Ricevo e pubblico breve Nota della Prof.ssa Luciana Grillo
Disavventura a Maratea
In centro storico alcuni giovani amici, più o meno quarantenni, che dalla nascita trascorrono le loro vacanze a Maratea, si sono accomodati per bere qualcosa davanti a un piccolo locale. La signora che serviva ai tavoli ha chiesto cosa desiderassero, ed essi hanno ordinato due birre, una coca cola e un calice di vino. Quando è arrivata la quinta persona, la signora ha comunicato che avrebbero dovuto pagare la quota fissa pro capite di 10 euro e consumare l’aperitivo. Di tale obbligo o consuetudine, non c’era traccia: né un avviso leggibile, né un cenno sul menu. I giovani hanno dichiarato che avrebbero pagato solo quanto consumato. Urla e strepiti della signora, che ha minacciato di chiamare i Carabinieri.
I clienti hanno atteso l’arrivo dei Carabinieri ai quali hanno spiegato la situazione.
All’arrivo dei Carabinieri, i clienti hanno pagato ovviamente solo quanto dovuto, mentre la signora si è allontanata.
Intanto altri clienti dicevano di aver subito lo stesso trattamento e di aver pagato “per quieto vivere”.
Nulla da aggiungere, se non il rammarico per questa immagine truffaldina che può disturbare i turisti e magari anche allontanarli da Maratea.
Luciana Grillo
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