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LA "CITTA' DELLA PACE" A DISPOSIZIONE DEGLI UCRAINI ?
LA  LETTERA  APERTA  DI  PIETRO  SIMONETTI  ALLA  MINISTRA  DELL'INTERNO,  LAMORGESE. 
Signora Ministra, 
La
 questione riguarda il mancato completamento del Centro di accoglienza  
denominato “Città’della Pace”, un centro che è frutto di importanti 
intese realizzate già da tempo tra la Regione Basilicata e il Ministero 
da Lei presieduto. Lo scopo era ed è di  dare ospitalità ai richiedenti 
asilo e nel contempo, esercitare la  sperimentazione delle attività del 
primo protocollo anticaporalato , scondo acordi presi con le Prefetture 
interessate. Accordi che tra l’altro hanno introdotto notevoli 
innovazioni a partire dal trasporto a chiamata degli stagionali, le 
liste di prenotazione nei Centri per l’impiego ( che sono state poi 
inserite nel Piano Nazionale in vigore.)
Nel
 contempo abbiamo sviluppato con la struttura Nazionale del Pon Legalita
 la progettazione di 4 nuovi Centri pubblici di accoglienza dei 
lavoratori Stagionali(Boreano/Venosa,( in alternativa al ghetto 
sgombrato nel 2016) Lavello /Gaudiano, la ristrutturazione dell’ex 
Tabacchificio di Palazzo S. Gervasio, in parte bloccato dalla 
Amministrazione Comunale per motivi di esclusione sociale degli 
stagionali, il completamento del Centro di Scanzano per un totale di 
circa 700 posti per attività formative, di accoglienza, e di trasporto 
per i lavoratori migranti e loro famiglie che non riescono a trovare 
case da fittare e che nel passato utilizzavano ruderi, capanne, e case 
diroccate sotto la gestione di un caporalato esteso e feroce (in parte 
eliminato dalla iniziative della Magistratura e dalle forze dell’ordine 
negli ultimi due anni).
Nel
 2021 in Basilicata è sopravvisuto un solo  ghetto nell’area di Lavello 
mentre è stato sgomberato quello di Bernalda. Nel periodo 2014/2019 sono
 stati ospitati nel Bradano circa 2000 persone nei centri attrezzati con
 fondi regionali con il progetto SUPREM). La sperimentazione del 
trasporto a chiamata ha avuto successo. Nello stesso periodo sono stati 
assunti tramite il Centro dell’impiego di Lavello circa 6000 lavoratori 
migranti anche se ci sono incongruità suii periodi di assicurazione 
previdenziale. Quest’anno sono stati accolti nella zona del Bradano 
oltre 300 stagionali, solo poche decine nell’area Metapontino per 
evidenti errori della gestione dei centri finanziati dalle risorse della
 UE.
Al
 momento due Centri risultano finanziati con decreto: sono quelli di 
Boreano e Gaudiano mentre il comune di Palazzo non ha ancora rilasciato 
il documento autorizzativo per la ristrutturazione finale.  La 
situazione piu’grave, per tempi accumulati ed il rischio di perdere i 
due milioni del Pon, è però  rappresentata dalla vicenda Scanzano. La 
delibera di conclusione del procedimento amministrativo per il 
completamento, firmata dal Presidente della Giunta Vito Bardi e 
predisposta  con l’assistenza tecnica del Pon Nazionale, è stata portata
 in Giunta per l’adozione 4 volte negli ultimi 18 mesi ma non è stata 
ancora approvata. 
Occorre
 ricordare che non si tratta di un documento di indirizzo politico ma di
 atto anche dovuto a norma del decreto Legislativo 165 del 2001che 
separa le funzioni amministrative da quelle politiche.
Tutto
 ciò premesso,  e tenuto conto della Sua ormai imminente venuta in 
Basilicata per impegni istituzionali, sarebbe opportuno  mettere in 
agenda  un incontro specifico con le due Prefetture (  che da tempo sono
 impegnate sulle questioni dell’accoglienza e della lotta per la 
legalità) e il Presidente della Giunta Regionale sullo stato di 
avanzamento  dei due progetti Pon finanziati, e  cioè ,appunto, Palazzo 
San Gervasio e Scanzano,  quest’ultimo, tra l’altro, sollecitato dalla 
Prefettura di Matera e dal Difensore Civico Regionale nel timore di 
perdere l’importante finanziamento UE che va a sommarsi ai 2,7 milioni 
di Venosa, ai 4,7di Lavello, oltre alle risorse previste per Palazzo
Se
 tale programma sara’completato la Basilicata sarà la prima regione ad 
avere tutto il territorio coperto da Centri di accoglienza  e formazione
 lavoratori, la prima a zero ghetti. Non è secondario sostsnere, alla 
luce delle vicende europee che si stanno consumando, che il centro di 
Scanzano, se completato in pochi mesi, sarebbe utile per accogliere 
anche  i profughi Ucraini. 
Grazie. 
Pietro Simonetti
 
				
								
										
			 
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