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L’ex governatore Pittella assunto come urologo dall’Asp di Potenza
POTENZA – Ci sarà un nuovo urologo tra qualche giorno in servizio negli ambulatori dell’Asp di Potenza e Sant’Arcangelo. Non un urologo qualsiasi, però, ma l’ex governatore e presidente del Consiglio regionale in carica Marcello Pittella (Azione).
ALL’EX GOVERNATORE UN INCARICO A TEMPO INDETERMINATO
È stato ufficializzato domenica dal collegio di direzione
dell’Azienda sanitaria di Potenza, infatti, il conferimento
dell’incarico a tempo indeterminato al presidente del parlamentino
lucano di specialista ambulatoriale convenzionato.
La delibera a
firma del direttore generale Antonello Maraldo, del direttore
amministrativo Pierluigi Gigliucci, e del direttore sanitario Luigi
D’Angola è arrivata un mese e mezzo dopo l’avvio di una ricognizione
sulla disponibilità di specialisti per colmare le lacune d’organico
dell’azienda. Dai neuropsichiatri infantili richiesti dagli ambulatori
di Venosa, Chiaromonte e Villa d’Agri, ai dermatologi necessari per
coprire le esigenze di Potenza, Sant’Arcangelo e Lauria. Passando
proprio per almeno un urologo per assicurare l’apertura degli ambulatori
di Potenza, Sant’Arcangelo, Lagonegro e Senise.
PITTELLA SAREBBE STATO L’UNICO A RISPONDERE ALL’APPELLO
Nella delibera di incarico si legge che Pittella sarebbe
stato l’unico urologo a rispondere all’appello, il 10 gennaio, ma non
avrebbe dato disponibilità per tutte e 32 le ore settimanali di attività
ambulatoriale richieste: 15 a Potenza, 5 a Sant’Arcangelo, 6 a
Lagonegro e 6 a Senise. Ma soltanto per le 15 di Potenza e le 5 di
Sant’Arcangelo. Fermo restando che in futuro, a fronte di un’ulteriore
ricognizione, potrebbe comunque tornare sui suoi passi e assumere un
impegno ulteriore.
Nella delibera si evidenzia la necessità di
acquisire da Pittella un’«apposita dichiarazione attestante la mancanza
di incompatibilità», e che «la formulazione della proposta di un atto
deliberativo impegna la responsabilità del soggetto proponente in ordine
alla regolarità amministrativa e legittimità del contenuto della
stessa».
Nessuna menzione esplicita, ad ogni modo, del ruolo istituzionale
ricoperto dal nuovo specialista ambulatoriale convenzionato. Né dei
compensi stimati per le sue prestazioni che comunque non dovrebbero
superare i 3mila euro mensili.
Durante la scorsa legislatura aveva fatto scalpore un caso in tutto e per tutto simile a quello di Pittella.
UN ALTRO CASO SIMILE AVEVA FATTO DISCUTERE IN PASSATO
Nel 2021, infatti, a ottenere l’incarico di specialista
ambulatoriale convenzionato per l’Azienda sanitaria di Matera era stato
Giovanni Vizziello, eletto due anni prima nella lista Fratelli d’Italia,
e 20 mesi orsono, una seconda volta, nella lista Basilicata casa
comune.
A causa delle polemiche che ne seguirono Vizziello rinunciò
all’incarico in questione, ma abbandonò anche il partito dei meloniani
assumendo una posizione sempre più critica nei confronti del governatore
Vito Bardi.
Fu proprio nella relativa discussione in Consiglio
regionale, d’altra parte, che il generale parlò per la prima volta della
necessità di tutelare «l’etica e l’estetica pubblica». Un’espressione
che più volte negli anni successivi gli è stata rinfacciata soprattutto
dalla minoranza.
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