Ieri pomeriggio, presso la sede del Centro culturale (Villa Tarantini) di Maratea è stato presentato il libro "Quid est veritas"? di Matteo Claudio Zarrella - Editrice Gaia 2017.
Presente l'autore, Magistrato in pensione, che ha iniziato la sua carriera come Pretore del mandamento di Pachino, in provincia di Siracusa, per concluderla recentemente da Presidente del Tribunale di Lagonegro, l'evento ha fatto registrare un'ampia partecipazione di pubblico.
Avevo già partecipato alla presentazione del volume a Padula (SA) e subito dopo mi sono attivato perchè il libro potesse essere presentato anche a Maratea. Tanto è avvenuto grazie alla disponibilità ed all'iniziativa del Centro culturale "Josè Mario Cernicchiaro" e dell'Amministrazione comunale.
Personalmente ho avuto modo di conoscere il Presidente Zarrella nell'esercizio delle sue funzioni in Tribunale e solo da poco ho appreso della sua passione per la scrittura e della pubblicazione di numerosi scritti, tra i quali la nuova edizione di "Quid est veritas"?
Il libro si apre con due dediche:
La prima
"A te,
compagno di viaggio.
Insieme ci siamo avventurati
nel cammino infinito del Tempo.
Alla ricerca della Verità,
alla ricerca di Noi Stessi".
La seconda:
"A Maria Pia
moglie e compagna
di sempre".
Il Dott. Zarrella riflette sul processo a Gesù Cristo e propone un percorso attraverso la mediazione teatrale, partecipandovi da giurista ricco di tanta umanità, alla ricerca della Verità e della Giustizia, considerate come immanenti ed eterne aspirazioni per l'essere umano.
La vicenda della Passione e Morte del Cristo, come raccontata dagli Evangelisti Matteo, Luca, Marco e Giovanni, costituisce il tema fondamentale per una riflessione sui comportamenti dei tanti personaggi coinvolti nel processo, tra i quali Ponzio Pilato che, dopo aver tentato di non occuparsi personalmente del caso, pur consapevole dell'innocenza di un imputato che non si difendeva, alla fine cede il giudizio alla folla, peggior giudice in ogni tempo.
Il titolo del libro riporta la famosa domanda all'accusato da parte di Ponzio Pilato, a conclusione di un suo breve ragionamento:
"Che discorso è questo
che confonde il Cielo e la Terra,
le cose visibili della Terra
e le cose invisibili del Cielo?
Dici di essere testimone di verità,
di quale verità?
Ma...cos'è la verità"?
QUID EST VERITAS?
Ma Pilato, si badi, non aspetta risposta e si allontana nell'evidente dubbio che una verità possa sussistere.
Il c.d. Processo a Gesù rimane, come ha scritto l'avv. Renivaldo Lagreca nella sua Postfazione, "il procedimento più famoso e popolare della storia dell'umanita', senza dubbio è il primo racconto delle fasi di un processo ingiusto..." che si concluse con la condanna a morte di un uomo innocente.
Dobbiamo essere tutti grati al Dott. Matteo Claudio Zarrella per come ha, con equilibrio e saggezza, esercitato in tanti anni le sue funzioni di Presidente del Tribunale di Lagonegro e per la profondità delle sue coinvolgenti riflessioni sul processo a Gesù.
Matteo Claudio Zarrella |
Personalmente voglio pubblicamente esprimere la mia gratitudine per la dedica che ha voluto scrivermi sul libro:
"All'Avv. Emanuele Labanchi in segno di stima per la sua capacità professionale propria di chi ancora crede nella Giustizia.
Maratea, 26 maggio 2018
Matteo Claudio Zarrella"
GRAZIE, PRESIDENTE! Sono un Suo "compagno di viaggio" e, ricco del Suo esempio, continuerò a leggere e...rileggere il Suo libro.
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