E' il titolo di una breve poesia che mio nonno materno, Biagio Schettino, ragazzo del '99, studente a Napoli, dedicò a Maratea nel 1916. Aveva appena 17 anni e poco dopo avrebbe partecipato alla guerra 1915-1918.
Amo il paese mio, dolce e sublime
che coricasi ai piè d'alta montagna;
non i miei canti, nè varran le rime
per dire il pregio della sua campagna.
M'è caro perchè in esso ebbi i natali,
ivi trascorsi la mia fanciullezza,
là trovasi il mio ben di candide ali,
tutti i sospiri di mia giovinezza.
Ora gli son lontan; sempre l'ho in core.
Penso ai bei fiori della sua campagna,
penso anzitutto a mamma ed al mio amore,
penso all'acqua che corre e non ristagna.
Penso che passan gli anni e poi si muore...!
Sempre la speme mi sarà compagna
poichè di lei son sommo adoratore
e del mar, del pian, della montagna.
Napoli, 15/05/1916.
Nessun commento:
Posta un commento