- Da "PILLOLE DEL 2021" - di Gian Carlo Marchesini in www.calderano.it - Storia e storie.
Perché Sapri in qualche decennio è passata da quattromila a settemila abitanti? Perché invece Maratea è scesa da 5750 a 4800?
E come intervenire per invertire
chi è colpito da un così evidente processo di spopolamento? Una delle possibili
soluzioni, oggi, è accogliere profughi e migranti in fuga da miseria e guerre.
Ad esempio 50 famiglie afghane, cioè circa duecento
persone, alle quali assegnare come alloggio abitazioni da decenni abbandonate. Ristrutturandole e rendendole funzionali, con il concorso attivo
della regione Basilicata e del Comune di Maratea, grazie ai finanziamenti previsti
dall'Unione europea. Famiglie alle quali assegnare appezzamenti di orti,
campagne e boschi oggi abbandonati e da riprendere a curare e coltivare
producendo, come succedeva in passato, frutta e verdura e altri prodotti
agricoli e animali domestici. Questo è il modo concreto per rallentare e far
cessare l'abbandono e lo spopolamento delle zone boschive
e collinari del territorio di Maratea e di tanti altri borghi delle aree interne
delle regioni meridionali. Più presenza umana anche di chi è in fuga da miseria
e guerra, più terreno coltivati, meno frane e incendi,
più strade e sentieri, più nascite a compensare le morti. Più sviluppo
economico e benessere equo e solidale per tutti. Non è facile, ma è la sola
strada oggi percorribile. Se si vuole rendere efficace l'agire locale grazie al
supporto di un realistico pensiero globale.
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