martedì 22 dicembre 2020

RIFLESSIONI SU MEDICINA E POLITICA IN TEMPO DI PANDEMIA

 


 Cercate mani pulite e “Fate presto”

 

Valerio Mignone   

 

La filosofia ippocratica, dopo tanti secoli, e tanti cataclismi sociosanitari, si riconferma la via maestra per chi ha scelto di svolgere il suo lavoro in camice bianco, singolarmente, o in gruppo con figure professionali affini. Il lungo corso di studi e di formazione nelle sale di degenza, o nei rispettivi laboratori, plasmano la personalità degli operatori sanitari, il cui fine è la tutela della salute dell’uomo, e della Comunità. E tuttavia non si può non riferire che nel dare applicazione ai principi ippocratici, sempre si sono incontrate, e si incontrano, difficoltà sul piano organizzativo, la cui soluzione spetta alla Res pubblica, alla Politica.

Il nuovo virus Covid-19, assolutamente sconosciuto al mondo della scienza, ha dimostrato grande diffusibilità, interessando tutti i continenti, ove è giunto con l’uomo, dalla Cina. Il virus si è diffuso prevalentemente tra le persone anziane delle Residenze Sanitarie Assistite e delle Case di riposo, provocandone, nella maggioranza dei casi, il decesso in sede, o nelle Terapie intensive degli ospedali, per insufficienza respiratoria, e complicanze di altri apparati.   

Purtroppo, a fronte della contagiosità tumultuosa, di questo virus, e della letalità, il Servizio sanitario è apparso ovunque inadeguato, e non soltanto in Italia! In alcuni Stati e Regioni il livello di inefficienza è stato totale, con un rimpallo delle responsabilità tra Istituzioni, Ordini professionali e singoli medici. In Italia, in particolare, l’assistenza medica territoriale ha mostrato criticità, dovute al taglio di risorse finanziarie che ha dovuto subire.

Nello stesso tempo, sulla scena radiotelevisiva c’è stata la irruzione di scienziati, e sedicenti tali, a proporre analisi, terapie, prospettive epidemiche. Erano infettivologi, epidemiologi, immunologi, virologi, biologi, statistici. Gli spettatori spesso erano frastornati da loro analisi contrapposte, mentre rianimatori erano impegnati, in silenzio, nei reparti di terapie intensive a tentare di salvare vite. Questi confronti tra scienziati, per la difformità di vedute, di analisi, di prospettive nella soluzione dei problemi attuali e dell’immediato futuro, hanno richiamato alla mente la Torre di Babele per il suo caotico destino. Il fenomeno ha interessato Stati di tutto il globo terrestre. Tra l’altro, il numero dei decessi da Covid-19 è stato sottostimato, perché, nella impossibilità di eseguire tamponi faringei, tante complicanze infettive risultano non ad esso attribuite.

Comunque, c’è stata la corsa alla diagnosi precoce, ed ai vari tipi di tamponi faringei, che permettono di evidenziare la presenza dei virus e la loro carica, e la origine della malattia in corso. Nella loro esecuzione non sono mancati, e non mancano problemi. I campioni di solito vengono processati in serie, non singolarmente; e può accadere che la positività di un precedente tampone venga estesa al successivo. In Italia, persino la ministra dell’Interno era risultata erroneamente positiva al tampone.

Anche i vaccinati, se portatori del virus, per qualche giorno possono trasmettere il contagio; ciò fino alla comparsa della immunità di gregge quando gran parte della popolazione avrà sviluppato anticorpi contro il Covid-19. I test immunologici che si eseguono su un campione di sangue prelevato al paziente permettono di evidenziare la presenza di anticorpi contro il Covid-19, e di documentare la pregressa presenza del virus. E sarà ancora lungo il ricorso ai tamponi per la diagnosi del Covid-19, a sostegno di distanziamenti ed uso di mascherina.

Per quanto riguarda la didattica, si condivide l’analisi di psicologi e pedagoghi secondo cui l’assenza dalla scuola comporta grossi danni nella maturazione della psiche degli scolari. Certamente la didattica a distanza comporta disagi per ogni allievo, alle loro famiglie e alla stessa istituzione scolastica. Però c’è la resilienza! La capacità ad affrontare e superare difficoltà! D’altronde, si sa che, contrariamente a quel che avviene negli adulti, i neuroni dei ragazzi si riconnettono facilmente nei loro circuiti. Basta ricordare la esperienza di vita di chi, nato tra gli anni ’30 e ’40 del ‘900, ha dovuto subire i disastri della seconda guerra mondiale. Lunghe e frequenti furono le assenze dalle aule ove, tra l’altro, la didattica era davvero elementare, basata su aste e rettangoli con lapis, o con penne ad inchiostro in malfermi calamai! Ebbene, quella generazione, assistita dai genitori, è stata protagonista, negli anni ’50 e ’60, nel progettare e realizzare la ricostruzione postbellica dell’Italia, il cosiddetto “Miracolo economico”! Comunque, innegabili i rischi di contagio nel contesto parascolastico, a cominciare dal sistema dei trasporti.

In queste ultime ore c’è la notizia della scoperta in Gran Bretagna del Covid-19 mutato, già intercettato in un paziente a Roma, e ivi ricoverato. E sono ripresi sui media i confronti dialettici su ciò, in aggiunta alla contrapposizione sui vaccini.

Meno del 50% degli Italiani si sottoporrà alla vaccinazione contro il Covid-19; tale percentuale è destinata ad aumentare dopo la scoperta di questa mutazione genetica del Covid-19. Infatti, i negazionisti della vaccinazione sosterranno che il vaccino è stato allestito contro il vecchio Covid-19, e che esso non è efficace contro la nuova mutazione.

Nel caos delle informazioni non si può tacere sulle denunciate deviazioni dei Rapporti tra Ministero della Salute dell’Italia e Organizzazione Mondiale della Sanità. Chi di competenza intervenga! 

Ma in queste ore, in Italia, preoccupa soprattutto il caos nella gestione del Recovery Fund da finanziamenti europei! E’ noto il vecchio detto secondo cui pecunia non olet, che tuttavia attira, come nel caso di un giovane epigono dei montani paschi del Gran Ducato di Toscana che, alla ricerca di potere, e per por mano a questi finanziamenti, minaccia la crisi del governo, non senza vantare altolocate amicizie americane. A contrastarlo è un avvocato appulofiorentino, apparentemente mite, ma fermo nel prevenire assalti ingiustificati alla diligenza finanziaria e alle Istituzioni.

La prossima gestione delle risorse finanziarie dal Recovery Fund sarà l’ultima occasione per ammodernare il Sud Italia. Non si può non condividere la mobilitazione dei presidenti delle Regioni meridionali, che, indipendentemente dal colore politico, rivendicano la equa assegnazione di risorse finanziarie tra Nord e Sud nel rispetto del diritto costituzionale alla salute, che si tutela anche con la moderna infrastrutturazione del Sud Italia. E’ nozione comune che la Cina, con il percorso inverso seguito da Marco Polo, tende a creare sulle coste del Sud Italia piattaforme da cui trasferire merci verso il Nord Europa, risalendo la dorsale appenninica, la costa tirrenica e la costa adriatica.

In questo momento storico è il caso di gridare: “Cercate mani pulite e fate presto!”, come in precedenti disastri.

Per saggezza politica dei Padri Costituenti l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, validamente tutelata dal suo attuale presidente, Sergio Mattarella. Egli con discrezione osserva i movimenti dei vari leaders politici, e ne neutralizza la eventuale pericolosità. Oltre a ciò, nel condividere le sofferenze del popolo italiano, derivanti dalla precarietà della salute dei cittadini e dalla perdita del lavoro, Egli trasmette il suo intimo messaggio: “Post fata resurgo”! Grazie, Presidente!  

Maratea 21 dicembre 2020                                       Valerio  Mignone

  

 

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