mercoledì 11 aprile 2018

LITI, MINACCE ED...AUTOBOMBA


L'autovettura dopo l'esplosione

E' accaduto il 09 aprile a Limbadi, Comune con circa 3.800 abitanti nella provincia di Vibo Valentia, ricco di bellezze naturali e di gente perbene, ma deturpato dalla violenza.
Matteo Vinci (42 anni) è morto ed il padre è rimasto gravemente ferito a causa dell'esplosione di una bomba nascosta nell'auto, lungo la strada percorsa quotidianamente per recarsi nei terreni di famiglia. Si parla ora di liti tra la famiglia Vinci e quella dei Mancuso, proprietari di terreni confinanti con quelli delle vittime, nonchè di ripetute minacce subite dai Vinci per la loro dichiarata indisponibilità a cedere i loro terreni ai Mancuso. La vicenda è stata poi regolata con autobomba  secondo logica che sembra essere quella della "ndrangheta".
La Calabria ed il Mezzogiorno d'Italia sono, purtroppo, ancora oppressi da ndrangheta, mafia, camorra, sacra corona unita, organizzazioni criminali che continuano a frenarne, se non impedirne, lo sviluppo ed il progresso.

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