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Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione dell'Anniversario del rapimento di Aldo Moro
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Ci separano quarantatré anni dal disumano assassinio in Roma, ad
opera dei terroristi delle brigate rosse, di Oreste Leonardi, Domenico
Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino.
Difensori
dello Stato di diritto, della libertà e della democrazia della
Repubblica, pagarono con la vita il mandato loro affidato di proteggere
Aldo Moro, statista insigne, presidente della Democrazia Cristiana, il
cui calvario sarebbe durato sino al successivo 9 maggio quando il suo
corpo venne fatto ritrovare in via Caetani.
Una data, quella del 16 marzo 1978, incancellabile nella coscienza del popolo italiano.
Lo
sprezzo per la vita delle persone, nel folle delirio brigatista, lo
sgomento per un attacco che puntava a destabilizzare la vita democratica
italiana, rimangono una ferita e un monito per la storia della nostra
comunità.
Sono vite strappate agli affetti familiari da una violenza
sanguinaria, sono lacerazioni insanabili. Alle vittime va un pensiero
commosso e ai familiari la solidarietà più intensa, che il trascorrere
degli anni non ha mai indebolito.
La democrazia italiana venne
privata, in quell’agguato, di uno dei leader più autorevoli e capaci di
visione. Il corso della storia repubblicana ne fu segnato.
In quei
terribili giorni si fece strada un forte sentimento di unità, diffuso
nel Paese e che fu decisivo per isolare le bande del terrore, per
respingere i loro folli progetti e le insinuazioni della loro
propaganda.
Una unità che si tradusse in più avvertita
responsabilità verso il valore delle istituzioni democratiche, garanzia
delle libertà scolpite nella Costituzione».
Roma, 16/03/2021
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