IL
MIO RICORDO
CIAO MARIO,
all’improvviso hai lasciato Maratea
per sempre la sera dell’8 luglio 2019 e la comunità, che ti ha visto nascere,
crescere e vivere da privato cittadino profondamente legato al suo paese sino a
diventarne per tanti anni il primo cittadino, è stata colta da smarrimento e
tristezza propri di chi perde una persona cara.
Solo due giorni prima, e precisamente
la sera del 6 luglio, una fotografia ti vede, presso i giardini Papaleo-Mignone
in via Ondavo, intento a leggere la locandina dell’incontro dedicato alla lotta
contro i tumori femminili, al quale hai partecipato.
Sembra solo ieri:
Eravamo, di età diversa, nel
gruppetto di ragazzi che si recavano a Sapri per frequentare la scuola
superiore scelta, con ritrovo a piazza Buraglia ed attesa del piccolo autobus
Trotta…Poi più in là ci siamo ritrovati, ormai adulti, accomunati dall’amore per
il proprio paese, cui si univa un crescente desiderio di impegno nella vita
sociale e politica. Ciascuno, pur con comuni radici, aveva fatto o andava
facendo le sue scelte, animato da buona volontà e tanto entusiasmo.
Tu, sin dal primo momento ti facesti
apprezzare per la moderazione e l’equilibrio di chi ben conosce la sua comunità,
la sua storia e le sue tradizioni ed intende essere un protagonista della vita
cittadina, senza sognare di cambiare il mondo… come pure altri, me compreso, in
quel periodo sognavano.
E fosti Sindaco, ma anche capace poi
di lasciare quella meritata, prestigiosa carica da democristiano e ricominciare
in qualche modo un nuovo impegno nel Partito socialista, sino a ritrovarti nel
Partito democratico ed essere ancora più volte Sindaco di Maratea.
Certo, in tanti politicamente
impegnati da sempre a sinistra in opposizione alla preponderante Democrazia
cristiana di allora non potevamo che criticare l’evidente trasformismo, pur
considerando positivamente qualità e capacità di un uomo nell’amministrare a lungo
la cosa pubblica, senza trarne vantaggi personali o familiari magari anche attraverso una pur possibile
carriera politica.
Ecco, caro Mario, non sempre siamo stati politicamente
d’accordo ma è proprio questo il mio più bel ricordo:
Mentre partiti ed uomini politici in Italia si lasciavano
guidare dal malaffare e dal tornaconto personale, mascherati dalla propaganda
del bene collettivo, Tu sei rimasto sempre
per lungo tempo il Sindaco, lodato o criticato,
ma comunque persona semplice, disponibile ed onesta nella vita privata
come nell’adempimento del mandato a te
assegnato dalla comunità marateota.
Sarà anche per questo che in tanti rimane impressa la tua
immagine tra via Mandarini, piazza Vitolo, mentre volgi lo sguardo verso il
Municipio, e piazza Buraglia….
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