sabato 8 aprile 2023

L'ESEMPIO DI ROCCO SCOTELLARO

 

                              Nicola  SAVINO*

I Socialisti Ufficiali di Basilicata si “risvegliano” oppure vogliono disporsi ad un giuoco di nicchia, ad offrire un qualche sgabello e basta? Si era pensata ad un’altra “ragione” se, in contemporanea al Park Hotel di Potenza ed al Suor Orsola di Napoli, si sarebbero svolti in contemporanea un congresso-convegno su Rocco Scotellaro ed un altro sull’assassinio di Matteotti; così come cinque giorni prima- per e con l’inesauribile ingegno di Franco Adamo ad Albano- anch’esso nel nome del Sindaco di Tricarico! Un risveglio benefico alla Basilicata: forse gl’Iscritti Psi lucani avrebbero voluto “aprire” ai tanti che costituiscono lo “zoccolo duro” di questa tradizione, per rimetterli in moto insieme con loro? Sull’Avanti del 29 agosto 1954, Pietro Nenni, del “giovane immaturamente scomparso”, riportava questa frase della Madre in lutto:<I socialisti avevano visto che lui era bravo, cominciarono a stargli appresso e lo fecero mettere nella politica>. La frase sottolinea due punti dai quali, la Democrazia, allora nascente ed oggi bisognosa di cure- non potrà mai prescindere! Lo strumento “partito”… ponte insostituibile del rapporto tra società ed istituzioni e la necessità dei “più bravi”.. al  servizio della Società attraverso le Istituzioni. 

 

Insomma, il rinnovamento come richiesta di aprire il campo ad energie preparate e orientate al <bene comune>! Non carrieristi né utilitaristi, non voti per favori o clientelismo, ma consenso per sincera fiducia secondo l’esempio di Rocco! Il quale ricevé dai Tricaricesi emigrati i soldi per realizzare l’ospedale locale e da Monsignor Delle Nocche l’aiuto molto concreto e convinto dei locali. Aveva studiato a Sicignano e Cava dei Tirreni, presso scuole religiose. Oggi che per “mettersi in politica” lo studio è ancora più necessario, i giovani lucani dispongono di opportunità in loco; e se riuscissero ad ottenerne la solida formazione anche morale che i tempi esigono, sarebbe il caso, a pro della “res publica”, di “mettersi in politica”. Avrebbero da confrontarsi con la complessità di un Mondo, le cui vicende non dipendono più dalla dialettica tra capitale e lavoro, ma dalla tecnica e dall’informatica, dalla finanziarizzazione del capitale, dalle “piattaforme” che insidiano lo spirito critico, dall’ intelligenza artificiale che condiziona la creatività individuale. C’è ora da misurarsi con le forze che tendono-con la globalizzazione della finanza- a condizionare i Governi persino nel potere fiscale, funzione primaria dello Stato! Da questa realtà, nella nostra è restato, non scomparso, il lavoro dequalificato e lo sfruttamento, specie nei territori più marginalizzati  che si vanno spopolando anche per carenza di servizi adeguati e con la conseguente abbreviazione della vita: dunque, in quel grave deficit di uguaglianza che per qualsiasi socialista resta intollerabileI Chi “si mette in politica” oggi-a Sud- ha dunque da fronteggiare sia la crisi dalle radici autoctone, sia quella che deriva dall’intreccio di essa con il contesto radicalmente nuovo: la doppia difficoltà per cui “da noi i chili sono tonnellate”! Occorrono dunque politici che sappiano “sollevare” di più, ed in grado di conoscere la crisi dell’89/92-94,da cui ripartire, quando non solo il Psi ma lo strumento “partito” in quanto tale (art 49CC)- furono eliminati con violenza; e fu a fondo ferita la democrazia nelle coscienze, e ad una tale profondità, da far spazio alla Padania. La stessa che ora impone l’< Autonomia Differenziata>! Lunedì 27 il Corriere ha pubblicato una ricerca di Gabanelli –Ravizza, che segnala il grande dislivello tra le Regioni Ordinarie e quelle a Statuto Speciale: 3.688 per ogni cittadino delle prime contro i 7.096 eu per quelli delle seconde; attraverso il trucco del “residuo fiscale”,che vogliono ora copiare per“l ’autonomia differenziata”!! Ebbene, anche per tale contemporaneità e le novità del mondo, ci si era illusi che, al Motel Park, il Segretario –ben meritevole di aver retto per anni quasi da solo l’ organizzazione (e senz’alcuna pretesa di farne una priorità), avrebbe tentato il risveglio definitivo sulla traccia di Rocco Scotellaro : spronando nuove energie a mettersi in campo per cambiare il destino di una Regione, mal governata e desertificata. Suscitando dunque l’entusiasmo per arrivare alla <riscossa> pur preannunciata sulla stampa. L’inclinazione alla precisione ragionieristica-pur utile a “scanno” conquistato- non invece è equivalso all’appello “per la ripartenza”; sicché è prevalsa la routine degli adempimenti congressuali e del rinnovo delle “cariche”; cui è’ seguito il rituale della sfilata degli Ospiti, forse comprensibile a “rinascita compiuta”, ma che così ha raggelato anche i <simpatizzanti senza tessera>: che avrebbero potuto dire la loro, almeno per spiegare se e perché “non” tesserati. Trattandosi di rinascita o riscossa sarebbe stato il minimo! Ed invece eccoti una lista di circa 30 interventi in un pomeriggio, tra “salutanti” di altre organizzazioni e, udite udite, Consiglieri regionali che- parte del disastro attuale- avrebbero potuto capire la situazione se avessero ascoltato  la voce dello “zoccolo duro”. E, dunque, ,non i fervore, ma l’opposto di quel che risveglia la fiducia della Gente, come al tempo di Scotellaro: nel cui ambito, la “riscossa” dello “zoccolo duro socialista”, paese per paese, famiglia per famiglia, avrebbe forse.. dato coscienza dei decenni di mortificazioni e di falsa narrativa subiti, e della possibilità di soddisfare il bisogno- anche fisico- di “circolare a testa alta”. Non più dunque il <tirare a campare>! Riannodato il filo del’92, i socialisti lucani si sarebbero potuti ri-tesserare e dunque contribuire al rilancio della Basilicata. Con l’energia per una Politica credibile, possibile soltanto con personalità di altissimo livello! E’ lecita una residuale speranza che la “ragione” delle manifestazioni psi di questi giorni possa riproporsi per il contatto con lo “zoccolo duro”? ns  

                                                *già Parlamentare e Sottosegretario di Stato



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