martedì 1 giugno 2021

LA DEMOCRAZIA FERITA

                   


                                                                              

                                                         N  O    A G L I   I N C I U C I !


Evito riferimento all’ampio quadro nazionale per soffermare l’attenzione sul caso Maratea nella sua recente e perdurante caratterizzazione.

Con il prevalere del “civismo politico”, anche il nostro Comune si è ritrovato con Organi (Consiglio comunale, Giunta e Sindaco) costituiti da cittadini eletti in eterogenee liste civiche, a volte anche prive di un chiaro ed evidente orientamento politico, nelle quali non è mancato il “qualunquismo”.

Da tanto, a mio parere, è derivata una sorta di debolezza istituzionale non senza conseguenze negative per l’Ente e per la nostra comunità, come rappresentata nello scenario politico-amministrativo locale e costretta ad assistere anche a recente “inciucio”, che altro non è che, ovunque si verifichi, una scelta poco o per nulla chiara, una soluzione pasticciata, un intrigo di palazzo.

Nel nostro caso, maggioranza eletta nella lista civica “Rinascita” e minoranza eletta nella lista civica “CambiaMenti”, strada facendo, hanno visto venir meno alcuni dei loro esponenti con alterazione delle originarie forze in campo nel Consiglio comunale. E non è stata cosa da poco, vista la turbolenta operazione che ha preceduto e seguito l’estromissione di ben due Assessori, uno dei quali sostituito  in Giunta addirittura da un Consigliere della minoranza consiliare, così duramente colpita da almeno due defezioni e ridotta a sole due tranquille e silenziose unità.

Risultato finale: Pende lite giudiziale tra gli Assessori di cui si tratta ed il nostro Comune, come legalmente rappresentato; Sindaco ed Amministrazione comunale, per così dire, sono ora in bilico in un Consiglio comunale, la cui ultima convocazione risale a dicembre scorso, equamente diviso tra nuova maggioranza e nuova minoranza come venute a formarsi a seguito di reciproco abbandono, da parte di alcuni, delle originarie formazioni civiche di riferimento ed a seguito di…inciucio.

E così sembra ormai finita, poco tempo dopo la sua comparsa, l’esperienza di “Rinascita” con la sua araba fenice e di “CambiaMenti”, potendosi registrare l’affermazione in Municipio di una situazione incomprensibile ai più e tale da generare paralisi o, comunque, rallentamento di quella che dovrebbe essere una normale e corretta dialettica politico-amministrativa presso una sede istituzionale nel rispetto della volontà popolare.

E’ venuto a mancare proprio, nonostante l’incombere della pandemia ed in barba allo stesso civismo,  il rispetto della volontà popolare come manifestata alle ultime elezioni amministrative e ciò non può che ferire la democrazia con il venir meno o, comunque, con la grave alterazione dei ruoli di maggioranza e minoranza-opposizione.

C’è il rischio di finire nella palude o, se si preferisce, nelle sabbie mobili se non si riuscirà a ripristinare rapidamente il necessario rispetto di quelle regole proprie di una sana e corretta vita democratica con maggioranza ed opposizione.


 

 

 

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