UN ARCADE A MARATEA
C’ero quella sera in quella storica località, ora con bel giardino-terrazza e splendida vista, tra monte San Biagio e monte Cerrita, sino al mare con l’orizzonte nel Golfo di Policastro.
Filo conduttore nel libro, già dalla sua presentazione, a me è sembrato l’Ego… in Arcadia, come espressione di una forte personalità, con un comprensibile, costante, velato autocompiacimento per il bel viaggio, con partenza da Maratea, ricco di esperienze e di incontri memorabili durante il cammino, negli anni resi possibili, con la buona sorte, da tante virtù, tra le quali una ferrea buona volontà, una profonda fede, una naturale onestà, un forte legame con le proprie radici.
Tante vicende mi erano note ma il caro Prof. Sisinni ha consentito a me ed a tanti di poterle rivivere o, comunque, conoscere come caratterizzate da giorni lieti e tristi nella vita familiare, nei compiti istituzionali e nel suo approccio alla politica da uomo di cultura, libero e di carattere, con i pregi e difetti, dai quali nessuno è esente.
Non sono mancate, non mancano e non mancheranno le critiche…e c’è un solo modo per evitarle, come ci ricorda Aristotele:
“Non fare nulla, non dire nulla e non essere nulla”.
Cose certamente non gradite a Francesco Sisinni.
Nel mentre scrivo ciò, il mio pensiero corre a Fernando ed al suo “tarlo dell’utopia”, in anni in cui giovani marateoti, pur da posizioni politiche diverse ed opposte, si fronteggiavano a viso aperto e…con tante critiche, comunque mossi dall’amore per il proprio paese ed accomunati da quel “tarlo”, venuto poi a mancare …
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