- Articolo di Nicola SAVINO* -
Qui, a Via Verrastro, di visite ce ne sono state pochissime, per la sgradevolezza stessa di una sistemazione che sa di gabbia sia per pubblico che per eletti: virtù del progettista, ch’è come avesse utilizzato, per il “cuore” dell’Ente, uno scantinato in un edificio, addirittura un quartiere, costruiti ad hoc! Ma quel che subito assale è l’angustia, per un punto di osservazione “raso terra” che rende irrilevante la localizzazione delle Ali (Destra e Sinistra). Sicché gli Unici “diversi” sembrano proprio gli Eletti col famoso analogismo dell’<uno vale uno>, tutti gli Altri spaesati.
Certo, sembra fermo (almeno sembra….va) il Presidente del Consiglio, in permanenza sorridente e come scolpito sul seggio; all’opposto, il Generale dal baffo ansioso (se hai la fortuna di trovarlo), nient’affatto austero come prefigurato dal curriculum: che si distingue per assenza di sorriso o di affabilità con i compagni di banco, gli Assessori con i quali forse non ha mai tempo di instaurare un feeling!
Certo, a tornarvi di questi tempi, è d’obbligo ripensare ai tanti “bracci di ferro” che sotto sotto ne fanno un <casino>; tanto più per il visitatore non assiduo, cui tocca il capogiro se tenta individuare la collocazione politica degli oratori, di ricordarne provenienza o ispirazione politica.
Un tempo, anche se l’Avvocato Buccico o il Professor Caserta o Gian Paolo D’Andrea o Giacomo Schettini o Raffaello de Ruggieri (oppure i mai abbastanza compianti Michele Cascino… ed i due Peppino… Grezzi e Covelli) prendevano la parola fuori dall’area di partito, l’osservatore non aveva problemi ad individuarne l’ispirazione politico-culturale. Ma ora?
A parte la nuova formazione generatasi dalla novità nazionale di Italia Viva (di cui forse il maggior problema é far capire se qui, da noi, si tratti soltanto di una formalità tattica del Pd o di suoi settori!) e dunque i Sopravvissuti della formazione un tempo egemone (che ancora non ha spiegato né l’originalità del Capolista né quella della Sigla adottata)….., come non farsi prendere dalle vertigini per tutto il resto, fatta la sola positiva eccezione cui si accennato e che ritroveremo ..in seguito?
Non aiutano i nomi, perché, non sempre resi noti da impegni precedenti o dalle cordate anonime, che, pur esigue, sono d’insufficiente identità e di difficile lettura! Del resto, se il vero fine degl’interventi riguarda in realtà le poltrone e non la direzione da imprimere alla soluzione dei problemi, come capire i “bracci di ferro” in corso se non si è addentrati nei “retroscena”, nelle questioni di corridoio e quindi nelle serpentine degli odi, delle ambizioni e dei risentimenti?
Per di più, in tempi di web, molto si svolge fuori dall’Aula, ben lontano da Partiti e Sezioni o dagli stessi Comunicati stampa; persino con qualche filmino, che i “non millennials” aprono con difficoltà e che documentano autentiche “baruffe”, di quelle che Goldoni avrebbe portato sulla scena con grande successo e che ci attestano della spontaneità plebea ormai al potere con personaggi sbrigativi e facinorosi, tuttavia in ruoli meritevoli di convinto rispetto!
Insomma, aggressioni e scambi virulenti, che nemmeno si scalfiscono dal gentil sesso, spesso costretto- per restare a galla- ad uniformarsi in… metodi e ..praticità. Senza nemmeno l’aiuto degli Spin Doctor, di quelli che sembravano di moda nel passato e che- infine- si sono dileguati per deficit di successi!
Per tutti questi motivi, c’é molta difficoltà a capirci, ad orientarsi e valutare! Di qui anche il dilatarsi del dramma del Generale, che, non aduso a strategie e scontri non studiati in Accademia, non aveva immaginato un tale scenario; e che infine sembra essersi affidato soltanto alla tattica del: <se non hai la forza di imporre il tuo ordine, punta sul caos!>
Cos’altro infatti gli resta nel tentativo di continuare una navigazione esposta a tutti i venti e dunque ad approdi occasionali?
Talvolta è tentato persino dagli Unici che sembrano tranquilli, ma che, purtroppo per Lui (e forse non a caso!), occupano la parte dell’ emiciclo già riservato al Partito Comunista: per segnalarsi eredi di uno stile di fermezza. Non si mischiano in baruffe e non si scompongono; se parlano o scrivono…capisci il filo. Non imitano quel loro presidente della Commissione Esteri, quasi nostro conterraneo, che in Parlamento tifa per Putin e tenta di farsi valere perché, allo scadere della seconda legislatura, non gli resta che “far casino”…per farsi notare ed ottenere una terza candidatura ..da altra sigla (secondo la stessa logica per cui Pannella scelse la Signora Cicciolina!).
Alla ricandidatura avrebbero invece diritto i nostri Grillini proprio per la compostezza tenuta nel Parlamentino! Se la meriterebbero dunque per il motivo opposto: perché capaci di rendersi utili, come già il giovane on. Cillis alla Camera, che, da agronomo, lavora a favore degli agricoltori un tempo curati dalla Dc!
Proprio vero che talvolta l’ereditarietà (da Grillo) gioca alla rovescia! Ma attenzione, se le cose appaiono capovolte rispetto alle stesse “Sigle”, nulla garantisce che, come ha sottolineato un Segretario del Sindacato a Controsenso, alle prossime elezioni, i risultati si capovolgano anch’essi rispetto alla diffusa bocciatura della Destra al governo! E questo, perché- anche se la cosiddetta Sinistra desiderasse miracolosamente di emendarsi dalle incredibili colpe che ne hanno determinato la sconfitta, non è detto che- dal seno della società lucana, per come si è impigrita- emerga una chiara volontà di cambiamento! ns
*Già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
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