lunedì 10 aprile 2023

FORZA MARATEA !

 

È un grido di incoraggiamento per la locale, brava squadra di calcio ma lo è, con opportuna priorità e maggiore intensità, soprattutto per  la nostra città o, meglio, per il nostro paese, visto e considerato nel suo insieme, come arricchito dalla peculiarità delle molteplici frazioni in un territorio privilegiato dalla natura. Certo, non mancano le ferite che, ovunque, il trascorrere del tempo riserva a cose e persone ma la dignitosa ed operosa comunità marateota sa come affrontare i momenti di difficoltà, siano essi individuali o collettivi.

È in questo caso che l’incitamento ed il sostegno saranno maggiori perché, a parte pur sempre possibile ricorso a salvifica protezione soprannaturale, ciascuno provveda per la sua parte per quanto umanamente fattibile, a cominciare da tutti coloro i quali siano tenuti a doverosamente intervenire nel migliore dei modi in quanto responsabili dell’amministrazione della cosa pubblica.

Non sempre, nonostante i buoni propositi da…campagna elettorale, il pur difficile operare di tali responsabili appare efficace e lodevole e le conseguenze, non o poco piacevoli, possono manifestarsi, oltre che…in corso d’opera, anche in anni avvenire, magari caratterizzati dal…senno di poi.

Molte criticità attuali hanno radici nel tempo ormai trascorso a dedicarsi in qualche modo più al contingente ed all’ordinario, ovviamente importanti, che alla redazione e progressiva attuazione  di una necessaria pianificazione urbanistica, vincolante e capace di valorizzare potenzialità e risorse per un ampio arco temporale, ben più durevole del periodo legato ad un mandato amministrativo.

 

Come è possibile che per Maratea non si sia stati capaci fin qui di portare a compimento un Piano Regolatore Generale (PRG), nel frattempo indicato come Piano Strutturale, la cui mancanza ha pesantemente contribuito a rendere incerti, precari e vaghi  sviluppo, progresso e tutela di un territorio e di una comunità così di pregio da consentire previsione di Area marina protetta e richiesta di candidatura a Patrimonio mondiale dell’Umanità nonché, da ultimo, a Capitale italiana della Cultura?  

Ed eccoci ora, accanto all’ordinario ed al contingente, a dover affrontare l’emergenza dovuta ai noti, vecchi problemi della strada statale 18, arrivati alla ribalta nazionale dopo la recente, grave  frana del 30 novembre scorso a Castrocucco, frazione già solo il mese prima colpita da alluvione, che ha interessato anche la frazione Marina.

Ed eccoci ora con un Municipio, Casa comunale o Palazzo di Città che, nel giro di pochi anni e tra crescenti difficoltà, ha cambiato più volte la sua sede: da piazza Europa, a piazza Biagio Vitolo sino alla località Cappuccini, sua destinazione temporanea (?), a seguito di programmato intervento edilizio sulla struttura nata nel cuore del Centro storico come Convitto lucano.

Ed eccoci ancora e solo per fare altro esempio tra i tanti pur possibili, con una Piazza Europa, di nome ma non di fatto, rimasta, per così dire, incompiuta perché priva di sua corretta identificazione e valorizzazione nel contesto urbano in prossimità dell’antico Istituto “De Pino”,  della Scuola elementare “San Giovanni Bosco”, della Scuola Media “Casimiro Gennari” e del Parco con Villa Tarantini, sede del Centro culturale con biblioteca comunale.

Inaugurazione monumento ai Caduti - Anno 1959
Dopo lo smembramento del Monumento ai Caduti con suo trasferimento in parte al Cimitero del capoluogo, in parte (lapidi) presso la Chiesa dell’Annunziata e dopo la scomparsa in sito dell’antica croce del Monastero, a quando la doverosa realizzazione di un’opera in memoria dei Caduti ed il ripristino di quella croce proprio in quel luogo storico così assiduamente frequentato da scolari e studenti, nuove generazioni della nostra comunità?
 
A fronte delle tante e diverse problematiche occorrono nuove energie con menti, fortificate dalla memoria, aperte e lungimiranti, ispirate da amore per questa terra, capaci di fare squadra ed impegnate, in armonia con la comunità tutta, nella costruzione del futuro di questo nostro paese, oltre le quotidiane difficoltà e l’emergenza.

Allora,  coraggio e…forza Maratea !

 

La Croce al Monastero



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