domenica 2 febbraio 2025

ITALIA - ALBANIA, ANDATA E RITORNO

 -  Da  https://www.ilpost.it/2025/01/31  -


  • Venerdì 31 gennaio 2025
  • Anche stavolta i migranti portati in Albania dovranno tornare in Italia
  • La Corte di appello di Roma non ha convalidato il trattenimento di 43 persone, sempre per via della questione dei “paesi sicuri” di provenienza

                      L'hotspot di Shengjin, in Albania, il 28 gennaio 2025 (AP Photo/Vlasov Sulaj)
 

 Venerdì la Corte d’appello di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 43 migranti detenuti nel centro per richiedenti asilo voluto dal governo italiano a Gjader, in Albania. Arriveranno sabato sera al porto di Bari e in Italia attenderanno la fine delle procedure relative alle loro richieste di asilo. Già nel caso dei due precedenti gruppi di richiedenti asilo portati in Albania, a ottobre e a novembre, i giudici avevano deciso di non convalidare il trattenimento.

Come aveva già fatto il tribunale di Roma, la Corte d’appello ha rinviato il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiedendole di esprimersi definitivamente sulla questione. Secondo ANSA, questo dovrebbe avvenire il 25 febbraio. La decisione infatti è legata a una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che indica ai paesi membri dell’Unione come determinare se un paese è “sicuro”. Come nei casi precedenti, secondo la Corte d’appello i paesi da cui provengono i migranti non sono in linea con la definizione data dalla Corte di Giustizia, e per questo non possono essere trattenuti in Albania.

 

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea specifica che un paese per essere considerato tale deve esserlo in tutto il suo territorio in modo omogeneo, e per tutte le persone che ci vivono, e ha stabilito che la qualifica di paese sicuro debba essere verificata e riesaminata da un giudice al momento di ciascuna decisione. Secondo i giudici della Corte d’appello di Roma, molti dei paesi considerati sicuri dal governo italiano, come Bangladesh ed Egitto, da cui proviene buona parte dei migranti portati in Albania, non rispondono in realtà a questi criteri. Dato che per la Costituzione italiana il diritto europeo ha la precedenza rispetto alle leggi italiane, la Corte d’appello non ha convalidato il trattenimento.

La decisione della Corte d’appello riguarda solamente il trattenimento dei migranti in Albania, e non la loro richiesta di asilo. Quella era stata respinta separatamente giovedì, ma le 43 persone migranti hanno 14 giorni di tempo per presentare un ricorso. Nel frattempo potranno rimanere in Italia.

Le decisioni precedenti di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania avevano suscitato molte proteste nel governo, che aveva accusato i giudici di aver deciso secondo criteri politici e non giuridici e aveva cercato di prendere dei provvedimenti.

Fino a dicembre infatti la decisione sul trattenimento spettava ai tribunali, cioè all’organo che si occupa del primo grado di giudizio, ma il governo aveva deciso di assegnare la competenza alle Corti di appello (che si occupano del secondo grado di giudizio). La decisione era legata essenzialmente al tentativo di evitare che la pratica fosse valutata dai giudici della 18esima sezione del tribunale civile di Roma, quella competente sull’immigrazione, che aveva respinto le precedenti ordinanze di trattenimento dei migranti in Albania. La Corte d’appello di Roma però aveva deciso di spostare i giudici del tribunale specializzati in immigrazione, per far fronte alla maggior mole di lavoro legata alle competenze aggiuntive assegnatele dal governo.

I migranti portati in Albania nei giorni scorsi dalla nave Cassiopea della marina militare italiana erano in realtà 49. Sei di loro però erano già stati riportati in Italia perché non rispondevano ai requisiti del governo per la detenzione in Albania. Durante le procedure di identificazione e gli esami medici nell’hotspot di Shengjin, sulla costa albanese, 4 di loro erano risultati essere minorenni, mentre due adulti erano risultati “vulnerabili”. Solo gli adulti uomini, maggiorenni, che non risultino vulnerabili (per esempio per motivi medici) e provenienti dai cosiddetti paesi sicuri possono essere portati nei centri in Albania in attesa dell’esito della loro richiesta di asilo.

 

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