrea e Lorenzo che erano attratti dal mare come lo sono gli orsi dal miele. La storia di Gianpaolo Nitti termina tragicamente nei primi anni ’70 a causa di un brutto incidente d’auto proprio il giorno in cui era stato eletto, nelle liste del Partito Comunista, sia alla Provincia di Potenza che al Comune di Maratea.

I Puccini si erano intanto innamorati di Maratea ed avevano acquistato una vecchia ma bellissima casa in località San Francesco e si accingevano a ristrutturarla. Io li ho conosciuti quando abitavano già nella loro casa ristrutturata, tra l’altro in maniera stupenda, con annesso un grande giardino pieno di piante d’ulivo, di agrumi, di fichi e di fichidindia.

Incontrai Andrea e Lorenzo al Porto, erano insieme a Pasqualino, il figlio di “Za Mariuccia” che, come si suole dire, fa parte del mobilio del Porto, in quanto gestisce il più noto Ristorante, non solo di Maratea ma credo del Sud, visto che compare nelle più note guide gastronomiche.

PROSSIME OPERE PUBBLICHE IN BASILICATA


 

 VAI  AL  LINK:

 

 https://ivl24.it/opere-pubbliche-in-basilicata-soddisfazione-di-margiotta-per-inserimento-in-dpcm/

mercoledì 10 marzo 2021

UN DELETERIO RITARDO DA COLMARE

 

                                          

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Basilicata unica Regione d’Italia senza Facoltà di Medicina

Chi sostiene Potenza sostiene Matera. E viceversa 

 

 Valerio Mignone*

 

Si è sperato fino ad oggi di poter leggere su La Nuova l’intervento di qualche Lucano, e, in particolare, di qualche Potentino, a favore della deliberata Istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia a Potenza; attesa vana! Nemmeno una formale “Difesa d’ufficio”! Alcuni, incredibile a dirsi, hanno pubblicamente reiterato la loro vecchia contrarietà.

Già il defunto Leonardo Sacco, direttore del mitico periodico BASILICATA, vera antologia di un sano meridionalismo, ricordava quanto segue, in una lettera del 2 maggio 1989, indirizzata allo scrivente per giustificare la non pubblicazione di un intervento a favore della Facoltà di Medicina: “…trattando una proposta di interesse non comune, più di quante normalmente interessino l’Università di Basilicata, ritenni opportuno sottoporre al giudizio di alcuni competenti (molto più di me), amici docenti di quell’ateneo”. La risposta fu: “inopportunità nella fase che sta vivendo la giovane università di Potenza, con tante difficoltà; proposta incongrua, perché rientra fra le prerogative – e contrattazioni – ministeriali; non è senza significato che gli ambienti potentini che contano non se ne siano ancora interessati”. Erano gli anni in cui, per l’eccessivo numero di iscrizioni alle Facoltà di Medicina, si facevano lezioni non negli anfiteatri anatomici, ma nelle sale cinematografiche.

Il tema è tornato d’attualità lo scorso anno, quando la Presidenza della Regione e l’Università di Basilicata hanno annunciato la istituzione, a Potenza, e l’attivazione del primo triennio della Facoltà di Medicina e Chirurgia per 60 “matricole”, con l’investimento rispettivo di 18 milioni da parte della Regione, e di 6 milioni da parte dei Ministeri dell’Università e della Salute. Questa decisione dimostra che la pur “giovane università di Potenza” ha superato le “tante difficoltà”; che “le prerogative – e contrattazioni – ministeriali” hanno considerato congrua la vecchia “proposta incongrua”. E quanto al disinteresse degli “ambienti potentini che contano…”, oggi essi ritengono superfluo intervenire, essendo la Facoltà di Medicina di Potenza in fase avanzata di realizzazione.

In una analisi preliminare a quanto si scrive, è apparso che nell’Italia del Centro Nord ci sono più Università e Facoltà di Medicina che nel Sud, e che le Facoltà di Medicina nell’Italia meridionale continentale sono a Catanzaro, Lecce, Bari, Foggia, Salerno, Napoli, Caserta, mentre la Basilicata, con i suoi 550 mila abitanti, è l’unica Regione d’Italia, a Statuto ordinario, ad esserne priva.

Nel timore, poi, che un basso numero di abitanti non rendesse efficiente ed utile una tale istituzione in Basilicata, si è ricostruita, parzialmente, la mappa delle Facoltà di Medicina nell’Italia centrosettentrionale, calcolando a spanne il rapporto Facoltà di Medicina-numero abitanti. Il risultato è: Chieti 389.169 abitanti, L’Aquila 303.219, Pesaro 360.187, Ferrara 342.600, Reggio Emilia 630.851, Varese 882.126, Molise 296.934, Perugia 662.110, Parma 194.417, Como 595.918, Verona 923.000, Udine 533.388, abitanti.

GLI ANZIANI COME FONTE DI GUADAGNO

 

La casa alloggio per anziani a Marsicovetere (foto tratta da "Il Quotidiano del sud-Basilicata")

Sono ora in carcere i due gestori della Casa alloggio per anziani di Marsicovetere dove, a partire da settembre scorso, si è verificata una vera e propria strage con 22 morti per Covid (17 a Marsicovetere e 5 a Brienza, dove erano stati poi trasferiti 20 ospiti).

Nel corso delle indagini sarebbero emerse gravi responsabilità a carico dei titolari delle "Case di riposo" per le strutture assolutamente inadeguate ed il loro sovraffolamento, nonchè per l'assenza di idonee misure anti Covid-19. I due signori, Nicola Romagnano e Romina Varallo, avrebbero anche attivato abusivamente dopo i fatti ed il sequestro della Casa di Marsicovetere altre due strutture di accoglienza.

Sarebbe anche emersa una costante, consapevole azione degli indagati ispirata unicamente dalla logica del profitto. 

Quel che sorprende è la evidente mancanza di preventivi, periodici controlli sulle attività poste in essere e, come sembra, di una necessaria, specifica normativa regionale.

lunedì 8 marzo 2021

NECESSITA' DI CAMBIAMENTO

-  Da   www.talentilucani.it  -

 


 

I MERCANTI DEL TEMPIO

ROCCO ROSA

Questa politica da suk, fatta di trattative sotto il tavolo, di tradimenti, sgambetti, cambi di casacca, ripudio della coerenza, arrivismo e convenienza, se ancora non è giunta al capolinea si è messa sulla strada per arrivarci. C’è un sussulto di consapevolezza da parte della gente comune che così non si può andare avanti e che occorre riportare nella politica serietà, qualità e valori. Il caso Renzi è esemplare nel rendere l’idea di questo sentiment che si sta diffondendo tra gli italiani. La spregiudicatezza nel giocare con le sorti dell’Italia in uno dei momenti più delicati ha segnato il punto più basso della credibilità politica, dando la sensazione di un Paese in mano ad avventurieri e giocatori d’azzardo, tutt’altra cosa rispetto all’idea di rappresentanza con cui gran parte degli italiani è cresciuta. Due gesti di grande valore hanno fatto scattare il semaforo rosso contro questi scorazzamenti nella strada del potere : la chiamata di Draghi da parte del Presidente della Repubblica, per una sorta di commissariamento della classe politica e di recupero del merito e della qualità nella conduzione delle politiche di settore, e le dimissioni a sorpresa di Zingaretti per richiamare il Pd ad un comportamento più responsabile da parte della sua classe dirigente,tutta presa a  giocarsi la sopravvivenza personale in uno scenario che sta cambiando. Segnali, si, ma non così deboli da non essere percepiti dalla moltitudine degli italiani.