lunedì 25 aprile 2022

MAGISTRATURA E "CORRETTIVI"

     

             -  Articolo  di  Nicola  SAVINO*  -

 

Gli Avvocati potentini che si ribellano al modo in cui è stato trattato Murano, il loro collega di Rionero, saranno copiati? Quando la ministra Cartabia, dopo lunga e paziente trattativa, sembrava essere riuscita a concordare una qualche correzione sulla Magistratura, scatterà dunque uno sciopero di marca corporativa, che, accrescendo la montagna di processi inevasi, tenterà <fuoco e fiamme> per condizionare il Parlamento a bloccarla?

Tre i “correttivi” nella delega che il Governo dovrebbe ricevere:

un nuovo sistema di elezione dell’Organo di autogoverno (che purtroppo non impedirà il correntismo, cioè le cordate “politicizzate” che decidono le promozioni, come denunciato dallo scandalo Palamara).

Secondo, invece che il vero e proprio stop, un freno alle <porte girevoli>, cioè alla doppia possibilità di passaggio sia da Pubblico Ministero (l’accusatore) a Giudicante (che viceversa), sia da queste funzioni a quelle di Parlamentare o di Dirigente nei Ministeri e/o nei Gabinetti dei Ministri: tutte mobilità che implicano problemi; circa la terzietà del Giudice e l’indipendenza dell’ex parlamentare che rientra nella sua attività, e circa l’equità degli atti amministrativi che li riguardano se redatti dagli stessi “comandati” nei Ministeri (per mansioni che, se non assolte da funzionari interni delle Amministrazioni, determinano,  per il Prof Cassese -a pag 13 de Il Governo dei Giudici- una “rivoluzione clandestina” che trasforma il Magistrato in Legislatore ). Date la natura promiscua della Maggioranza e le differenti interpretazioni del concetto d’indipendenza costituzionale di cui all’ art 104 CC, la Ministra è qui riuscita a concordare solo limitazioni del numero dei “passaggi” o delle mansioni da svolgere al rientro nel Ruolo.

Ma la riforma che sembra riuscire massimamente indigesta ai Magistrati è la terza, relativa alla “valutazione” della carriera ai fini dell’assegnazione di incarichi superiori. 

 

Fin ora, la media delle “valutazioni positive” pare sia stata del 96 per cento, sicché il “Consiglio Superiore della Magistratura ..non ha mai  valutato i curricula(Ibidem, pag 7) ma promosso con accordi di corrente. Con molta fatica, tra i Partiti si é convenuto su di una compilazione periodica di una “pagella” sull’attività svolta (tipo, le “accuse” e le sentenze non confermate nei processi e in appello), per stimolare ad eliminare “errori” che, spesso non confermati in sede di appello, tuttavia rovinano la vita di non pochi “avvisati. Ed anche per migliorare la preparazione dei nuovi magistrati che risulta sempre più problematica: il Dubbio dell’8/12/21 riferisce che nel concorso svoltosi a luglio, su 5.827 aspiranti, solo 3.797 hanno consegnato il test e di essi 88 sono stati idonei: un panorama particolarmente scadente!

E dunque, ci sono motivi più che fondati per una valutazione seria, su dati concreti, affinché le carriere dipendano dai meriti e non dalle lottizzazioni! Ed invece proprio questo farebbe scattare lo sciopero!

Insomma, la valutazione limiterebbe la loro effettiva indipendenza in un mondo che “gode di stipendi superiori a quelli degli altri colleghi europei… ..affetto da familismo ed ereditarietà ….con una concezione proprietaria della funzione giudiziaria..(che) ..impiega 8 anni per un processo civile e più di 3 per un penale” (Ibidem pag.ne 5 e 7).

E’ noto che il Pubblico ministero, dato “l’obbligo di esercitare l’azione penale”, con l’<avviso di garanzia> può infatti mettere sulla graticola per anni, fin all’eventuale assoluzione dopo 3 o 4 anni! E tuttavia, nemmeno si è discusso della possibilità che il cittadino rinunci a questo avviso “a priori” e lasci al P.M. piena libertà d’indagine pur di prevenire facili condanne sulla stampa (l’avviso essendo a sua tutela, perché non evitare questo pericolo?)

Insomma, molti nodi restano integri e la libertà in pericolo (proprio per lo strapotere che la Magistratura ha acquisito da 30 anni, a partire da Mani pulite); tuttavia ora Essa sciopererebbe (sciopera*) contro Governo e Parlamento come si trattasse di una qualsiasi categoria di dipendenti statali e non invece di uno dei tre poteri (più esattamente un Ordine, insieme a Legislativo ed Esecutivo) dei quali pur dovrebbe rispettare l’indipendenza!

Come ben si vede, cosa ben diversa da quella per cui gli Avvocati potentini si son mossi, perché il loro sciopero tende a limitare la libera determinazione degli altri Due. Pur trattandosi di una miniriforma che l’Ue ci è ha chiesto in contropartita al Pnrr; in realtà, solo un primo passo cui dovremmo far seguire il voto nei Referendum di Giugno! Sicché, secondo il Presidente degli Avvocati, Caiazza (radio rad. del 15/4 ore 7,35-9,10),“se ricorreranno allo sciopero, sarà perché si ritengono colpiti da un reato di lesa maestà”! Altro dunque dagli Avvocati potentini che difendono i sacrosanti diritti della Difesa …..!!

·        Scegliere secondo attualità                                

                                                                        * Già Parlamentare e Sottosegretario di Stato


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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