-Da "PILLOLE" di Gian Carlo Marchesini in www.calderano.it -
"Sul referendum attinente il taglio del numero dei parlamentari esprimo anch'io il mio pensiero. Innanzitutto mi sembra infondata e fuori luogo l'opinione di chi sostiene che se vincesse il Sì la Carta costituzionale subirebbe un grave attentato. L'attuale numero di parlamentari è stato deciso dal provvedimento di un governo democristiano del 1963, in origine la Costituzione non stabiliva alcun numero preciso. Il funzionamento dell'attuale Parlamento non è in fatto di democrazia rappresentativa al suo meglio, essa va rafforzata e rinnovata con una legge elettorale proporzionale con soglia al 3%, e altri provvedimenti che dovranno necessariamente essere presi. Su questi aspetti importanti mi fido dei pareri espressi da costituzionalisti e intellettuali come Valerio Onida, Salvatore Settis, Lorenza Carlassare, Domenico De Masi, Gad Lerner, Erri De Luca, Barbara Spinelli. Se prevarrà il Sì questa strada potrà e dovrà essere percorsa, con il prevalere del No le cose rimarranno come sono. Ultima, ma non marginale, è la riflessione sull'impatto dell'esito del referendum sull'attuale Governo. Il Sì lo rafforzerebbe costringendo PD, 5 Stelle e LeU a una collaborazione più attiva e stretta. Il No lo indebolirebbe a vantaggio dell'unica alternativa possibile: quella orribile costituita da un governo Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia".
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