venerdì 31 luglio 2020

LA STRADA GIUSTA

-Da  "PILLOLE"   di  Gian Carlo Marchesini  in  www.calderano.it-


"Mi par di capire che c'è chi sostiene e teorizza che sulle vicende di un luogo è legittimato al diritto di parola solo chi ci abita. Detto in parole più esplicite: se non sei di qui, se non ci vivi, devi stare zitto e farti i cavoli tuoi. Come se fossero bene accetti solo i residenti, mentre gli stranieri possono essere tollerati, ma non necessariamente graditi. Ma non è il principio leghista per eccellenza? L'Italia agli italiani, Maratea ai marateoti, Acquafredda agli acquafreddari:. Ma la scelta giusta non dovrebbe essere quella di sentirsi cittadini del mondo, locali e insieme universali? Ma allora avevano ragione don Peluso e l'altro prete di Sanza ad aizzare la popolazione indigena contro Costabile Carducci e Carlo Pisacane, sbarcati con i loro patrioti uno ad Acquafredda e l'altro a Sapri: si trattava di forestieri invasori e quindi andavano necessariamente eliminati? Credo di cominciare a capire il grande successo della Lega anche nelle regioni del Sud: per l'invito a rintanarsi nel localismo protettivo. Ma non è che i dialoghi sbandierati sono in realtà monologhi tanto dotti quanto autoreferenziali? Io penso che la strada giusta sia quella indicata da Sindaci come Mimmo Lucano e Angelo Vassallo: e cioè da chi salva e accoglie i migranti come cittadini che possono essere formati e integrati diventando una risorsa per tutti, e da chi tutela l'integrità del proprio territorio a costo di rimetterci la vita". 

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