“INCIÓU SÜ TÜT”
La Parabola di
un capitalismo prepotente
Biella
1850 – Maratea 1969
Gilberto Seravalli, già Docente universitario ed autore di
numerose pubblicazioni, ha dato alla
stampa (Rosemberg & Sellier –febbraio 2018) un nuovo, interessante testo,
nel quale ricostruisce la storia dei Rivetti, che partirono dal niente ed, in
tre generazioni, furono capaci di costruire la maggiore azienda laniera del
biellese. Fu Oreste Rivetti che portò l’azienda al culmine del successo e che
di tanto in tanto esclamava: “Inchiodo tutto” (da qui il titolo del libro),
preso dalla tentazione di fermare, di chiudere, come poi alla fine è avvenuto.
Stefano, con il padre Oreste, forte dell’aiuto della Cassa per il Mezzogiorno,
portò alcune attività al sud coinvolgendo i Comuni di Maratea, Praia a Mare e
Tortora.
Il prezioso volume, dopo l’introduzione ed i
riconoscimenti, dedica il primo capitolo
“Scendendo a Maratea” a quanto accadde, a partire dai primi anni Cinquanta del
Novecento, nel Golfo di Policastro e così l’autore comincia dalla fine della
“parabola” per poi ricostruire, in modo dettagliato, la storia e le vicende della famiglia
Rivetti nel contesto storico nazionale e locale (l’ultimo capitolo è dedicato a
“I Rivetti nel Mezzogiorno”).
Mi limito ad osservare che il testo costituisce un pregevole
ed utile contributo alla conoscenza critica della “parabola” dei Rivetti da
Biella a Maratea, anche attraverso l’esame e valutazione di pubblicazioni di
marateoti nonché dei cambiamenti positivi e negativi legati all’operato,
soprattutto del conte Stefano, nel Mezzogiorno, che era e rimane una questione
nazionale.
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