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Di Redazione il
Nei fatti si è visto che , per il presidente Bardi, vengono prima i legami politici e poi la Basilicata. Di fronte ad un coro unanime dei lucani sul danno che una legge sull’anatomia differenziata porterebbe alle regioni meridionali e in particolare a quelle che sono ancora prive di servizi essenziali a causa di un trasferimento di risorse squilibrato in favore delle regioni che quei servizi ce l’hanno, ieri, al Consiglio regionale la maggioranza ha di fatto sostenuto la tesi del presidente Bardi sulla opportunità di quella legge. E questo mentre tutte le altre istituzioni si sono mosse per far sentire le ragioni contrarie al dl Calderoli. Un fatto gravissimo che giustamente ha dato la stura a commenti forti da parte delle opposizioni. Dice il capogruppo del Pd Cifarelli che”Il Presidente Bardi messo alle corde dai gruppi di minoranza non ha potuto, come fatto nei Consigli regionali scorsi, trovare scuse ed è stato costretto a gettare la maschera: nonostante la ferma contrarietà di tutti i settori della società lucana, dai sindacati al mondo dell’impresa, Bardi ha sposato senza se e senza ma la proposta di autonomia differenziata voluta dalla Lega e dal suo Ministro Calderoli. Per Bardi, nonostante la certificazione dei danni che produrrà, è una cosa che si deve fare”.
“Eppure nel dibattito le numerosissime criticità sul testo di legge Calderoli sono apparse evidenti a tutti, ma non sono bastate a Bardi per avere un ripensamento; per lui – evidenzia il capogruppo Pd – rappresentano soltanto preoccupazioni inutili. La motivazione è semplice ed insieme pericolosissima, questo centrodestra ha deciso di sacrificare il Sud, e con esso la Basilicata, in uno scambio di favori tra il presidenzialismo voluto da Fratelli d’Italia e la secessione di fatto voluta dalla Lega. Bardi, poi, pensa di poter approfittare di questa vicenda per scattare sugli attenti rendendosi accondiscendente agli ordini di Meloni e Salvini nel becero tentativo di strappare una ricandidatura…..sebbene già apertamente esclusa dalla sua stessa maggioranza. A questo centrodestra manca la spina dorsale e manca l’amore per la Basilicata e stiamo assistendo ad una inimmaginabile fame di potere di chi all’apparenza, ma solo all’apparenza, si presenta con fare rassicurante, mentre invece è disposto a sacrificare qualsiasi cosa al cospetto della propria carriera politica”.
Intanto si prepara una risposta di Piazza a questo atteggiamento del Governo regionale. Lunedì prossimo ( 17 aprile) partiti e sindacati terranno una mobilitazione contro questo decreto Spacca Italia. E sicuramente nel mirino non c’è solo Calderoli.
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