martedì 18 febbraio 2025

"IL MONDO CHE VORREI" DI AGNESE BELARDI

 

La poesia coinvolgente di Agnese Belardi da Lagonegro

 

Valerio Mignone*

 

Per chi nasce “Poeta”, “Scrivere” è una “urgenza”, è una necessità; ed Agnese Belardi è nata Poetessa. Questa è una affermazione non arbitraria del sottoscritto! La dimostrazione è il suo ultimo libro “IL MONDO CHE VORREI…”, che si aggiunge alle sue precedenti opere, edite da Zaccara di Lagonegro. E nella “Quarta di copertina” del citato suo ultimo libro si legge ancora che è presidente dell’Associazione culturale “Salotto Donata Doni”, le cui finalità sono la inclusività per le Donne.

Già la prima di copertina - con raffigurati il giallo, il verde, il rosa dei fiori - predispone lo stato d’animo del lettore alla curiosità, ed alla cultura. E sulla successiva prima pagina, campeggia, in una immagine incorniciata, la triste citazione di Jane Austen, la scrittrice britannica nata il 1775, e deceduta il 1817: <<Non sempre chi sorride è felice, ci sono lacrime nel cuore che non arrivano agli occhi>>.

Clara Cantisanì, a sua volta, nella presentazione scrive: <<…In questa raccolta…si manifesta la straordinaria bellezza della poesia dove appare l’amore in tutte le sue sfumature: dal suo vortice di colori molteplici per un mondo possibile ai toni dolci e pacati di sentimenti che possono illuminare le nostre vite>>.

Ed Aurora Di Sipio, nella prefazione, scrive: <<Il mondo descritto, sognato ed anelato è forse il mondo che ognuno di noi vorrebbe costruire e in cui vorrebbe vivere, popolato dai sentimenti più nobili>>.

 

Ben memori di famosi poeti, e rispettosi dei loro versi con rime, densi di pathos, non si può non rilevare anche la musicalità degli scritti della Belardi, che, pur privi di rime, coinvolgono il lettore, emozionandolo, e spiegano che <<Le parole son pietre colorate milioni di combinazioni scritte nel tempo>>. E, a proposito della vecchiaia, scrive: “…il vecchierello nella nostalgia e nel rimpianto guarda>>.

E che dire del testo del “Crepuscolo”, se non che esso è largamente condivisibile per come …avanza mesto come un sogno fuggente; e del Contadino: La schiena piegata dal duro lavoro/ sulla tavola  pane e polenta/ guadagnata nei campi. Ed ancora, sull’ Elogio della Speranza: “Sei nel passato, presente e futuro, e nell’animo vivi di ognuno ove non lasci morire nessuno”.

Un “Grazie” sentito giunga ad Agnese Belardi, la cui poesia, tra l’altro, aggiunge lustro al mondo della sua natia Lagonegro, ove già in passato una donna di cultura, Adele Lehr, madre di Carlo Emilio Gadda, autore di “Quer pasticciaccio  brutto de via Merulana”, fu docente di Lettere presso l’Istituto “Settembrini”, ed ebbe occasioni per diffondere cultura.

L’ultimo libro di Agnese Belardi “IL MONDO CHE VORREI…” va letto! Esso “…trasfonde raffiche di emozioni, e speranza di vita. Chili d’inchiostro impressi su fogli bianchi come lacrime cadute a fiumi solcano il viso dell’umanità.

Come si nota, non ci sono rime nei versi della Belardi! Ma, in loro vece, c’è Poesia con empatia, ove si riscontrano “Affinità di sensazioni, Sincerità, Solidarietà, Onestà”.

Infine, umilmente, ci si permette di suggerire cha in Regione Basilicata, il Provveditorato agli Studi  si attivi per la pubblicazione di “Antologie regionali” in cui Poeti e Scrittori lucani, di ieri e di oggi, trovino ospitalità.  

 

* Pubblicato il 18 febbraio 2025 su Il Quotidiano del Sud

 

 

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