22 maggio 1885 - 10 giugno 1924 |
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 97° anniversario dell'uccisione di Giacomo Matteotti, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La Repubblica ricorda Giacomo Matteotti, martire della democrazia,
nell’anniversario del rapimento e dell’assassinio ad opera di sicari
fascisti dopo che, nell’Aula di Montecitorio, denunciò con coraggio le
violenze squadriste e i brogli nelle elezioni del 1924.
L’ultimo
discorso di Matteotti segnò il drammatico epilogo della vita
parlamentare, ben presto definitivamente soppressa dal regime.
Matteotti
era un socialista che non si rassegnava alle fratture ideologiche
aperte nel proprio campo. Il suo impegno per i diritti del lavoro e per
l’emancipazione del mondo contadino lo spinse, nel Polesine sua terra
natale, a una battaglia a viso aperto con il fascismo sin dalle origini.
Quando venne ucciso, era pronto anche a rendere pubbliche denunce sulla
corruzione di uomini molto vicini a Mussolini. Ma la spietata azione
squadrista non gli diede scampo.
La Resistenza e la Liberazione, che
hanno conquistato libertà e democrazia al Paese, affondano le proprie
radici proprio nella testimonianza di personalità come Giacomo
Matteotti. I valori che la Costituzione è riuscita a portare nelle
nostre vite erano per lui ideali ai quali dedicare ogni impegno ed
energia. Questo rende Matteotti un esempio che ancora parla ai giovani, e
sprona tutti i cittadini ad avere cura della nostra Repubblica».
Roma, 10/06/2021
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