"Ridurre il numero dei
parlamentari significa sottoporli al mandato imperativo dei
partiti. Siamo di fronte a una questione di sovvertimento
dell'ordine democratico. Ci saranno territori e intere regioni
che di fatto, in nome di un risibile risparmio pari a pochi
centesimi per ogni cittadino, non saranno affatto rappresentati
o saranno sotto rappresentati".
E' quanto sostengono Maurizio Bolognetti, Segretario dei Radicali lucani, e Marcello Pittella, ex Presidente della Regione Basilicata (PD) ed attuale Consigliere regionale (Avanti Basilicata), che ieri a Potenza hanno partecipato ad una conferenza stampa per presentare il Comitato per il referendum confermativo lucano sul taglio dei parlamentati, come recentemente approvato con ampia maggioranza dal nostro Parlamento.
Naturalmente non penso si sia dinanzi "a una questione di sovvertimento dell'ordine democratico"...e ritengo ingiustificati la preoccupazione e l'allarmismo espresso dai due promotori, così contrari alla riduzione da promuovere addirittura un comitato. In particolare, appare piuttosto incomprensibile l'insorgere dell'ex Governatore della nostra piccola Regione in difesa dello "status quo" e di una spropositata e dispendiosa rappresentanza sin qui per nulla o poco giovevole al nostro Paese. Sembra, infatti, che già ora e da tempo non siano, di fatto, proprio tutti i Deputati e Senatori, previsti ed eletti in numero così alto, ad attivamente e positivamente impegnarsi nella rappresentanza popolare.
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