sabato 22 gennaio 2022

PER INIZIATIVA DI "COORDINAMENTO R.O.S.A."

 

Ieri sera primo incontro, ospite il Senatore Gianni Pittella, che si è intrattenuto a lungo sul tema rispondendo anche alle domande poste dalla moderatrice e da chi è intervenuto "da remoto".

L'attuale Sindaco di Lauria, con la sua notevole esperienza politica, ha dato un apprezzabile contributo su un argomento complesso ed estremamente importante con riferimento alla nostra realtà regionale ed, in particolare, a quella del lagonegrese.

Più volte il Senatore ha posto l'accento sulla necessità del superamento di una visione strettamente comunale ed ha evidenziato come sia assolutamente da ricostituire, dopo un incomprensibile suo scioglimento, l' Unione dei Comuni del lagonegrese con sede a Lauria presso l'immobile che, a suo tempo, ha ospitato la Comunità montana. In tal senso Egli si è già attivato ed ha ottenuto fin qui l'adesione di sette Comuni con altre possibili ed auspicabili adesioni per dare nuova e vigorosa vita ad un Unione che, pur considerata valida, è stata purtroppo oggetto di una superficiale e contraddittoria Deliberazione di scioglimento.

Da ex Consigliere comunale a Maratea e, per alcuni anni, anche Consigliere della Comunità montana del Lagonegrese, esprimo la mia piena condivisione di quanto sostenuto in merito da Gianni Pittella, cui non può non riconoscersi la bontà di idee e programmi per il Suo Comune, opportunamente considerato in un contesto sovracomunale (area sud Basilicata- il lagonegrese), nel quale anche Maratea deve progettare il suo futuro.

Esprimo, altresì, a "Coordinamento  R.O.S.A." apprezzamento e congratulazioni per l'iniziativa "Laboratorio politico", con gli auguri di buon prosieguo.

A MORTE PER BLASFEMIA

                -  Da  Nessuno  tocchi  Caino  newsletter  -

 

PAKISTAN: RAGAZZA CONDANNATA A MORTE PER AVER INVIATO CON WHATSAPP CARICATURE DI MAOMETTO.

Una giovane musulmana è stata condannata all’impiccagione in Pakistan il 19 gennaio 2022 per aver inviato un messaggio di testo blasfemo e caricature del profeta Maometto tramite WhatsApp, ha comunicato il tribunale di Rawalpindi.

Aneeqa Ateeq, 26 anni, è stata arrestata nel maggio 2020 e accusata di aver pubblicato "materiale blasfemo" come suo stato su WhatsApp, ha detto il tribunale.

Quando un amico l'ha esortata a cambiare lo stato, la ragazza gli avrebbe invece inoltrato il contenuto.

Le caricature di Maometto sono proibite dall'Islam.

In base alla sentenza, che è stata emessa nella città di Rawalpindi, la ragazza dovrà essere “appesa per il collo fino alla morte".

Il tribunale ha anche emesso nei suoi confronti una condanna a 20 anni di reclusione.

Secondo la Commissione USA sulla Libertà Religiosa Internazionale, sono fino a 80 le persone incarcerate in Pakistan con l'accusa di blasfemia – metà delle quali condannate all’ergastolo o a morte.

Mentre molti casi coinvolgono musulmani che accusano altri musulmani, gli attivisti per i diritti segnalano che le minoranze religiose, in particolare i cristiani, sono spesso coinvolte nel fuoco incrociato, con accuse di blasfemia utilizzate per regolare conti personali.

(Fonti: AFP, 19/01/2022)

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                           N O    A L L A    P E N A   D I    M O R T E   N E L    M O N D O !

venerdì 21 gennaio 2022

ADDIO AD UN POLITICO LUCANO DI SPESSORE

 

Avigliano, 8 maggio 1940 - Roma, 21 gennaio 2022

E' morto Romualdo Coviello. E' stato Consigliere ed Assessore della nostra Regione nonchè Senatore dal 1987 al 2006, eletto con DC, PPI e Margherita.

Questo il commento del Senatore Margiotta (PD):

"Con Romualdo Coviello se ne va parte della classe dirigente determinante per la crescita della Basilicata...Ci mancherà. E' stato un politico di spessore, con solide radici nella cultura cattolico-democratica, riformista, innovatore, accademico, fortemente vocato ai temi programmatici".

PER UNA BASILICATA...CON LE ALI

                                                    -  Articolo  di  Nicola  SAVINO*  -

 

E se la Basilicata mettesse davvero le ali? L’’immagine ha ispirato l’iniziativa di Maria Di Lascio, sindaca di Lagonegro, per una <Lucania di sud-ovest (il Lagonegrese) che si candidi a costituire, con Matera, l’altra ala per il volo>. Una buona intuizione!

La Regione-centrale nel Mezzogiorno peninsulare quando si viaggiava a cavallo- residenza di Federico II alternativa alla Corte palermitana, se si raccordassero le due “ali”, potrebbe tentare il decollo economico.

La spinta all’industrializzazione seguita al terremoto dell’80 s’è esaurita da tempo e lì dove funziona ha forse raggiunto il suo acme; la Stellantis di Melfi è condizionata dalle mutazioni tecnologiche che la globalizzazione rende pesanti e dal dominio cinese sui materiali di base; le estrazioni petrolifere in Val d’Agri devono fare sempre più i conti con la transizione ecologica. In questo quadro, l’unica risorsa per il futuro resta il turismo: strutturalmente legata al territorio, dipendente al minimo dalla globalizzazione e (quasi per intero) dalle scelte politiche territoriali.

Anche al più rapido degli sguardi, i poli principali dello sviluppo turistico sono a Matera e Maratea, inglobanti l’una il Metapontino (anche con elevate potenzialità agricole) e l’altra il Parco nazionale del Pollino-corredato dall’eccezionalità delle Terme di Latronico; mentre Lagonegro, snodo strategico, potrebbe rilanciare la sua tradizionale funzione di guida culturale ed amministrativa di tutta l’Area Noce-Sinni.

giovedì 20 gennaio 2022

LAVORI IN CORSO STRADA STATALE 18

 tra  Acquafredda  e  Sapri

 Esito  incontro presso  la  Regione  

https://www.stradeanas.it/it/basilicata-anas-incontro-con-la-regione-merito-ai-lavori-corso-lungo-la-strada-statale-18-%E2%80%9Ctirrena

UN MEZZOGIORNO ...ANCORA DA GUARIRE

 


                                -  Articolo  di  Nicola  SAVINO*  -

 

Come spiegare quanto accade nei Comuni di Matera e Potenza e nella Regione, cioè la priorità assegnata alle “postazioni”, alla competizione furibonda per le “cariche?

Sia a Matera, dove c’è un sindaco del Movimento che raccolse la maggioranza   sia in Regione ed a Potenza, dove la parola d’ordine del successo era stata il “rinnovamento”, c’è semplicemente un grande e permanente “casino”!

Non che prima le cose andassero molto meglio, ma forse la “forma” (che un tempo si attribuiva soltanto al Sud) sembra   non solo essersi accentuata ma divenuta  “impudica”: gli attori non se ne vergognano e la praticano come fosse la ragione stessa del far politica. Sicché si sente di maggioranze sfrangiate in gruppi contrapposti (cosa non certo nuova),e sotto -la stessa etichetta- di duelli proclamati come prove di prestigio  per una nomina  minore collaterale, di rimpasti congelati ma ad un tempo ribollenti ( freddi e caldi ad un tempo).

Intanto già si rischia di non utilizzare i fondi del Pnrr per incapacità operativa, secondo , la regola dimostrata da opere invecchiate prima d’essere completate; e per cui si ripetono ogni settimana le preoccupate sollecitazioni dei Sindacati.

Di dove scaturisce questo che potrebbe definirsi  il “clima del sistema”?

Per guarire il Mezzogiorno di quella che Gramsci   definiva  <grande disgregazione  sociale>  e Dorso un  <coacervo di situazioni locali (spesso personali) tenute insieme dal trasformismo (aggiungerei opportunismo etc)>, l’Avellinese sperava  con la Rivoluzione meridionale (uscito quasi un secolo fa) in <una classe dirigente degna di tal nome ..che  conferis(se) allo Stato sostanza etica  (di modo che) la resurrezione del Mezzogiorno fosse opera (anche)dei meridionali).

Intendiamoci, l’etica di cui parlava non era quella presunta  dagli Stati autoritari  che tendono ad imporre un proprio credo, ma il primato dell’interesse  pubblico come  nei Paesi anglosassoni che si sono giovati della rivoluzione protestante.

SULLA STRADA DELLA LIBERTA'

          -  Da  Gruppo  laico  di  ricerca  -

 

Il 20 gennaio 1944 muore ucciso da tedeschi in battaglia presso Monte Torre Maggiore vicino Terni GERMINAL CIMARELLI ( 33 anni) operaio, Antifascista e comandante di una formazione partigiana garibaldina.

Cimarelli nacque a Terni in una famiglia di estrazione popolare e iniziò a lavorare molto giovane come operaio tracciatore presso le Acciaierie di Terni avvicinandosi alle idee socialiste e nel 1932 al Partito Comunista d’Italia clandestino. Nel 1934 militava pienamente nel ristretto gruppo comunista ternano anche se era stato iscritto d’ufficio ai fasci giovanili e, dal maggio 1934, al Partito nazionale fascista.

mercoledì 19 gennaio 2022

AL PORTO DI MARATEA

 


       DAL  2013   UNA  LAPIDE  IN  RICORDO  DEI  MARINAI-PESCATORI  DEL  LUOGO



     "LA  VITA  DEI  MORTI  E'  RIPOSTA  NEL  RICORDO  DEI  VIVI"  - Marco Tullio Cicerone
 

                                                           -  Da   www.ufunnicu.it  -

 LA   LAPIDE

“Il Disegno Onnipotente li portò a questo mare; a questo mare diedero la vita. Con gratitudine e riconoscenza i portaioli a futura memoria posero”.

Questa è l’epigrafe che campeggia sulla lapide che ho voluto fortemente apporre sul muro antistante la chiesa della Madonna di Portosalvo per onorare la memoria dei marinai che, dai primi del Novecento ai giorni nostri, hanno dato lustro alla marineria del Porto. Nella lapide sono riportati, in ordine alfabetico, i cognomi i nomi e i relativi soprannomi (chi volesse approfondirne l’origine può consultare la sezione (Marinai) con cui erano meglio conosciuti i vari personaggi. Allo scoprimento della lapide il giorno 26 giugno 2010, sono intervenuti il Sindaco Mario di Trani, che ringrazio particolarmente per aver concesso il permesso di apporla, il comandante della Polizia municipale dott. Fiorenzano Francesco e quelli delle stazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza nonché il comandante e i sott’ufficiali della Capitaneria di porto di Maratea. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che, con i mezzi economici possibili, hanno contribuito, in parte, a pagare l’onerosa opera.           Antonio Chiappetta.



UN PATRIOTA, MARTIRE DELLA LIBERTA'

                                                          -  Da   www.talentilucani.it   -


                              MICHELE   GRANATA,  MONACO  E  MARTIRE  GIACOBINO

di  Leonardo  Pisani  il 18/01/2022

  

Il 12 dicembre 1799 il monaco lucano Francesco Saverio Granata al secolo Michele Granata, nato a Rionero in Vulture il 25 novembre 1748 fu giustiziato per le sue idee giacobine e per il suo impegno durante la Repubblica Partenopea del 1799. Inviso alla reazione sanfedista, dopo la caduta della Repubblica Partenopea fu spietatamente ricercato e  poi catturato nel convento di Montesanto e portato prima al Castello del Carmine e poi al Castel Nuovo.

Dopo 5 mesi di detenzione in attesa di giudizio, la Suprema Giunta di Stato emise la sua condanna a morte il 5 dicembre 1799, oltre alla confisca dei suoi beni e la sua sconsacrazione effettuata da monsignor Giuseppe Corrado Panzini, vescovo di Ugento. Numerosi furono i reati contestati tra cui il raduno popolare nella Piazza del Mercato all’arrivo dei francesi predicando contro la monarchia borbonica, l’iscrizione all’elenco della “Società Popolare” e la sottoscrizione di un documento che prevedeva la detronizzazione del re Ferdinando IV di Borbone da ambedue i Regni di Napoli e di Sicilia.

Michele Granata  fu “afforcato” nella stessa Piazza del Mercato, teatro delle esecuzioni della reazione borbonica, sulla quale si affacciava quella chiesa del Carmine in cui aveva trascorso una parte importante della sua vita.

L'ITALIA IN UNA FASE POLITICA CRUCIALE

                                                   -  Da   www.talentilucani.it  -

 

                                      SE   "LA  PAX  DRAGHIANA"  FINISCE


Se il Natale appena trascorso è stato abbastanza particolare per la politica italiana, anche il mese di gennaio non scherza! Mentre un prematuro ed inatteso caldo, quasi primaverile, sembra ravvivare la penisola da Nord a Sud, la politica continua ad arrovellarsi sulla ormai imminente elezione del Presidente della Repubblica. Il primo voto del Parlamento si terrà il 24 gennaio. Il nome di Berlusconi sta facendo parlare e discutere già da tempo. La cosa fa storcere il naso a PD e Movimento Cinque Stelle, che dell’ex Premier sembrano non volerne sapere. Non bisogna sottovalutare, come tradizione insegna, che spesso i nomi più caldi sono destinati ad uscire all’ultimo minuto.

Nel frattempo, si sono tenute le elezioni suppletive per il collegio della Camera di Roma 1, vinte da Cecilia D’Elia, esponente del Partito Democratico, che occuperà il seggio liberato da Roberto Gualtieri, attuale Sindaco di Roma. La seconda classificata è Simonetta Matone, della Lega; il terzo più votato è stato Valerio Casini, di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, che su Facebook ha espresso ottimismo per il 13% ottenuto.

Il Paese si appresta ad una fase politica cruciale. L’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, infatti, sarà uno snodo cruciale, anche se molti non vogliono darlo a vedere. Da alcuni mesi a questa parte si parla di Mario Draghi e del suo eventuale passaggio da Palazzo Chigi al Quirinale. Anche su questo la politica italiana si è spaccata tra chi si è schierato a favore e chi si è definito contrario a tale formula. E come dimenticare poi il dibattito sull’eventuale e prematura fine dell’attuale legislatura? Dunque, in questo momento, sul tavolo ci sono più domande che risposte, più ipotesi che le certezze. Trattasi, infatti, di un periodo abbastanza convulso per la politica italiana, che sta cercando di riassestarsi dopo la parentesi della cosiddetta “pax draghiana”, di cui non si conosce ancora il futuro prossimo. Ma a breve si riuscirà a capire di più sulla successiva fase politica. Dunque, non ci resta che attendere!