domenica 10 novembre 2024

VICENDE GIUDIZIARIE IN BASILICATA

 TRA  REATI  E  COMPORTAMENTI  MORALMENTE  INAPPROPRIATI

 -  Da  www.talentilucani.it  -


GIUSTIZIA E POLITICA, LA NEBBIA CHE NASCONDE L’ICEBERG  

Di Redazione il

Alle tantissime vicende giudiziarie, partite con clamore e terminate nel nulla, potrebbe aggiungersi anche questa del rinvio a giudizio di parte della prima Giunta Bardi, ritenuta responsabile di pressioni varie nei confronti dell’ex direttore generale del San Carlo, al fine di ottenere o promettere utilità. L’esperienza, in Basilicata più che altrove, dice che il 90 per cento di questi casi finisce in un nulla di fatto, non reggendo le accuse in sede di dibattimento. Se non reggono le accuse in sede giudiziaria, esse però funzionano benissimo in sede politica, liddove hanno costretto nel passato due presidenti a lasciare prima del termine la carica ,tantissimi consiglieri a rinunciare alla candidatura e alcune imprese a rischiare il fallimento. La sentenza politica arriva prima , già con le misure cautelari e poi con il rinvio a giudizio, ed è pesante ,al punto che quando l’assoluzione arriva ha il sapore della beffa. 

 

Questo in generale avviene da trent’anni , stesso copione stesso risultato. E dunque la Basilicata è immune dalla corruzione? Tutt’altro: è piena di malaffare come lo sono tante altre regioni. E ,come in altre regioni, anche qui la politica si lascia trascinare in rapporti opachi.. Che però sono difficili da scoprire, perché il combinato disposto tra leggi permissive e meccanismi finanziari complicati,  rende difficilissimo arrivare a stanare i corrotti, ad acchiapparli con le mani nel sacco, a mettere le mani sul denaro acquisito illecitamente. E dunque, paradossalmente, queste vittorie della Magistratura, danno l’impressione che il tutto funzioni, salvano la coscienza  di qualche inquirente, ma intorpidiscono la coscienza generale di una comunità, cui viene dato qualcosa in pasto per calmare la rabbia e la fame di giustizia. E sullo sfondo appare irrisolto e irrisolvibile il vero problema di una corruzione che è salita di livello, dispone di armi affilatissime , fa transitare i soldi tra tanti paradisi fiscali, e magari li fa ritornare nei luoghi di partenza grazie ai ricorrenti condoni fiscali. Quindi, esprimere un giudizio su queste vicende che sembrano poco rilevanti rispetto al grande tema del rapporto tra politica ed affari, è rischiare di contribuire a mettere tutti nello stesso calderone, i grandi affaristi che usano la politica per indirizzarla verso obiettivi predefiniti e il politico che si muove per sponsorizzare una promozione, o per assumere qualcuno. Cose scorrette indubbiamente ed eticamente disdicevoli, ma di una gravità infinitesimamente inferiore a quelli derivanti dalla dilagante commistione tra politica ed affari. E questa separazione, tra reati gravi e abusi , la stessa politica si rifiuta di farla. Ci sovviene il ricordo del  pesante intervento del consigliere Rosa all’epoca dei fatti che coinvolsero il Presidente Pittella: la politica – diceva allora il consigliere di opposizione di Fratelli d’Italia- non deve apparire moralmente irreprensibile ma anche esserlo. Lasciamo stare la vicenda giudiziaria. Non sono questioni che ci riguardano. Anzi ci spiace che la magistratura sia dovuta intervenire, ancora una volta, per mettere in luce le storture della politica lucana. Da sempre – continua – ci siamo battuti per la moralità e l’etica nella nostra Regione, trovandoci isolati dietro un muro di silenzio, e non possiamo esimerci dal rimarcare che il Sistema in Basilicata è  immorale,  a prescindere dalla commissione di reati che sono tutti da accertare. Lo denunciamo da anni, nel più completo isolamento. E dunque, a distanza di qualche anno da quel  je accuse , si scopre che Pittella e stato assolto per non aver commesso il fatto e che lo stesso Rosa è rinviato a giudizio più o meno per fatti analoghi. Dobbiamo concludere che il sistema è sempre lo stesso ed ha solo cambiato padroni, oppure che qualcosa non funziona in questa giustizia che non riesce a discernere  tra comportamenti moralmente inappropriati  e affarismi coperti dalla politica? ROCCO ROSA


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