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Mettendo
in fila le date e gli atti è possibile arrivare alla piena comprensione
di quello che è successo per il Camastra. Premesso che tutte le dighe
lucane non sono collaudate e che si va avanti con una gestione
transitoria, ogni anno si valuta se il volume di acqua invasata fa
correre dei rischi alla strurrura della diga, mantenendo un principio di
prudenza rispetto alla sua portata. A gennaio 2023 nella Diga del
Camastra, avviene un riempimento repentino, il volume di acqua invasato
passa da 9 M mc a 18M mc. E successivamente si svuota ritornando a 9M mc
nell’arco di 10gg Viene diffuso un comunicato( con grafici) di
Basilicata Possibile. Con le domande: 1) Quali prescrizioni ha ricevuto
l’ente gestore della diga per giustificare questo comportamento? 2) Per
quale ragione o quali specifiche ragioni di sicurezza ? 3) Quando queste
prescrizioni sono state ricevute? 4) Quali interventi erano stati
richiesti per il ripristino della funzionalità della diga (al di là
dello sfangamento in assenza del quale la diga comunque avrebbe potuto
invasare circa 24 Mmc) ? 5) Quali interventi da allora sono stati messi
in essere per ripristinare le possibilità di invasare (almeno) fino a 24
Mmc come prima delle prescrizioni? 6) Chi e quando è stato informato
dei rischi cui si andava incontro per effetto del mancato ripristino
della funzionalità dell’invaso in modo da consentire di arrivare
preparati ad una crisi idrica tutt’altro che imprevedibile? Pietro Simonetti