venerdì 18 maggio 2018

MA QUALE CONTRATTO...?

Mi riferisco al "Contratto per il Governo del cambiamento" come diffuso, ancora in bozza, da Matteo Salvini e Luigi di Maio, i quali hanno dichiarato che il testo definitivo sarà consegnato al Capo dello Stato entro lunedì prossimo, unitamente alla lista dei Ministri ed all'indicazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Si tratta di una quarantina di pagine che nulla possono avere di un vero e proprio "contratto", come previsto e regolato dal vigente codice civile tra parti private, non essendo tali i leader di Lega e Movimento 5 stelle e non potendosi correttamente utilizzare tale termine giuridico per fa formazione del Governo (si richiama in proposito l'art. 1321 c.c.).
Il c.d. "Contratto", come ideato nel caso di specie, non è altro che un impegno delle due Forze politiche, caratterizzato da dichiarazioni di intenti in prosieguo della campagna elettorale condotta da Salvini e Di Maio, i quali, cessate le ostilità e messa da parte la reciproca diffidenza, si sono dedicati alla stesura del documento di cui si tratta, frutto di mediazione tra i rispettivi programmi.
Qualcuno ha ironicamente parlato di "Contratto per il Governo dei sogni".
Una particolare novità è rappresentata nel c.d. "Contratto" da un "Comitato di conciliazione", non previsto nella nostra Costituzione, al quale viene affidato il compito di mediare e conciliare, in caso di disaccordo delle due Forze politiche, su questioni di specifica competenza dell'Esecutivo e di ciascun Ministro.
Cominciamo bene...! Lega e Movimento 5 stelle, già prima che il nuovo Governo nasca, ipotizzano ancora diffidenza ed ostilità tali da rendere necessario il ricorso ad un tavolo, esterno al Consiglio dei Ministri, per una possibile conciliazione delle parti perchè il Governo...sopravviva. 
Continua, nel frattempo, la paziente attesa del Presidente, Sergio Mattarella.

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