sabato 23 luglio 2022

UN LUCANO DI CUI ESSERE ORGOGLIOSI

 

Un Lucano nella “Quadreria” dell’Ospedale Maggiore di Milano

 

Valerio Mignone*

 

Goffredo Grassani è l’unico Lucano osservabile in un Ritratto esposto nella “Quadreria” dell’Ospedale Maggiore di Milano, che è una collezione di ritratti di benefattori del citato Ospedale, dipinti ad olio su tela, da pittori vari. Ad essa si accede da Via Festa del Perdono o da Via Francesco Sforza, percorrendo lo storico Chiostro del Filarete.

Goffredo Grassani, nato a Tricarico nel 1929, si trasferì per gli studi a Milano. Qui si laureò in Giurisprudenza, e qui rimase per esercitare la professione di avvocato in uno Studio specializzato in Diritto amministrativo, largamente apprezzato e consultato. Sposato, ebbe cinque figli. 

Fervente cattolico, dotato di larga generosità, e di una istintiva eticità, si distinse nell’associazionismo e nel volontariato. Suddivise il suo studio di avvocato in due sezioni: una sezione esclusiva per problemi giuridici, e una sezione dedicata al volontariato.

Egli si ritrovò in sintonia con il “Personale” della Divisione di Medicina generale dell’Ospedale di Sesto San Giovanni, Sezione staccata dell’Ospedale “Cà granda” di Milano, voluto dal cardinale Gian Battista Montini, arcivescovo di Milano, e futuro papa Paolo VI. In questa Divisione di Medicina, sotto la guida del prof. Erminio Longhini, anch’Egli fervente cattolico, e capace di una equanime sintesi tra cultura cristiana e cultura laica, nacque un gruppo di volontari, dediti ad ascoltare le esigenze dei “ricoverati senza parenti”, molti dei quali erano meridionali con problemi di salute, non risolti nei pochi ospedali del Sud. I volontari ospedalieri, si dedicavano a questi emigranti per malattie, che, alle sofferenze fisiche, aggiungevano le sofferenze psichiche della solitudine. 

Tale gruppo di volontari diventò, di anno in anno, più numeroso, trasformandosi, nel 1975, in Associazione Volontari Ospedalieri (AVO). Ad elaborare lo Statuto dell’AVO, con la sua competenza giuridica fu Goffredo Grassani, che ne stilò il testo definitivo.

 

Grassani fu membro della Commissione ministeriale per la legge quadro sul Volontariato, e della Commissione per la Legge sui Paesi in via di sviluppo. Dal 2005 al 2010 presiedette la Confederazione Italiana dei Consultori di ispirazione cristiana. Fu membro della Consulta Nazionale Confederazione Episcopale Italiana per la Pastorale familiare. Contribuì alla fondazione dell’Istituto Italiano di Antropologia per la cultura della famiglia e della persona in collaborazione con la Università Cattolica di Milano, e con la Federazione dei Consultori, coordinando competenze giuridiche, sociali e sanitarie. Amico di Fratel Ettore Boschini, monaco Camilliano, ne fu sostenitore nella realizzazione di luoghi di accoglienza per persone senza fissa dimora.

In considerazione della sua sperimentata competenza giuridica, e per il suo impegno nel Volontariato, Grassani fu nominato Presidente dell’Ospedale Maggiore di Milano per il quinquennio 1979 – 1984, ancora tristemente caratterizzato, in Italia, dalla transizione sociale, iniziata, nel 1968, a Roma, a Valle Giulia, con lo scontro tra studenti e poliziotti, gli uni e gli altri figli di operai, di contadini e di qualche “piccolo borghese”. Anche a Milano, il Movimento studentesco nelle aule dell’Università Cattolica del “Sacro Cuore”, e dell’Università Statale, rivendicava il diritto agli “Esami di gruppo” e al “Diciotto politico”. Saranno “Gli anni di Piombo”, e del misterioso assassinio di Aldo Moro.

Grassani contribuì alla modernizzazione della società, a ciò spinto dalla convinzione che, dopo l’agitato decennio 1968-’78 occorresse ricostruire la società italiana sul piano economico-sociale, umanitario, e culturale.

Grassani morì a 85 anni, nel luglio 2014, suscitando un diffuso rimpianto. Egli è entrato nella Storia del Bene comune; ed ogni Lucano ne può essere orgoglioso.

Maratea 22 luglio 2022    *Già assistente della Clinica medica e dell’Ospedale Maggiore di Milano

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