mercoledì 8 marzo 2023

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

 -  Da  www.sgfinpiazza.it  -

 

ALLE  DONNE  DEL  NAUFRAGIO  DI  STECCATO  DI  CUTRO  E  A  TUUTE  LE  DONNE  VITTIME  DI  VIOLENZA


Facciamo nostro questo NOBILE PENSIERO della donna Prof. Maria Gabriella Militerno!


È alle donne del naufragio di Steccato di Cutro che voglio dedicare un mio pensiero in questo giorno, l’8 marzo, nonché alle bambine del naufragio che non avranno MAI un futuro da donne.
Tra queste donne in fuga c’era anche Torpekai Amarkhel, una giornalista afghana di 42 anni, morta assieme al marito e a due dei suoi figli, mentre la figlia di 7 anni è tutt’ora dispersa.
 
Non ha esitato a mettere in mare aperto se stessa e la sua preziosa famiglia, nonostante i rischi che avrebbero corso, in nome della LIBERTÀ, valore tra più nobili.
 
Aveva lavorato alla radio nazionale afghana e subito dopo aveva cominciato a collaborare con l’ONU al progetto “Unama News”. Le sue battaglie erano finalizzate all’emancipazione femminile, al tempo della caduta dei Talebani nel 2002, quando pensava che il “giornalismo fosse una nuova frontiera per le donne nel Paese”, tanto da invitare le colleghe a lavorare senza il burqa, tradizione che non era stata estirpata dalla mentalità di molte. Ma, a due passi dalla spiaggia, che da simbolo di LIBERTÀ si è trasformata in simbolo di MORTE ha visto infrangersi tutti i sogni che aveva per sé, per la sua famiglia e per le altre donne del suo Paese.
 
E poi un pensiero va a Giuseppina, a Chiara a Iolanda e alle altre donne, già troppe, vittime di femminicidio in questo scorcio di nuovo anno, nonché alle 118 vittime del 2022 e a quelle degli altri anni precedenti, perché ci sia una presa di coscienza da parte di tutti, agenzie educative, istituzioni, magistratura, finalizzata a mettere in atto un sistema di prevenzione che eviti questi drammi che, oltre a cancellare l’esistenza delle donne, ha una serie di ripercussioni nefaste sulla famiglia, quella d’origine e quella di nuova formazione, perché, generalmente, queste violenze si verificano proprio nelle famiglie di nuova formazione.
 
A tutte loro va il mio accorato pensiero, la mia preghiera 

Maria Gabriella Militerno
 
 

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