venerdì 8 aprile 2022

UN CASO IN ATTESA DELLA VERITA'

E'  QUELLO  CARATTERIZZATO  DA  MORBOSA  ATTENZIONE  GIORNALISTICA  E  MEDIATICA  PER  FATTI  CHE  VEDREBBERO  COINVOLTI  LA  PRESIDE  ED  UNO  STUDENTE  DEL  LICEO  MONTALE  A  ROMA.

La presunta relazione tra i due, come raccontata dal ragazzo e ripetuta da voci in ambito scolastico, data per certa, viene categoricamente smentita dalla Preside.

-  Da   www.ildubbio.news   8 /4/2022  -

«Ho conosciuto il ragazzo a settembre dai primi giorni del mio insediamento perché era un rappresentante di istituto e mi è stato presentato dai suoi docenti come una persona molto seria e dedita all’istituzione, sulla quale avrei potuto far affidamento in qualsiasi momento. Tutto qua». A dirlo, ospite di Porta a Porta, è la preside del Liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, accusata di aver avuto una relazione con uno studente maggiorenne dello stesso istituto. Relazione sempre negata dalla preside, che smentisce anche tutte le chat pubblicate sui giornali"

«Avrei dovuto essere più cauta e non concedere la mia fiducia a una persona che conoscevo, ma a quanto pare non così approfonditamente – ha spiegato la docente – e che si è dimostrata molto collaborativa in un periodo delicato, a dicembre 2021, mese in cui c’è stata l’occupazione nella mia scuola che è durata tra succursale e sede centrale non pochi giorni». Quaresima racconta quindi di aver conosciuto il ragazzo in un momento in cui si «sentiva molto sola», cioè durante l’occupazione. «Mai in vita mia come docente avevo vissuto un’occupazione – racconta – e non sapevo da chi parte iniziare. Tutto ciò che poteva essere di sostegno affinché la questione si chiudesse l’ho posta in essere, anche con l’aiuto dei docenti e collaboratori». Per quanto riguarda il ragazzo invece, Quaresima dice di averlo incontrato solo «due volte, sporadicamente, “buongiorno, buongiorno”». E nessun confronto c’è stato con i genitori.

 

A proposito delle accuse che le sono mosse, la donna racconta: «All’inizio, quando alcuni docenti mi hanno riferito delle voci, mi sembrava un incubo, sembrava quasi che si parlasse di qualcuno che non ero io. Mi dicevo “magari è solo una voce che si spegne così come è venuta fuori”». Poi sono arrivate le scritte sui muri, gli insulti, e «allora ho capito che qualcuno ce l’aveva con me», aggiunge. Mai immaginava di ritrovarsi su tutti i giornali, spiega ancora la preside, e «ora qualcuno degli insegnanti non mi saluta più, ma sono una minoranza». Ma un incubo è stato anche l’interrogatorio che Quaresima ha subito quando è stata sentita da un’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale per dieci ora e mezza. «Un interrogatorio che mi ha provato molto – racconta – dalle 8.20 del mattino alle 19.30 della sera, con una piccola pausa».

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C'è da augurarsi che al più presto siano chiariti tutti i fatti ed emerga la verità con  la  parola fine alle voci, al chiacchiericcio, ai sospetti e con il ripristino del pieno rispetto delle regole di correttezza, lealtà, sincerità nell'ambito dell'Istituto scolastico, cui la vicenda, che sembra esser nata da un venticello, si riferisce.


LA  CALUNNIA  E'  UN  VENTICELLO

Edoardo Bennato 


La calunnia è un venticello
Un'arietta assai gentile
Che insensibile, sottile, leggermente
Dolcemente incomincia a sussurrar
Piano, piano, terra terra
Sottovoce, sibilando
Va scorrendo, va ronzando nelle orecchie della gente
S'introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire, fa gonfiar
Dalla bocca fuoriuscendo, lo schiamazzo va crescendo
Prende forza a poco a poco
Può bastare
La confessione di un pentito
Magari di uno che fa un nome a caso
Solo perché gli salta la mosca al naso
Può bastare
È una notizia per sentito dire
Va in prima pagina di un giornale
E poi diventa verità ufficiale
La calunnia è un venticello
Ma in un lampo diventa una tempesta
E produce un'esplosione come un colpo di cannone
Un terremoto che fa tremare
Un tumulto generale
Che fa l'aria rimbombar
E il meschino calunniato, avvilito, calpestato
Sotto il pubblico flagello va a crepar
Può bastare
Una notizia per sentito dire
Una soffiata più confidenziale
Che quello è un nome che porta male
E allora tocca ferro
E quel nome non nominarlo
È un pregiudizio senza fondamento
Ma che ti costa rispettarlo?
La calunnia è un venticello
Un'arietta assai gentile
Che insensibile, sottile, leggermente
Dolcemente incomincia a sussurrar.
 
Fonte:  Musixmatch
Compositori: Edoardo Bennato

 


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